Nota introduttiva
L’iniziativa si propone di ricostruire, tramite schede sintetiche e seguendo il criterio cronologico, il contenuto dei fascicoli degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” pubblicati nel decennio compreso tra il 1989 e il 1999.
Il significato di questo percorso è celato dietro ai molti, importanti studiosi coinvolti e ai tanti titoli pubblicati, formule sintetiche e poco significanti quando isolate, ma che permettono invece nell’insieme di avere una visione prospettica sulla direzione seguita nell’arco temporale considerato, ricco di stimoli e corrispondente alla chiusura, non solo fattuale, di un secolo.
Il primo fascicolo: 1989
La storia degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito” inizia trent’anni fa – nel 1989 – quando, su iniziativa dell’allora presidente della Commissione scientifica Renzo De Felice, si decise di affiancare alle numerose attività scientifiche e culturali la pubblicazione di una rivista che coniugasse la volontà di valorizzare l’opera e il pensiero di Spirito – scomparso dieci anni prima, nel 1979 – con un progetto di più ampio respiro, volto a problematizzare e ad aprire a diverse sensibilità l’interpretazione dei grandi temi della cultura italiana e internazionale.
Il fascicolo si apre con la Presentazione di De Felice e si compone di cinque sezioni: Saggi, Inediti, Rassegne, Recensioni e Iniziative.
La sezione Saggi si apre con un’articolata riflessione del filosofo varazzino Vittorio Mathieu sul tema dell’Unità d’ispirazione del pensiero di Ugo Spirito, un’introduzione per concetti-chiave alle grandi domande della filosofia spiritiana. Nella stessa sezione, Vittorio Stella ha ricostruito l’analisi di Spirito sul Realismo e astrattismo dell’arte contemporanea, partendo dalle «posizioni mature» del filosofo aretino «che scaturiscono da La vita come arte» (p. 49).
Gli Inediti, provenienti dall’Archivio di Ugo Spirito – donato dalla moglie, Gianna Saba, nel 1981 –, connotano appieno la missione della Fondazione in merito alla riscoperta degli studi spiritiani. Guerra rivoluzionaria, opera introdotta da un saggio di Gaetano Rasi – primo direttore responsabile degli “Annali” e fondatore con Ernesto Massi dell’Istituto di Studi Corporativi – su La rivoluzione corporativa, e Ho trovato Dio, testo pubblicato con un’introduzione di Antonio Russo e una testimonianza di Cornelio Fabro, evidenziano in modo chiaro l’attenzione e la poliedrica capacità critica di osservazione di Ugo Spirito, curioso ed errabondo in molti campi del sapere umano.
Sempre sul piano della ricerca tematica relativa alle elaborazioni di Spirito, nella sezione Rassegne Massimo Finoia e Antonio Russo hanno rispettivamente tracciato un primo bilancio su I contributi alla scienza economica nella bibliografia di Ugo Spirito e sulle questioni del rapporto Gentile-Spirito e del corporativismo a dieci anni dalla morte del filosofo.
Uno spazio, conservatosi e consolidatosi poi nella tradizione scientifica della rivista, è riservato alle Recensioni e, dunque, alla necessaria opera di raccolta compiuta dagli studiosi, utile ai fini dell’aggiornamento. Sul fascicolo del 1989, tutte a firma A.R. (Antonio Russo), ne compaiono tre, sui seguenti titoli: Ugo Spirito, filosofo, giurista, economista (di Lino Di Stefano, Volpe Editore, Roma 1980); Problematicismo, ipotetismo e dissoluzione dell’io nella prospettiva filosofica di Ugo Spirito (di Giovanni D’Espinosa, Vittorietti Editore, Palermo 1983); e L’azione e il dubbio. Pedagogia e metafisica nel pensiero di Ugo Spirito (di Hervé A. Cavallera, Edizioni Magistero, Bologna 1988).
Farsi conoscere e soprattutto riconoscere come realtà scientifico-culturale di primo piano necessita di molti tasselli, tutti nel tempo fondamentali. L’ultima parte della rivista è invero dedicata alle Iniziative, titolo comprensivo non solo dei resoconti di convegni e presentazioni, ma anche delle attività di acquisizione, catalogazione e pubblicazione promosse dalla Fondazione. Per il primo fascicolo, trova spazio la cronaca de La presentazione della bibliografia di Spirito e i programmi della Fondazione – con contributi di Vincenzo Cappelletti (Ricordo di Ugo Spirito), Salvatore Valitutti (Presentazione dell’opera), Franco Tamassia (Caratteristiche e metodologia dell’opera) e Gaetano Rasi (I programmi della Fondazione) –; una dettagliata relazione sul Convegno internazionale «Il pensiero di Ugo Spirito» (Roma, Palazzo Mattei – Istituto dell’Enciclopedia Italiana, 6-9 ottobre 1987); e la notizia relativa all’acquisizione, nel 1988, delle carte di Riccardo Del Giudice e Arnaldo Volpicelli.