Valentine Lomellini, L’appuntamento mancato. La sinistra italiana e il dissenso nei regimi comunisti (1968-1989), Le Monnier, 2010 con Giuseppe Parlato

Giovedì 10 febbraio 2011 è stato presentato il volume di Valentine Lomellini, L’appuntamento mancato. La sinistra italiana e il dissenso nei regimi comunisti (1968-1989), (Le Monnier, 2010).

Ha introdotto l’incontro Giuseppe Parlato, che ha sottolineato come il volume colmi una lacuna nella storiografia sulla reazione dei partiti politici di sinistra (Pci e Psi) nei confronti del dissenso all’interno del blocco sovietico.

Prendendo la parola, Valentine Lomellini ha spiegato che il tema del dissenso consente di svelare una serie di nodi cruciali della storia italiana, tra cui i rapporti all’interno della sinistra italiana ed in particolare il tentativo reciproco da parte del Pci e del Psi di egemonizzare l’altra parte; i rapporti tra il Pci prima di Longo e poi di Berlinguer con Mosca; infine la strategia del Psi in seno al partito operaio e quindi l’evoluzione della sua politica nel corso dei decenni.

La tesi di partenza del volume è che nonostante la critica nei confronti della repressione sovietica della primavera di Praga, nei mesi e negli anni successivi il Pci confermò sempre il suo allineamento a Mosca. Ciò fu determinato principalmente da una ragione identitaria, perché nonostante la formulazione di una “via italiana” al comunismo, il Pci era comunque legato alla rivoluzione d’ottobre. L’esigenza di riaffermare questa identità era tanto più forte in quanto da una parte l’elettorato italiano segnalava uno spostamento a destra, mentre dall’altra nasceva una sinistra extra-parlamentare che poneva nuove sfide al Pci. L’allineamento a Mosca fu confermato fino alla fine dell’esperienza sovietica, pur nella speranza di una riformabilità del socialismo reale.

Passando al Psi, l’Autrice ha evidenziato un interesse del partito al tema del dissenso già prima della segreteria Craxi, pur presentando diversi orientamenti. Da una parte, la corrente vicina a De Martino non intendeva enfatizzare il dissenso per non entrare in conflitto con il Pci. Dall’altra, la corrente cui appartenevano sia Nenni che il giovane Craxi, tendeva invece a utilizzare il dissenso proprio come argomento per contrastare l’egemonia del Pci sulla sinistra italiana.

 

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