Giovedì 4 novembre 2021 è stato presentato, in presenza e in modalità streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Fondazione, il volume Cesare Merzagora. Un liberale europeista tra difesa dello Stato e anti-partitocrazia di Silvio Berardi (Luni Editrice, Milano 2021). Con l’autore ne ha discusso Gerardo Nicolosi, professore associato di Storia contemporanea nella Università degli Studi di Siena. Ha presentato l’incontro Andrea Ungari, professore ordinario di Storia contemporanea nella Università “G. Marconi” di Roma e direttore della Fondazione.
Il libro
Nel panorama politico-istituzionale dell’Italia repubblicana, Cesare Merzagora simboleggia l’immagine di uno statista senza dubbio atipico poiché, pur tra i padri della rinascita del paese dopo il secondo conflitto mondiale, fu certamente tra coloro che denunciarono con veemenza la corruzione governativa. Personalità libera, non esitò mai a biasimare le gravi manchevolezze del sistema; antifascista, criticò sempre un certo tipo di antifascismo viscerale e di maniera. Il suo complesso percorso istituzionale di uomo liberale, liberista, europeista e anticomunista, fu contraddistinto dall’intransigente difesa dello Stato e dalla perentoria condanna del sistema partitocratico. Queste furono, accanto all’impegno per la costruzione di un’Europa politicamente unita, le direttrici perseguite da Merzagora nel corso di tutta l’esistenza, con tenacia e continuità, nelle quali confluirono le sue esperienze di economista, di industriale, di politico, di diplomatico, di giornalista, di musicista, di scrittore, di scultore, in una sintesi armonica ed equilibrata.
Fedele agli insegnamenti di Alcide De Gasperi e dunque contrario a ogni forma di nazionalismo, ritenne essenziale, per il paese, un ruolo da protagonista nel processo di integrazione europea.
Nel ridimensionamento dell’assemblea parlamentare, Merzagora scorgeva un grave pericolo per la democrazia del paese e si rammaricava che buona parte delle stesse forze antifasciste non sembrassero avvertire tale rischiosa situazione. Le sue preferenze furono sempre espresse per la costituzione di un governo centrista ed europeista, direttamente appoggiato dai partiti laici, in grado di dimostrarsi sensibile alle richieste del mondo produttivo e della borghesia, capace di accogliere al suo interno un elevato numero di tecnici.
L’autore
Silvio Berardi è professore associato di Storia delle Relazioni internazionali e docente di Storia dell’integrazione europea presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università Niccolò Cusano di Roma; è, inoltre, Fellow della Royal Historical Society. I suoi interessi di ricerca si soffermano principalmente sull’apporto offerto dal mondo repubblicano e liberale italiano al processo di integrazione europea e sulla decolonizzazione dell’Africa italiana. Tra le sue pubblicazioni: Cesare Merzagora. Un liberale europeista tra difesa dello Stato e anti-partitocrazia, Luni Editrice, Milano, 2021; Mary Tibaldi Chiesa. Tra integrazione europea e riforma delle Nazioni Unite, Aracne, Roma, 2018; Francesco Saverio Nitti. Dall’Unione Sovietica agli Stati Uniti d’Europa, Anicia, Roma, 2009.
Il video integrale della presentazione è disponibile al seguente link: https://youtu.be/mHkhdey3qC8