Presentato in Fondazione il volume di Clementina Gily Reda su Ugo Spirito

Venerdì 9 giugno 2023 è stato presentato a Roma, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice – ETS (Piazza delle Muse, 25), il volume L’onnicentrismo di Ugo Spirito e l’eleganza dell’io di Clementina Gily Reda (D’Amico Editore, Nocera Superiore 2022). Ne ha discusso con l’autrice: Danilo Breschi, professore associato di Storia delle dottrine politiche nella Unint di Roma e consigliere di amministrazione della Fondazione.

Il libro

Ugo Spirito, nato nel 1896, scrisse la prima recensione a De Ruggiero nel 1920 e pubblicò l’ultimo libro nel 1979, anno della morte. In tutto questo tempo ha scritto molti testi l’anno, dando modo a chi lo studia di vivere la storia ideale del secolo, i suoi libri sono bestseller. Gentile lo incaricò di mettere a punto la nuova economia che i tempi chiedevano, nella ridda di tesi liberali, marxiste, di scienza economica: fu il corporativismo, economia che oltre tutte le altre disegnava un’economia umana, interessata all’uomo nella storia. Allievo di Giovanni Gentile, fu molto influenzato dalla filosofia di Giordano Bruno, che la scuola attualista recuperava filologicamente e filosoficamente: Spirito ne proseguì il significato profondo, in una filosofia che era scienza, scienza dell’economia. Anche la tesi bruniana delle monadi, atomi con stati interni, lo colpì ed egli la trasformò in onnicentrismo: ogni uomo è responsabile di sé stesso, è autonomo come un pianeta nello spazio. Una nuova idea di ‘individuo’, che contrassegna nell’eleganza di una nuova estetica per la nuova era del mondo nuovo.

L’autrice

Clementina Gily Reda ha insegnato dal 1972 al 2015 Conoscenza e didattica della visione all’Università di Napoli Federico II e all’Università Suor Orsola Benincasa nelle cattedre di: Teoretica, Estetica, Comunicazione didattica (Università di Salerno), Laboratori di Pragmatica del gioco, Educazione all’immagine. Organizza convegni di ricerca per costruire la teoria condivisa dell’educazione nell’epoca della complessità.

La presentazione del volume di Ugo Spirito curato da Danilo Breschi: il 26 ottobre a Terni

Mercoledì 26 ottobre 2022, alle ore 17.00, nella Sala videoconferenze della Biblioteca comunale di Terni (Piazza della Repubblica, 1), verrà presentato il volume di Ugo SpiritoL’avvenire della globalizzazione. Scritti giornalistici (1969-1979), a cura di Danilo Breschi (Luni, Milano 2022). Con il curatore ne discuteranno Luigi Cimmino, docente di Filosofia teoretica nella Università degli Studi di Perugia, e Danilo Sergio Pirro, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice di Terni.

Il libro

Danilo Breschi, con questa raccolta di articoli giornalistici scritti da Ugo Spirito negli ultimi dieci anni di vita (1969-1979), aggiunge un tassello importante nella ricostruzione del percorso umano e intellettuale del filosofo. Sono anni particolari. Il ’68 è passato e Spirito si è trovato, per la prima volta nella sua lunga vita, isolato dalla cultura “che conta”.

Lo Spirito che qui emerge discute di aborto e di inquinamento, di conformismo e di futurologia, di divorzio e di minoranze, di parità dei sessi e di rivolta delle carceri, di limiti della scienza e di debolezza della Costituzione: insomma, parla di temi che declina in termini filosofici, sorprendendo per la freschezza e la modernità delle analisi.

In particolare egli avverte la presenza di un fenomeno, che oggi chiamiamo globalizzazione, che non solo individua trent’anni prima che il concetto diventi cultura diffusa, ma ne prevede limiti e sviluppi con una lucidità impressionante.

La raccolta antologica, preceduta da una esaustiva introduzione di Danilo Breschi, si conclude con le interviste a quattro intellettuali, amici, colleghi e allievi, Giuseppe Bedeschi, Hervé A. Cavallera, Francesco Perfetti e Antonio Russo, che contribuiscono a completare il quadro intellettuale e umano del filosofo.

Ugo Spirito (Arezzo 1896 – Roma 1979), è stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento. Ha insegnato nelle università di Pisa, Messina, Genova e Roma. Accademico linceo, allievo di Giovanni Gentile, fu teorico del corporativismo ed elaborò il problematicismo. Tra le sue opere: I fondamenti dell’economia corporativa (1932); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Dal mito alla scienza (1966); Memorie di un incosciente (1977). In coedizione con la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Luni Editrice ha già pubblicato anche Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura di Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera (2019); La vita come ricerca, con prefazione di Francesco Perfetti e introduzione di Hervé A. Cavallera (2020); e Critica della democrazia, con prefazione di Francesco Perfetti (2020).

Danilo Breschi è professore associato Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT), dove insegna Teorie dei conflitti, Fondamenti di politologia ed Elementi di politica internazionale. È direttore scientifico del semestrale «Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee» e componente del Consiglio d’Amministrazione e del Comitato scientifico della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Fra le sue pubblicazioni: Meglio di niente. Le fondamenta della civiltà europea (Mauro Pagliai Editore 2017); Mussolini e la città. Il fascismo tra antiurbanesimo e modernità (Luni 2018); Quale democrazia per la Repubblica? Culture politiche nell’Italia della transizione 1943-1946 (Luni 2020).

Il libro è disponibile e può essere prenotato presso la Fondazione e l’editrice Luni:

segreteria@fondazionespirito.it

lunieditrice@lunieditrice.com

Ugo Spirito, L’avvenire della globalizzazione. Scritti giornalistici (1969-1979), a cura di D. Breschi, Luni Editrice, Milano 2022, pp. 400, €25.00

Il volume è stato finanziato con il contributo previsto dalla Legge di Bilancio 2019, art. 1 co. 416.

“Critica della democrazia”: disponibile in Fondazione la nuova edizione pubblicata da Luni Editrice

Nel quadro delle iniziative di studio e ricerca avviate dalla Fondazione per il quarantennale della morte di Ugo Spirito, è stata pubblicata una nuova edizione di Critica della democrazia, edita da Luni Editrice e dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il libro

Pubblicato originariamente nel 1963, questo volume è tra i più significativi tra quelli scritti da Ugo Spirito nel secondo dopoguerra. Sotto il profilo filosofico, esso propone un tentativo di costruzione di una metafisica della scienza, mentre sotto il profilo della storia del pensiero politico e della filosofia politica offre un notevole contributo teorico al dibattito sull’istituto democratico e sulla prassi democratica. Il volume è, però, importante anche per la comprensione della storia italiana più recente perché suggerisce una lettura interpretativa del fascismo alla luce delle vicende dell’attualismo  e sottolinea la fecondità euristica di un approccio in chiave culturale e filosofica allo studio di quel periodo storico. Fra attualismo e fascismo, a parere di Spirito, si instaurò una sostanziale unità di natura speculativa, talmente forte da non consentire la separazione delle sorti dell’uno da quelle dell’altro. Il 1932, l’anno del convegno di studi sindacali e corporativi di Ferrara, viene presentato dal pensatore come un momento fondamentale nella storia del fascismo, perché in quella sede e in quella occasione, sarebbe esplosa la “tesi comunista” con la negazione della proprietà individuale e con la proposta dell’istituto della “corporazione proprietaria”, che avrebbe dato luogo a un vivace dibattito politico.

Ugo Spirito (Arezzo 1896 – Roma 1979), è stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento. Ha insegnato nelle università di Pisa, Messina, Genova e Roma. Accademico linceo, allievo di Giovanni Gentile, fu teorico del corporativismo ed elaborò il problematicismo. Tra le sue opere: I fondamenti dell’economia corporativa (1932); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Dal mito alla scienza (1966); Memorie di un incosciente (1977). In coedizione con la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Luni Editrice ha già pubblicato anche Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura di Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera (2019).

Il libro è disponibile e può essere prenotato presso la Fondazione e l’editrice Luni:

info@www.fondazionespirito.it
lunieditrice@lunieditrice.com

Ugo Spirito, Critica della democrazia, prefazione di Francesco Perfetti, Luni Editrice, Milano 2020, pp. 160, €19.00

Nell’ambito delle celebrazioni del quarantesimo anno dalla scomparsa di Ugo Spirito, e del novantesimo anno dalla nascita di Renzo De Felice, il volume è stato finanziato con il contributo previsto dalla Legge di Bilancio 2019, art. 1 co. 416.

“La vita come ricerca”: la nuova edizione pubblicata da Luni Editrice disponibile in Fondazione

Nel quadro delle iniziative di studio e ricerca avviate dalla Fondazione per il quarantennale della morte di Ugo Spirito, è stata pubblicata una nuova edizione de La vita come ricerca, edita da Luni Editrice e dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il libro

Pubblicato per la prima volta nel 1937, La vita come ricerca è uno dei volumi più importanti di Ugo Spirito e certamente quello che produce negli anni Trenta una svolta profonda nella storia dell’idealismo italiano. Opera complessa, in cui l’originale spessore teoretico è tutt’uno con la riflessione economico-politica e con l’analisi sociale, essa segna l’inizio del problematicismo di Spirito. Il confronto con l’attualismo e con il fascismo, che costituisce una delle linee di lettura del testo, non solo esprime le inquietudini di una generazione, ma apre il discorso speculativo ad una ricerca tra le più suggestive della filosofia contemporanea. Significativa, sotto il profilo della storia della filosofia, “La vita come ricerca” lo è anche sotto il profilo dell’interpretazione della storia contemporanea. In appendice a questa edizione sono riprodotti gli interventi critici di Delio Cantimori e Giovanni Gentile insieme alla replica dell’autore.

Ugo Spirito (Arezzo 1896 – Roma 1979), è stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento. Ha insegnato nelle università di Pisa, Messina, Genova e Roma. Accademico linceo, allievo di Giovanni Gentile, fu teorico del corporativismo ed elaborò il problematicismo. Tra le sue opere: I fondamenti dell’economia corporativa (1932); La vita come arte (1941); Il problematicismo (1948); La vita come amore (1953); Dal mito alla scienza (1966); Memorie di un incosciente (1977). In coedizione con la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Luni Editrice ha già pubblicato anche Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura di Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera (2019).

Il libro è disponibile e può essere prenotato presso la Fondazione e l’editrice Luni:

info@www.fondazionespirito.it
lunieditrice@lunieditrice.com

Ugo Spirito, La vita come ricerca, prefazione di Francesco Perfetti, introduzione di Hervé A. Cavallera, Luni Editrice, Milano 2020, pp. 240, €22.00

Nell’ambito delle celebrazioni del quarantesimo anno dalla scomparsa di Ugo Spirito, e del novantesimo anno dalla nascita di Renzo De Felice, il volume è stato finanziato con il contributo previsto dalla Legge di Bilancio 2019, art. 1 co. 416.

“Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto”: la giornata di studi – webinar della Fondazione

La riacutizzazione dell’emergenza legata al Covid-19 ha portato la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice a una necessaria revisione delle modalità organizzative: le iniziative continueranno in streaming e potranno essere seguite attraverso la pagina Facebook ufficiale, il canale YouTube oppure sul nostro sito web.

Lunedì 9 novembre 2020, a partire dalle ore 9:15, si è tenuta online la giornata di studi Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto. Il webinar, organizzato nel quadro delle iniziative di studio programmate per il quarantesimo anniversario della scomparsa del filosofo aretino, ha visto confrontarsi diverse sensibilità ed è stato un’occasione di riflessione sui poliedrici interessi coltivati, nella lunga opera di studio e ricerca, da Ugo Spirito. Il presidente della Fondazione Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, ha portato i saluti, mentre l’introduzione è stata curata da Danilo Breschi, professore associato di Storia delle dottrine politiche nella Unint di Roma e consigliere di amministrazione della Fondazione. Nella prima sessione, moderata da Danilo Breschi, sono intervenuti: Hervé A. Cavallera, professore onorario di Storia della pedagogia nell’Università del Salento, sul tema Il problema dell’essere e del tempo nell’ultimo Ugo Spirito; Rodolfo Sideri, responsabile dei corsi di formazione della Fondazione, su Ugo Spirito e il “Giornale critico della filosofia italiana”: la terza serie; e Tiziano Sensi, dottore di ricerca in Filosofia nell’Università di Bergamo, sul tema Alla scuola di Gentile: l’attualismo ortodosso di Ugo Spirito e la critica all’homo oeconomicus. Nella seconda sessione, moderata sempre da Danilo Breschi, si sono confrontati: Monika Poettinger, docente di Storia economica all’Università Bocconi di Milano, sul tema Ugo Spirito: letture di economia; Antonio Magliulo, professore ordinario di Storia del pensiero economico nella Unint di Roma, su Spirito economista. A proposito delle lezioni pisane; e Alberto Torini, docente di Storia del diritto medievale e moderno alla Lumsa di Roma, su Un giovane Spirito storico del diritto penale.   

Disponibile sul canale YouTube della Fondazione il video integrale dell’evento.

Disponibile a settembre il nuovo fascicolo (1/2020) degli “Annali della Fondazione”

Superate, almeno parzialmente, le difficoltà produttive causate dall’emergenza Covid-19, è preparazione il primo fascicolo semestrale del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, n. 1/2020 XXXII, nuova serie). Il fascicolo, edito dalla Fondazione con Bardi Edizioni, sarà disponile in settembre e può naturalmente essere prenotato con le modalità indicate nella finestra PUBBLICAZIONI del sito.
Il fascicolo, ricco di contributi originali, è essenzialmente dedicato alle iniziative già attuate nel quadro del gli anniversari di Renzo De Felice e Ugo Spirito e si aprirà con gli Atti del Convegno di studi “Insegnare la complessità. Magistero scientifico e impegno civile in Renzo De Felice a novant’anni dalla nascita”, tenutosi a Rieti il 7 novembre 2019. Gli autori dei contributi sono: Gianni Scipione Rossi, Quel giorno alla Sapienza; Gianni Oliva, Il merito di De Felice è aver aperto nuove strade; Marcello Veneziani, De Felice restituì il Fascismo all’Italia; Luigi Compagna, De Felice e l’idea di Nazione; Pasquale Chessa, Storicità della storia. De Felice e il giornalismo; Mario Ciampi, De Felice, storiografia e impegno civile; Giuseppe Parlato, Renzo De Felice e il sogno di una storia normale. Tra i documenti, un’intervista inedita a De Felice di Fernando Ferrigno.
La seconda sezione conterrà gli Atti del Convegno di studi “La vita come ricerca, la vita come arte, la vita come amore. L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte”, tenutosi ad Arezzo il 23 novembre 2019. Con contributi di: Giuseppe Parlato, La parabola di Ugo Spirito; Hervé A. Cavallera, Ugo Spirito e l’arte; Rodolfo Sideri, Ugo Spirito e la filosofia; Alessandra Cavaterra, L’archivio e la biblioteca di Ugo Spirito.
Completeranno il fascicolo le recensioni e le notizie sull’attività della Fondazione.

È già in preparazione anche il secondo fascicolo semestrale del 2020, la cui pubblicazione è prevista per il mese di dicembre.

Gli Annali della Fondazione: una storia. 4/1992

Nota introduttiva

L’iniziativa si propone di ricostruire, tramite schede sintetiche e seguendo il criterio cronologico, il contenuto dei fascicoli degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” pubblicati nel decennio compreso tra il 1989 e il 1999.

Il significato di questo percorso è celato dietro ai molti, importanti studiosi coinvolti e ai tanti titoli pubblicati, formule sintetiche e poco significanti quando isolate, ma che permettono invece nell’insieme di avere una visione prospettica sulla direzione seguita nell’arco temporale considerato, ricco di stimoli e corrispondente alla chiusura, non solo fattuale, di un secolo.

Il quarto fascicolo degli “Annali”. Il 1992

Il 1992 è un anno di passaggio sia per l’Italia, che con la fine della cosiddetta Prima Repubblica si avviava a vivere una stagione di profonda incertezza, sia per la Fondazione. La nuova presidenza di Renzo De Felice produrrà infatti un deciso cambiamento di rotta sul piano culturale e un ampliamento notevole delle prospettive scientifiche. Il fascicolo degli “Annali” in esame ne è una prima, importante dimostrazione.

Per il 1992, come indicato già nella Presentazione iniziale, il volume presenta «rispetto ai tre precedenti, alcune differenze sostanziali» (p. 9); la ragione principale è legata alla scelta di pubblicare integralmente gli Atti del Convegno “L’attualità di Ugo Spirito a cinquant’anni da La vita come arte” che, di conseguenza, ha implicato l’elisione delle sezioni Inediti e Ricerche. Risultano presenti invece le Note, le Recensioni – alle quali viene riservato un ampio spazio all’interno del fascicolo – e le consuete comunicazioni relative alle Iniziative della Fondazione.

Il cuore degli “Annali” 1992 è dunque costituito dai già richiamati Atti del Convegno su Spirito, i cui lavori si sono svolti a Napoli, nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il 1° e il 2 ottobre 1992. La sezione si compone di ben quattordici contributi e fornisce una lettura interpretativa, si potrebbe dire, olistica sulla Vita come arte di Ugo Spirito, in continuità con l’opera – più generica e ad ampio spettro – di aggiornamento e approfondimento avviata dagli studi presentati al Convegno internazionale del 1987 (organizzato dalla Fondazione e dall’Istituto della Enciclopedia Italiana, cfr. Gli Annali della Fondazione: una storia. 1/1989) sul filosofo aretino.

Dopo l’Introduzione, affidata ad Aldo Trione, seguono in ordine gli interventi di Armando Rigobello (Il trascendentale estetico tra arte e vita), Vittorio Stella (L’antinomia romantica ne “La vita come Arte”), Antimo Negri (Ugo Spirito: “Il corpo è tutta la nostra vita, tutta la nostra vita come arte”), Maria Lizzio (Rileggendo “La vita come arte”), Hervé A. Cavallera (La dissoluzione nell’arte e l’unificazione pedagogica. Lo emergere del postmoderno in Ugo Spirito), Antonio Russo (Ugo Spirito: da “La vita come ricerca” a “La vita come arte”), Clementina Gily Reda (La prima forma dell’onnicentrismo spiritiano: “La vita come arte”), Vittorio Mathieu (Lo stato etico di Ugo Spirito), Maria Luisa Cicalese (Il pensiero politico di Ugo Spirito negli anni Cinquanta: rivoluzione con cautela?), Gaetano Rasi (Etica, economia e mercato in Spirito e Polanyi), Massimo Finoia (Ugo Spirito e la scienza economica), Vincenzo Terenzio (Ugo Spirito e l’odierna coscienza filosofica), e Renato Testa (Ugo Spirito e la fine della metafisica).

All’ampia sezione dedicata agli Atti seguono le Note, per questo fascicolo con due contributi firmati da Pietro de Vitiis, L’attualismo e il superamento della metafisica del soggetto, e Giuseppe Parlato, Tra identità sindacale e ruolo politico: note e appunti in margine ad un recente volume sul movimento sindacale italiano (si trattava degli Atti di Convegno Operai e contadini tra bisogni e ideali. Il movimento sindacale in Italia dall’età liberale all’Europa unita, in «Incontri Meridionali», 1-2, Messina 1992).

Come anticipato in apertura, al fine di dimostrare «un’attenzione più puntuale – qualitativamente e quantitativamente – al dibattito culturale, sia nel campo filosofico, che in quelli storico ed economico» (p. 9), le Recensioni rappresentano, con gli Atti di Spirito, il fulcro principale del fascicolo 1992. Risulta evidente dallo scorrere delle eterogenee pagine, soprattutto per la maggiore presenza rispetto agli anni precedenti di titoli legati alla Storia contemporanea, la nuova impronta defeliciana.

Hervé A. Cavallera si è occupato di Antimo Negri, L’inquietudine del divenire. Giovanni Gentile (Le Lettere, Firenze 1992); Andrea Paris di Augusto Del Noce, Da Cartesio a Rosmini. Scritti vari, anche inediti, di filosofia e storia della filosofia (a cura di F. Mercadante e B. Casadei, Giuffrè, Milano 1992); Giovanni Dessì di Norberto Bobbio, Profilo ideologico del Novecento italiano (Garzanti, Milano 1992); Tommaso Dell’Era di Ernst Nolte, Dopo il comunismo. Contributi all’interpretazione della storia del XX secolo (Sansoni, Firenze 1992); Alessandra Tarquini di Giovanni Gentile, La mia religione e altri scritti (a cura di Hervé A. Cavallera, Le Lettere, Firenze 1992); Gisella Longo di Intellettuali e cultura antidemocratica tra le due guerre mondiali (in «Storia contemporanea», a. XXII, n. 6, dic. 1991, pp. 961-1198); Roberto Chierichini sia di Gilles Deleuze, Nietzsche e la filosofia (Feltrinelli, Milano 1992) che di Francesco Saverio Chesi, Gentile e Heidegger. Al di là del pensiero (Egea, Milano 1992); Pietro Neglie di Sergio Turone, Storia del sindacato in Italia. Dal 1943 al crollo del comunismo (Laterza, Roma-Bari 1992) e di Andrea Ciampani, Lo statuto del sindacato nuovo (1944-1951) (Edizioni Lavoro, Roma 1991); Ornella Cilona di Mauro Canali, Cesare Rossi: da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo (il Mulino, Bologna 1991); Costantino Rossi di Walter Laqueur, L’Europa del nostro tempo. Una storia (Rizzoli, Milano 1992); e Paolo Tamassia di Figure dell’erranza. Immaginario del percorso nel romanzo francese contemporaneo (a cura di Gianfranco Rubino, Bulzoni, Roma 1991).

Come per le annate precedenti, la parte finale è occupata dalle Iniziative della Fondazione. La sezione si apre con i testi delle relazioni presentate in occasione della Presentazione degli “Annali” 1991, tenutasi il 3 dicembre 1992 a Roma, Residenza di Ripetta. All’incontro hanno partecipato Gaetano Calabrò, Renzo De Felice, Gaetano Rasi e Vincenzo Saba. Tra le relazioni è presente anche quella di Bruno Bottai, prevista in programma con tema la figura di Riccardo Del Giudice, ma non presentata quel giorno per l’assenza dell’Ambasciatore, in quel periodo segretario generale del Ministero degli Affari Esteri. Per le attività, è presente una notizia convegnistica e varie su Archivio e Biblioteca. La prima notizia è relativa al Convegno bergamasco sulla figura di Pietro Capoferri (10-11 ottobre 1992, Biblioteca civica “Angelo Mai”), corredata di ampia rivisitazione dei contenuti; le altre sono invece relative alla continua opera di catalogazione dei fondi e all’inserimento nel Sistema Bibliotecario Nazionale dell’ampio patrimonio posseduto, un’esigenza che si accompagnava non solo alla dimensione organizzativa, ma anche a un fondamentale passaggio oggi consolidato e routinario, ma nel ’92 embrionale ed eccezionale (tanto da farne una notizia): la transizione dai sistemi di archiviazione cartacei all’automazione digitale.

 

Gli Annali della Fondazione: una storia. 3/1991

Nota introduttiva

L’iniziativa si propone di ricostruire, tramite schede sintetiche e seguendo il criterio cronologico, il contenuto dei fascicoli degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” pubblicati nel decennio compreso tra il 1989 e il 1999.

Il significato di questo percorso è celato dietro ai molti, importanti studiosi coinvolti e ai tanti titoli pubblicati, formule sintetiche e poco significanti quando isolate, ma che permettono invece nell’insieme di avere una visione prospettica sulla direzione seguita nell’arco temporale considerato, ricco di stimoli e corrispondente alla chiusura, non solo fattuale, di un secolo.

Il terzo fascicolo: gli “Annali” del 1991

Con il 1991 entra nel vivo un decennio di profondo cambiamento sia sul piano internazionale, con il definitivo collasso dell’impero sovietico e la disgregazione del sistema dei “satelliti” – che molte questioni porrà al processo d’integrazione europea –, sia sul piano interno. Si avvicina infatti un altro “collasso”: quello del radicato sistema partitico conosciuto in Italia a partire dal cruciale biennio 1943-45.

Gli “Annali” si presentano con una nuova e più strutturata veste redazionale, invero, rispetto al 1989 e al 1990 – anni in cui, ferma restando la direzione di Gaetano Rasi, la redazione era composta da soli tre membri: Giuseppe Parlato, Gianni Scipione Rossi e Antonio Russo –, per il 1991, sempre sotto la direzione di Rasi, entrano nel comitato di redazione anche Gianni Dessì, Gisella Longo (come segretaria di redazione) e Pietro Neglie, in aggiunta ai già richiamati Parlato – che diviene coordinatore –, Rossi e Russo.

Sul piano contenutistico, l’ulteriore novità è costituita dall’introduzione della sezione Ricerche che completa un fascicolo molto corposo e composto dalle già note sezioni: Saggi, Inediti, Note, Recensioni e Iniziative.

I tre saggi presenti negli “Annali” 1991, tutti di ambito filosofico, si incentrano sulle figure di Ugo Spirito, Giovanni Gentile e Marino Gentile. Il primo, di Hervé A. Cavallera, tratta de L’idea di Roma nel pensiero di Giovanni Gentile e di Ugo Spirito; il secondo, di Clementina Gily Reda, analizza criticamente a distanza di cinquant’anni la Vita come arte di Ugo Spirito (titolo completo dall’indice: 1991: cinquant’anni dalla Vita come arte di Ugo Spirito); e il terzo, di Giovanni Romano Bacchin, esamina L’attualismo nel pensiero di Marino Gentile.

Lo spazio riservato agli Inediti, costante elemento di spicco per la valorizzazione dei fondi documentari acquisiti nel tempo, è occupato da un ampio scritto di Giuseppe Parlato, intitolato Riccardo Del Giudice: dal sindacato al governo, che funge da introduzione alle Memorie del sindacalista di Lucera, le cui carte arrivarono in Fondazione nel 1988.

Nella ricca parte dedicata alle Note, sono presenti cinque contributi di cui quattro su temi filosofici e uno, pubblicato da Rasi, di ambito economico. La sezione si apre proprio con il lavoro di Gaetano Rasi, intitolato Su due recenti collane sugli economisti italiani, per poi seguire con gli scritti di Gianni Dessì (Le origini della critica al razionalismo in Augusto Del Noce), Antonio Russo (In margine ad alcuni studi italiani su Vico), Roberto Chierichini (Il pensiero filosofico di Carlo Diano) e Giovanni Salmeri (Le scienze ontiche nel primo Heidegger. Ipotesi a partire da Phänomenologie und Theologie).

La nuova sezione Ricerche, inserita ai fini della categorizzazione di tematiche inerenti a percorsi di ricerca in itinere e multidisciplinari, presenta tre studi: uno, di Rossana Villani, su Popolazione, politica demografica, e pensiero economico in Italia fra le due guerre; il secondo, di Bianca Lucia Mazzei, su Il dibattito sulle forme di mercato in Italia negli anni Trenta; e l’ultimo, di Biagio Genovesi, su Il modello olistico di Ugo Spirito.

Lo spazio riservato alle Recensioni ospita, per il 1991, la revisione critica di tre testi: Felicita Di Vetta si è occupata del volume L’intelligenza della poesia. Baudelaire-Verga-L’ermetismo-Fubini (di Vittorio Stella, Bonacci Editore, Roma 1990); Anna Rita Guaitoli del libro Un’arte per lo Stato (di Alessandro Masi, Marotta, Napoli 1990); e Massimo Finoia del testo di De Felice Mussolini l’alleato. L’Italia in guerra, 1940-1943; vol. I, Dalla guerra “breve” alla guerra lunga e vol. II, Crisi e agonia del regime (Einaudi, Torino 1990).

All’interno del fascicolo, l’ultima parte, le Iniziative, si apre con il testo dei contributi esposti in occasione della Presentazione degli “Annali” 1990, tenutasi a Roma nella Sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana il 7 maggio 1991. Le relazioni dell’incontro sono state di: Eugenio Viola, Gaetano Rasi, Marco Maria Olivetti, Luciano Pellicani, Giuseppe Vacca e Renzo De Felice. Per il 1991 si è poi optato per una generica voce di chiusura, sempre sotto Iniziative, denominata Attività della Fondazione. In tale breve paragrafo risultano: la cronaca della riunione della Commissione Scientifica della Fondazione (15 giugno 1991); una notizia sulla partecipazione della Fondazione ai convegni di Trento (gennaio 1991) e Capri (settembre 1991), rispettivamente su archivi dei partiti politici e archivi di famiglia; un aggiornamento d’archivio sulla prima fase di acquisizione delle carte in copia di Camillo Pellizzi (settembre 1991) e sulla donazione – sempre in copia – delle carte politiche e corporative di Giuseppe Bottai; i resoconti dell’Incontro con la Fondazione a Torino, con Rasi e Mathieu (libreria Fògola, 17 ottobre 1991) e della terza conferenza nazionale degli Istituti culturali (dicembre 1991); e un’importante nota sintetica sull’avvicendamento alla presidenza della Fondazione tra Luigi Coda Nunziante – eletto Presidente onorario – e Renzo De Felice, avvenuto nel CdA del 18 febbraio 1992. Una svolta di centrale importanza per il futuro della Fondazione e degli “Annali”.

Gli Annali della Fondazione: una storia. 2/1990

Nota introduttiva

L’iniziativa si propone di ricostruire, tramite schede sintetiche e seguendo il criterio cronologico, il contenuto dei fascicoli degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” pubblicati nel decennio compreso tra il 1989 e il 1999.

Il significato di questo percorso è celato dietro ai molti, importanti studiosi coinvolti e ai tanti titoli pubblicati, formule sintetiche e poco significanti quando isolate, ma che permettono invece nell’insieme di avere una visione prospettica sulla direzione seguita nell’arco temporale considerato, ricco di stimoli e corrispondente alla chiusura, non solo fattuale, di un secolo.

Gli “Annali” del 1990

L’anno 1990 segnò una fase intermedia tra due estremi molto significativi del Novecento: il crollo del Muro di Berlino – datato 9 novembre 1989 – e la dissoluzione dell’Unione Sovietica, decretata da un fallito colpo di Stato contro Gorbačëv, nell’estate del 1991, e dal collasso definitivo del dicembre 1991. La sensazione data dalla “fine di un’epoca” non poteva non investire anche l’ambito filosofico, d’altro canto, secondo quanto sottolineato da Hervé A. Cavallera all’interno del fascicolo, «l’attenzione al presente» – non riferita, in questo caso, a un preciso “presente” – costitutiva «una delle caratteristiche principali del pensiero di Ugo Spirito» (p. 27).

Pur non essendovi riflessioni direttamente correlate alla stretta attualità del tempo, permane l’approccio problematico nei confronti dei problemi storico-filosofici, una nota metodologica funzionale all’impostazione critica per lo studio della contemporaneità, specialmente in un fondamentale passaggio verso il nuovo Millennio.

Gli “Annali” di apertura dell’ultimo decennio del XX secolo presentano una struttura invariata rispetto al precedente fascicolo; si riscontra, infatti, sempre una suddivisione in cinque sezioni. L’unica eccezione significativa è rappresentata dalla sostituzione delle Rassegne con le Note, che ospitano, come vedremo, tre contributi.

Il volume si apre con la sezione Saggi, occupata da due studi su Spirito: il primo, pubblicato dal filosofo Armando Rigobello e intitolato Ugo Spirito: dal problema all’affermazione, si soffermava nello specifico sul problematicismo spiritiano e sulla possibilità dell’affermazione testimoniata dall’opera Ho trovato Dio; il secondo, del già richiamato Hervé A. Cavallera, allievo del filosofo aretino, analizza invece L’occhio del pensiero: Ugo Spirito tra gli anni ’60 e gli anni ’70, un’ampia disamina delle tante, cruciali e diverse problematiche che Spirito si trovò ad osservare nell’arco temporale indicato (la costruzione del futuro, la velocità, le simmetrie, la funzione sociale dell’arte, l’educazione delle masse, l’umanesimo scientifico, il saper vivere, gli anni di piombo, il mondo di domani).

Per quanto concerne gli Inediti, frutto anche in questo caso della ricerca d’archivio, gli “Annali” 1990 contengono due importanti testi. Il primo, di Giuseppe Parlato, futuro presidente della Fondazione, relativo a Il convegno italo-francese di studi corporativi (1935), introduce gli Atti integrali dei prestigiosi incontri romani tenutisi tra il 20 e il 23 maggio 1935 nella Villa Aldobrandini, sede dell’Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato; il secondo, redatto da Vittorio Mathieu, presenta invece l’inedito «documento» spiritiano L’io e le sue implicazioni – si può aggiungere, seguendo la riflessione di Mathieu – «dell’oggi» (p. 265).

Le Note, novità del 1990, presentano come già accennato, tre scritti di cui due inerenti all’ambito filosofico e uno all’ambito storico. La nota di apertura della sezione, di Tommasina Mazzone, ha come titolo L’istituzione del giudice popolare valutata da Spirito ed esamina uno degli aspetti dell’interesse spiritiano per i temi giuridici e in particolare per il diritto penale; Pietro Neglie, in una nota di carattere storiografico, si interroga invece sul fascismo di sinistra (il titolo è, invero, Note e considerazioni in margine a una recente pubblicazione sul fascismo di sinistra) partendo dalla lettura critica del testo di Luca Leonello Rimbotti, Il fascismo di sinistra (Settimo Sigillo, Roma 1990); la terza nota, curata da Gianni Dessì, si sofferma su Augusto Del Noce e la modernità. Il momento genetico della riflessione delnociana, un rapporto complesso e nodale nel percorso intellettuale del filosofo pistoiese.

Lo spazio riservato alle Recensioni ospita per il 1990 cinque contributi di autori diversi: Matteo Monaco si è occupato del volume Il pensiero di Ugo Spirito (Atti del Convegno romano del 1987, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1988-1990); Carla Samperi dell’opera Economia e società in Alberto Bertolino (Atti del Convegno fiorentino del 1988, in «Studi e informazioni», Quaderni 29, supplemento n. 1 al n. 2/1990, Banca Toscana, Firenze 1990); Antonio Russo del libro Giovanni Gentile. Per una interpretazione filosofica della storia contemporanea (di Augusto Del Noce, il Mulino, Bologna 1990); Carlos E. Ezcurra del testo, prefato da Norberto Bobbio, Croce-Gentile. Dal sodalizio al dramma (di Jader Jacobelli, Rizzoli, Milano 1989); e Roberto Chierichini della pubblicazione Giovanni Gentile filosofo europeo (di Salvatore Natoli, Bollati Boringhieri, Torino 1989).

L’ultima parte della rivista, come per il 1989, è dedicata alle Iniziative della Fondazione. Negli “Annali” del 1990 trovano spazio tre presentazioni e la notizia riguardante il nuovo Statuto. In apertura si trova la cronaca de La presentazione degli Annali 1989: una tavola rotonda su Ugo Spirito, tenutasi a Roma – nella Residenza di Ripetta – il 9 febbraio 1990. La discussione ha visto protagonisti Luigi Coda Nunziante, Gaetano Rasi, Sabino Cassese, Lucio Colletti, Vittorio Mathieu e Renzo De Felice. La seconda iniziativa riportata è invece la Presentazione degli Atti del convegno internazionale del 1987 sul pensiero di Ugo Spirito; l’opera è stata illustrata da Vincenzo Cappelletti, Vittorio Mathieu e Gaetano Rasi – con un ricordo finale di Armando Rigobello – nella Sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana il 16 maggio 1990. Per la Presentazione dell’inedito Ho trovato Dio di Ugo Spirito, terza iniziativa inserita nel fascicolo, nella libreria Croce di Roma, il 27 giugno 1990, sono intervenuti Marco Maria Olivetti, Armando Rigobello e, per i saluti introduttivi, Gaetano Rasi. In chiusura del ricco fascicolo, si riscontra il testo del Nuovo Statuto della Fondazione, approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18 dicembre del 1990 e composto da 14 articoli.

Gli Annali della Fondazione: una storia. 1/1989

Nota introduttiva

L’iniziativa si propone di ricostruire, tramite schede sintetiche e seguendo il criterio cronologico, il contenuto dei fascicoli degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” pubblicati nel decennio compreso tra il 1989 e il 1999.
Il significato di questo percorso è celato dietro ai molti, importanti studiosi coinvolti e ai tanti titoli pubblicati, formule sintetiche e poco significanti quando isolate, ma che permettono invece nell’insieme di avere una visione prospettica sulla direzione seguita nell’arco temporale considerato, ricco di stimoli e corrispondente alla chiusura, non solo fattuale, di un secolo.

Il primo fascicolo: 1989

La storia degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” inizia trent’anni fa – nel 1989 – quando, su iniziativa dell’allora presidente della Commissione scientifica Renzo De Felice, si decise di affiancare alle numerose attività scientifiche e culturali la pubblicazione di una rivista che coniugasse la volontà di valorizzare l’opera e il pensiero di Spirito – scomparso dieci anni prima, nel 1979 – con un progetto di più ampio respiro, volto a problematizzare e ad aprire a diverse sensibilità l’interpretazione dei grandi temi della cultura italiana e internazionale.

Il fascicolo si apre con la Presentazione di De Felice e si compone di cinque sezioni: Saggi, Inediti, Rassegne, Recensioni e Iniziative.

La sezione Saggi si apre con un’articolata riflessione del filosofo varazzino Vittorio Mathieu sul tema dell’Unità d’ispirazione del pensiero di Ugo Spirito, un’introduzione per concetti-chiave alle grandi domande della filosofia spiritiana. Nella stessa sezione, Vittorio Stella ha ricostruito l’analisi di Spirito sul Realismo e astrattismo dell’arte contemporanea, partendo dalle «posizioni mature» del filosofo aretino «che scaturiscono da La vita come arte» (p. 49).

Gli Inediti, provenienti dall’Archivio di Ugo Spirito – donato dalla moglie, Gianna Saba, nel 1981 –, connotano appieno la missione della Fondazione in merito alla riscoperta degli studi spiritiani. Guerra rivoluzionaria, opera introdotta da un saggio di Gaetano Rasi – primo direttore responsabile degli “Annali” e fondatore con Ernesto Massi dell’Istituto di Studi Corporativi – su La rivoluzione corporativa, e Ho trovato Dio, testo pubblicato con un’introduzione di Antonio Russo e una testimonianza di Cornelio Fabro, evidenziano in modo chiaro l’attenzione e la poliedrica capacità critica di osservazione di Ugo Spirito, curioso ed errabondo in molti campi del sapere umano.

Sempre sul piano della ricerca tematica relativa alle elaborazioni di Spirito, nella sezione Rassegne Massimo Finoia e Antonio Russo hanno rispettivamente tracciato un primo bilancio su I contributi alla scienza economica nella bibliografia di Ugo Spirito e sulle questioni del rapporto Gentile-Spirito e del corporativismo a dieci anni dalla morte del filosofo.

Uno spazio, conservatosi e consolidatosi poi nella tradizione scientifica della rivista, è riservato alle Recensioni e, dunque, alla necessaria opera di raccolta compiuta dagli studiosi, utile ai fini dell’aggiornamento. Sul fascicolo del 1989, tutte a firma A.R. (Antonio Russo), ne compaiono tre, sui seguenti titoli: Ugo Spirito, filosofo, giurista, economista (di Lino Di Stefano, Volpe Editore, Roma 1980); Problematicismo, ipotetismo e dissoluzione dell’io nella prospettiva filosofica di Ugo Spirito (di Giovanni D’Espinosa, Vittorietti Editore, Palermo 1983); e L’azione e il dubbio. Pedagogia e metafisica nel pensiero di Ugo Spirito (di Hervé A. Cavallera, Edizioni Magistero, Bologna 1988).

Farsi conoscere e soprattutto riconoscere come realtà scientifico-culturale di primo piano necessita di molti tasselli, tutti nel tempo fondamentali. L’ultima parte della rivista è invero dedicata alle Iniziative, titolo comprensivo non solo dei resoconti di convegni e presentazioni, ma anche delle attività di acquisizione, catalogazione e pubblicazione promosse dalla Fondazione. Per il primo fascicolo, trova spazio la cronaca de La presentazione della bibliografia di Spirito e i programmi della Fondazione – con contributi di Vincenzo Cappelletti (Ricordo di Ugo Spirito), Salvatore Valitutti (Presentazione dell’opera), Franco Tamassia (Caratteristiche e metodologia dell’opera) e Gaetano Rasi (I programmi della Fondazione) –; una dettagliata relazione sul Convegno internazionale «Il pensiero di Ugo Spirito» (Roma, Palazzo Mattei – Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 6-9 ottobre 1987); e la notizia relativa all’acquisizione, nel 1988, delle carte di Riccardo Del Giudice e Arnaldo Volpicelli.