Presentato in Fondazione il volume di Giovanni Cecini sul Generale de’ Castiglioni

Giovedì 25 maggio 2023 è stato presentato a Roma, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice – ETS (Piazza delle Muse, 25), il volume Il salvataggio italiano degli ebrei nella Francia meridionale e l’opera del Generale Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni di Giovanni Cecini (Stato Maggiore dell’Esercito – Ufficio Storico, Roma 2021). Ne hanno discusso con l’autore: Giovanni Cerchia, professore ordinario di Storia contemporanea nella Università degli Studi del Molise, e Fabrizio Giardini, capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, coordinati da Andrea Ungari, professore ordinario di Storia contemporanea nella Università G. Marconi di Roma e direttore della Fondazione.

L’incontro è stato trasmesso in streaming sui canali web e social della Fondazione.

Il libro

Il libro offre uno spaccato articolato, ma allo stesso tempo coerente con la situazione particolarmente complessa che fu quella del biennio 1942-43. Nei mesi più critici per la stabilità strategica e istituzionale del Paese, i comandi centrali o  periferici del Regio Esercito hanno potuto dedicarsi anche – in contrapposizione diretta con la Germania alleata – alla protezione  e al salvataggio della popolazione ebraica della Francia Meridionale, indipendentemente dalla nazionalità, d’appartenenza. In tale ambito si erge la figura del Generale Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni, protagonista del salvataggio della comunità ebraica operato dall’Esercito nella Francia meridionale nel ’42-’43. Negli Allegati la riproduzione di numerosi documenti.

L’autore

Giovanni Cecini (Roma, 1979) si è laureato nel luglio del 2003 in Storia Militare presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo una tesi sull’applicazione della legislazione antiebraica fascista all’interno delle Forze Armate italiane. Da quel momento inizia la collaborazione con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, per il quale segue la realizzazione di alcuni volumi dedicati all’ordinamento, al vestiario e all’equipaggiamento delle Forze Armate italiane. Nell’aprile del 2007 consegue una seconda laurea in Storia Contemporanea presso la facoltà di Lettere e Filosofia dello stesso Ateneo romano, discutendo una tesi sulla politica estera italiana in Turchia dopo la Prima guerra mondiale. Dal 2004 socio della Società italiana di Storia Militare e membro del comitato romano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Dal 2007 membro del comitato di redazione della rivista «Il Secondo Risorgimento d’Italia». Dal 2008 è socio della Società Italiana per la Studio della Storia Contemporanea (SISSCO) e collaboratore del Museo Storico della Guardia di Finanza. Dal 2013 collabora con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa (ex Commissione italiana di Storia militare). Negli anni accademici 2010-2011 e 2011-2012 è stato cultore della materia in Storia militare, Diritto internazionale e Diritto dell’Unione europea presso le facoltà di Scienze Politiche e Economia dell’Università “Sapienza” di Roma. Nell’autunno 2017 ha frequentato il 2° corso sugli Archivi storici militari, organizzato dall’Ufficio Storico del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dal 2018 è docente dei Master di I livello Storia Militare Contemporanea 1796-1960 e Politica militare comparata dal 1945 ad oggi. Dottrina, strategia, armamenti presso l’Università degli Studi “Niccolò Cusano” di Roma. Ha collaborato alla realizzazione di alcuni documentari de La storia siamo noi e Dixit Guerre in onda su Rai Storia, Raidue e Raitre. Collabora con diverse riviste storiche e di cultura militare, oltre ad aver partecipato a numerosi seminari e conferenze, inerenti la storia militare, diplomatica e del colonialismo. E’ consulente storico per cortometraggi e documentari storici.

Presentati in Fondazione i volumi sui militari ebrei italiani di Giovanni Cecini

Il 29 gennaio 2020, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, si è tenuta l’interessante presentazione dei volumi di Giovanni Cecini, Ebrei non più italiani e fascisti. Decorati, discriminati, perseguitati, vol. II (Nuova Cultura 2019) e Le leggi razziali e il valore militare. Antologia di testi e documenti, vol. III (Nuova Cultura 2019).

Il coordinamento dei lavori è stato affidato a Gianni Scipione Rossi che ha introdotto in termini generali i temi principali dei volumi, ricordando il significato del Giorno della Memoria e il “triplo tradimento” del governo fascista nei confronti dei militari ebrei italiani. Riallacciandosi alla sollecitazione di Rossi, l’autore – Giovanni Cecini – ha ricostruito il lungo percorso di ricerca effettuato a partire dal 2002 e evidenziato sia il problema della bibliografia disponibile, sia la centralità dell’elemento biografico nel tentativo di fornire un quadro completo del “trauma” portato dalle leggi razziali.

L’assurdità delle dinamiche che le stesse crearono sono state sottolineate anche da Rossi nel ricordo del singolare caso dell’Ammiraglio Esteba, datato 1946, come simbolo di un imbarazzo serpeggiante anche negli ambienti neofascisti, impegnati nella difesa “impossibile” della memoria di Mussolini.

Giancarlo Ramaccia ha posto in rilievo il ruolo di De Felice per lo studio della storia degli ebrei italiani durante il fascismo, in particolare sulla coesistenza nell’approccio alla stessa di un doppio aspetto morale e scientifico. Ramaccia si è poi soffermato sul problema della storia “di parte”, sul lungo lavoro di studio sul tema della giudeofobia (argomento del vol. I, non ancora pubblicato) e sulle condizioni di emarginazione della storia militare in Italia.

Partendo dalla centralità della raccolta di documenti, Andrea Ungari ha con attenzione analizzato la questione delle fonti per la storia dei militari ebrei italiani non solo durante il fascismo, ma nel periodo intercorso tra il 1848 e quest’ultimo. Ungari ha poi sottolineato un dato importante: l’integrazione degli ebrei italiani rappresenta un caso molto diverso – in positivo – rispetto al pesante clima discriminatorio vissuto in Francia, Germania, Europa orientale e Russia; proprio per questo, le leggi razziali sono state e restano una grave “ferita”.

L’intervento conclusivo di Virgilio Ilari ha tracciato un percorso all’interno delle contraddizioni insite nelle legislazioni razziali (anche in quella nazista) e nelle adesioni al sionismo, partendo da un punto di vista interessante e volto a porre in evidenza come l’alta borghesia ebraica europea – ancora di più l’aristocrazia – fosse disinteressata nei riguardi della possibilità di fondare uno Stato per gli ebrei o, in ogni caso, meno interessata rispetto ad esempio a coloro che fuggivano dai pogrom polacchi o russi.

L’incontro si è concluso con il dibattito e le domande del pubblico presente, occasione di ulteriore approfondimento delle tematiche trattate.

I soldati italiani ebrei e le leggi razziali: presentazione dei volumi di Giovanni Cecini

Mercoledì 29 gennaio 2020, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse, 25), saranno presentati i volumi di Giovanni Cecini, Ebrei non più italiani e fascisti. Decorati, discriminati,
 perseguitati, vol. II (Nuova Cultura, Roma 2019) e Le leggi razziali e il valore militare.
 Antologia di testi e documenti, vol. III (Nuova Cultura, Roma 2019).
Con l’autore, ne parlano Virgilio Ilari, presidente della Società Italiana di Storia Militare, Giancarlo Ramaccia, vicedirettore del Centro Studi sul Valore Militare, Andrea Ungari, consigliere di amministrazione della Fondazione e ordinario di Storia contemporanea nell’Università Guglielmo Marconi di Roma, e Gianni Scipione Rossi, vicepresidente della Fondazione e direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo.
 
I libri
 
L’ottantesimo anniversario delle leggi razziali del 1938 è stato foriero di importanti riflessioni e approfondimenti di natura storiografica. I due volumi di Giovanni Cecini, realizzati nell’ambito del progetto “Le leggi razziali e il valore militare (1938-2018)” proposto per il 2019 dall’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valor Militare, approvato e in parte finanziato dal  della Difesa, affrontano il problema degli ebrei italiani sotto il fascismo e la Repubblica Sociale Italiana. L’itinerario di ricerca è iniziato con la curatela del libro Il rovescio delle medaglie. I militari ebrei italiani 1848-1948 (Mediascape-Edizioni ANRP, Roma 2019).
Il vol. II parte da una questione specifica: «perché dal 1848 gli ebrei della Penisola iniziarono a voler combattere per la costituenda Italia e dal 1938 non poterono più farlo?». Da questa ed altre cruciali domande, Cecini ricostruisce un percorso denso di significati, fornendo una prospettiva che accentua i tratti drammatici delle contingenze che portarono alla discriminazione razziale di militari italiani a tutti gli effetti.
Il vol. III affronta, attraverso una ricca antologia di testi e documenti, la questione dei militari dichiarati di “razza ebraica” che, tra il 1938 e il 1944, persero non solo la propria professione, ma addirittura la propria dignità di combattenti e decorati. Un ulteriore approfondimento che, direttamente dalle fonti primarie, riunisce i fili di questa controversa evoluzione giuridica, ma prima ancora politica e istituzionale.