Premi per giovani con laurea specialistica
o magistrale per ricerche sull’opera
di Ugo Spirito e Renzo De Felice
2. Possono prendere parte al concorso i cittadini italiani che siano in possesso di laurea specialistica o magistrale conseguita a partire dal 1° gennaio 2015 ed entro, e non oltre, la data di pubblicazione del presente bando.
3. Si può partecipare presentando progetti di ricerca che mirino alla riscoperta, approfondimento e valorizzazione dell’opera del filosofo Ugo Spirito o dello storico Renzo De Felice, esaminati anche nel più ampio contesto della cultura italiana ed europea del Novecento. Pertanto, le ricerche potranno essere svolte lungo due indirizzi di studio, filosofico e storico. Sarà altresì possibile svolgere uno studio di taglio interdisciplinare, al contempo storiografico e filosofico, sempre e comunque inteso a valorizzare le fonti documentarie, bibliotecarie e archivistiche, presenti presso la Fondazione.
4. Il concorso prevede la selezione da parte del Comitato scientifico dei primi dieci migliori progetti di ricerca. Una volta selezionati, e comunicata la decisione ai diretti interessati, i progetti dovranno essere elaborati e redatti nell’arco di quattordici mesi (dal 1° ottobre 2019 al 30 novembre 2020). Tra questi dieci elaborati finali (di lunghezza non inferiore alle 50.000 battute – spazi inclusi –; più dettagliate norme redazionali verranno comunicate in seguito ai dieci selezionati) il Comitato scientifico premierà le tre ricerche valutate più valide per rigore scientifico ed originalità interpretativa. Il premio consisterà nell’assegnazione di tre borse di studio, dell’ammontare rispettivamente di 1000 euro per il primo classificato, e di 750 euro ciascuno per il secondo e terzo classificato.
5. Gli altri sette progetti di ricerca selezionati, realizzati e consegnati, ma non premiati, saranno oggetto di ulteriore valutazione da parte del Comitato scientifico per eventuale pubblicazione a cura della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
6. I concorrenti dovranno presentare, unitamente alla domanda di ammissione al concorso, un dettagliato progetto di ricerca di circa 5mila battute (spazi inclusi) corrispondente alle tematiche di cui al punto 3 e contenente adeguate indicazioni sulle fonti, le metodologie e gli obiettivi scientifici della ricerca, oltre ad una preliminare bibliografia di riferimento.
7. La domanda di ammissione al concorso e il progetto di ricerca dovranno essere inviati, entro e non oltre le ore 17,00 del 31 agosto 2019, alla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice esclusivamente come documenti in formato word al seguente indirizzo e-mail: info@www.fondazionespirito.it.
In uscita a settembre l’inedito di Ugo Spirito
“Filosofia della grande civilizzazione”
Nel quadro delle iniziative che la Fondazione sta intraprendendo a quarant’anni dalla morte di Ugo Spirito e a novant’anni dalla nascita di Renzo De Felice, per ricordare e valorizzare l’opera del filosofo e dello storico, particolare rilievo assume il programma di pubblicazione di una serie di volumi in co-edizione con la casa editrice Luni di Milano.
Il primo volume a vedere la luce – nel mese di settembre 2019 – sarà l’inedito di Ugo Spirito Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura e con introduzione di Gianni Scipione Rossi e con una postfazione di Hervé A. Cavallera.
Il libro
Negli ultimi mesi di una vita segnata da una speculazione che tende a inverarsi nell’azione politica, Ugo Spirito ha lavorato a un volume sull’Iran governato da Mohammad Reza Pahlavi. Un libro rimasto inedito nella sua stesura integrale e oggetto, in tempi diversi, di manipolazioni e censure, Conservato nel suo archivio privato, a quarant’anni di distanza il testo appare per la prima volta nella sua versione originale, che rivela il reale pensiero del filosofo.
Lo sforzo compiuto da Spirito è stato volto, nell’autunno del 1978, a comprendere e illustrare criticamente le linee guida della “rivoluzione bianca” dello Scià – avviata nel 1963 – inquadrandole nella storia della Persia e valutandone le possibili evoluzioni, mentre il Paese era sconvolto dalle proteste di piazza sfociate nel 1979 nella rivoluzione islamica guidata dall’ayatollah Khomeyni.
Lo Scià appare a Ugo Spirito come un sovrano illuminato e ne valuta positivamente il sogno di trasformare l’Iran in una sorta di Città del Sole, nella quale regnino l’armonia e la collaborazione tra le classi sociali, nella prospettiva di un intenso sviluppo industriale. Una “città” laica, in cui non vi siano più sfruttatori e sfruttati, ricchi e poveri, proprietari e servi, secondo la tradizione socialista dalla quale, secondo Spirito, lo Scià ha tratto ispirazione per tracciare una “terza via” tra liberismo e comunismo. Per quanto illuminato, Spirito giudica il regime iraniano un dispotismo dittatoriale, errato sul piano teorico e fatalmente destinato a terminare con la scomparsa del suo protagonista.
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Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, a cura di Gianni Scipione Rossi. Postfazione di Hervé A. Cavallera, Luni Editrice, Milano 2019, pp. 192, € 22.00
isbn: 978-88-7984-650-9
Il volume sarà acquistabile attraverso i normali canali di distribuzione e presso la sede della Fondazione.
Per prenotarlo:
info@www.fondazionespirito.it
lunieditrice@lunieditrice.com
L’edizione avviene nel quadro dalle previsioni ex Art. 1, comma 416 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145.
In ristampa il primo fascicolo 2019
degli “Annali” della Fondazione
Nel quadro delle iniziative che la Fondazione ha in programma nel quarantennale della morte di Ugo Spirito e nel novantesimo anniversario della nascita di Renzo De Felice, il fascicolo si apre con una sezione dedicata al filosofo aretino, curata da Gianni Scipione Rossi. Contiene l’inedito Verso la grande civilizzazione, scritto da Spirito nel 1978, come appendice a un libro dedicato all’analisi e alle prospettive della “rivoluzione bianca” voluta in Iran dallo Scià Mohammad Reza Pahlavi, rovesciato all’inizio del 1979 dalla rivoluzione islamista degli ayatollah. Il libro non è mai stato pubblicato in Italia nella sua integralità e fu al centro di un giallo bibliografico, che il saggio introduttivo intende finalmente chiarire sulla base di una approfondita analisi delle fonti archivistiche.
“Gino Germani, un inedito e il suo archivio” è il titolo della sezione dedicata al sociologo italo-argentino nel quarantennale della morte. La sezione è introdotta dalla studiosa argentina Ana Grondona, con il saggioAutoritarismo(s), clases medias y el problema de las generaciones, che introduce lo scritto inedito di Gino Germani presente nel suo archivio, conservato dalla Fondazione: Ceti e generazioni alla vigilia della Marcia su Roma. La sezione è completata dal saggio Gino Germani: la sociología, los viajes, el exilio, nel quale lo studioso argentino Juan Ignacio Trovero dà conto analiticamente del contenuto dell’archivio Germani. Grondona e Trovero, che hanno a lungo esaminato le carte Germani presso la Fondazione, lavorano presso l’Università di Buenos Aires e nell’Instituto de Investigaciones Gino Germani attivo nella capitale argentina.
Il fascicolo presenta inoltre i saggi La genesi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (1915-1923), di Andrea Perrone; Il Capodanno perduto del 1947, di Leonardo Varasano; Il fascismo e l’europeismo di Gian Domenico Romagnosi, di Matteo Antonio Napolitano; Un guascone nel Novecento: Valerio Pignatelli di Cerchiara, di Andrea Cendali Pignatelli.
Nella nuova sezione “Note sul Novecento”, Danilo Breschi pubblica Quella voglia di libertà che da Praga brucia ancora e Nicola Rao, 20 luglio 1969, l’avventura che ci fece sognare.
Completano il fascicolo le recensioni, le segnalazioni librarie e le notizie sull’attività della Fondazione.
Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
– Singolo articolo (versione pdf): 5,00 €
– Singolo volume (versione digitale): 10,00 €
– Singolo volume (versione cartacea): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione digitale): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione cartacea): 35,00 €
In caso di acquisto del volume cartaceo, l’invio avverrà all’indirizzo segnalato senza costi aggiuntivi.
È possibile pagare utilizzando Paypal, disponibile sul sito nella sezione Pubblicazioni, o attraverso bonifico bancario.
Tutte le informazioni sono reperibili a questa pagina:
http://www.fondazionespirito.it/annali-della-fondazione/.
In esaurimento gli Annali
del 2016-2017 (XXVIII-XXIX) e del 2018 (XXX)
Dopo il successo di vendite e la ristampa del n. 1/2019, anche i fascicoli degli “Annali” 2016-2017 (XXVIII-XXIX) e 2018 (XXX) sono in esaurimento.
Il fascicolo del 2016-2017 ha come tema centrale la figura del grande geografo e politico italiano Ernesto Massi. Con la curatela e il contributo di Andrea Perrone, sono presenti i lavori di: Arrigo Bonifacio, Michele Pigliucci, Lorenzo Salimbeni, Gianni Scipione Rossi, Rodolfo Sideri e la testimonianza di Gaetano Rasi.
Oltre alla sezione monografica, è presente il saggio di Silvio Berardi sulla figura di De Amicis “giornalista positivista”.
Il fascicolo del 2018, celebrativo dei trent’anni di attività della Fondazione, presenta al suo interno la pubblicazione degli Atti di due convegni, il primo sulle leggi razziali – Italia 1938, l’invenzione di un nemico –, e il secondo sulla figura di Ugo Spirito a 120 anni dalla nascita. La sezione saggi vede il contributo scientifico diTeodoro Katte Klitsche de la Grange, Sentimento ostile, Zentralgebiet e criterio del politico.
Il fascicolo presenta inoltre altre due sezioni: una, contenente una rassegna sulle culture politiche nell’Archivio della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, l’altra, invece, due inediti sulla fine del regime in Italia curati rispettivamente da Gianni Scipione Rossi – 25 luglio 1943: l’impossibile verità e la percezione dei contemporanei – e Stefano Rossi – Come ebbe termine Italia il regime dittatoriale instaurato da Mussolini.
Completano il fascicolo le recensioni, le segnalazioni librarie e le notizie sull’attività della Fondazione.
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Donato alla Fondazione
l’archivio di Roberto Melchionda
Nel fondo archivistico sono presenti anche suoi scritti, ritagli stampa, brochures di libri, inviti a convegni. Non c’è dubbio che lo studio di queste carte possa illuminare un ambiente, il milieu politico-intellettuale del tradizionalismo cattolico incrociantesi con l’area politica conservatrice, e un periodo, quello degli anni Cinquanta-Settanta del XX secolo, non di rado di difficile esplorazione, per ricostruire gli stati d’animo, i desideri, gli intendimenti e i sentimenti di uomini dediti allo studio in uno spazio culturale spesso ignorato.
Roberto Melchionda (Brescia 1927), giornalista, ha collaborato con numerose testate , tra le quali sono da ricordare «Tabula rasa» e «Totalità», che contribuì a mettere in campo collaborando con Barna Occhini. Dirigente in passato del Servizio studi di un’associazione imprenditoriale fiorentina, è autore, fra l’altro, de Il volto di Dioniso. Filosofia e arte in Julius Evola (1984) e di Firenze industriale nei suoi incerti albori: Le origini dell’associazionismo imprenditoriale di cento anni fa: esplorazioni e materiali (1988). Nel 2015 è uscita La folgore di Apollo. Scritti sull’opera di Julius Evola. Nei suoi studi si è occupato in particolare del pensiero filosofico di Julius Evola.
Il nuovo sito della Fondazione è online
A partire dal 29 giugno 2019, è online il nuovo sito web della Fondazione, consultabile al seguente indirizzo:http://www.fondazionespirito.it/.
Oltre alla nuova e funzionale veste grafica, il sito offre molte novità sul piano contenutistico e la possibilità di rimanere costantemente aggiornati sulle molteplici attività culturali della Fondazione.
Buone vacanze
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:segreteria@www.fondazionespirito.itoppure a:info@www.fondazionespirito.it
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
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