Andrea Ciampani (a cura di), Mario Romani: il sindacalismo libero e la società democratica (Roma, Lavoro, 2007) con Giuseppe Parlato

Giovedì 29 novembre 2007 per gli Incontri della Fondazione Spirito sul tema Un libro, un autore fra storia e attualità, hanno ospitato la presentazione del volume di Andrea Ciampani, Mario Romani. Il sindacalismo libero e la società democratica, (Roma, Lavoro, 2007).

La discussione, introdotta da Giuseppe Parlato, si è incentrata sul ruolo del sindacato nella società contemporanea in relazione alle dinamiche più recenti del processo di democratizzazione, di sviluppo economico e globalizzazione.

I diversi contributi raccolti nel volume dal curatore Andrea Ciampani sono stati brillantemente collegati fra loro ed illustrati nelle loro linee interpretative contribuendo alla definizione di un profilo originale e ancora attuale di Mario Romani.

Gaspare Mura, Pietro De Vitiis, Roberto Di Ceglie: Pace e guerra tra le nazioni (Guerini e Associati, 2006) con Giovanni Dessì

Giovedì 15 novembre 2007 nell’ambito degli Incontri della Spirito, Gaspare Mura, Pietro De Vitiis e Roberto Di Ceglie hanno presentato, insieme a Gianni Dessì, Direttore della Fondazione Spirito, il volume Pace e guerra tra le nazioni, (Guerini e Associati 2006).

Si tratta dell’Annuario di Filosofia del 2006 che raccoglie interventi di autorevoli pensatori sul difficile tema della pace tra i popoli.
Gli interventi hanno toccato aspetti complessi del diritto internazionale e dei diritti dei popoli, il ruolo della sovranità statuale, il problema dei conflitti di religione e della globalizzazione nel suo insieme.
Una discussione ampia e vivace fra attualità e riscoperta dell’autentica vocazione della ricerca filosofica, elaborare un progetto in risposta ai problemi e ai temi della contemporaneità.

Gaetano Quagliariello, Gaetano Salvemini (Bologna, Il Mulino, 2007) con Giuseppe Parlato

Lunedì 15 ottobre 2007  in occasione dell’appuntamento inaugurale della nuova serie degli Incontri della Spirito sul tema Un libro un autore fra storia e attualità ha ospitato la presentazione dell’ultimo volume del Senatore Gaetano Quagliariello, Gaetano Salvemini, Bologna, (Il Mulino, 2007).

L’autore ha rievocato l’importante contributo storiografico del noto storico fiorentino ricostruendone la biografia intellettuale e politica. Quagliariello, ha evidenziato gli aspetti innovativi del metodo storiografico dell’autore del celebre Magnati e popolani illustrando gli elementi tuttora validi del tuo insegnamento e ricordando la proficuità di un’impostazione storiografica mossa dall’interesse per il presente e dalla volontà di comprensione della realtà contemporanea per ogni storico che in qualunque età, voglia farsi interprete e guida del proprio tempo.

Ampio ed interessante il consueto dibattito, nell’occasione moderato da Giuseppe Parlato, che ha dato vita ad dialogo ed un confronto vivace con il numeroso pubblico presente, a conferma della felice formula informale e cordiale realizzata dagli incontri della Spirito.

 

Recensioni

Paolo Macry, Salvemini, l’uno, nessuno e centomila della politica,
in «Corriere della Sera», 8 settembre 2007

Maria Teresa Petti, Biografia di un intellettuale metà storico e metà politico,
in «L’Occidentale», 23 Settembre 2007

Claudio Auria, I provveditori agli studi dal fascismo alla democrazia (Fondazione Ugo Spirito 2006) con Giovanni Dessì

Martedì 26 giugno 2007 nell’ambito dell’iniziativa Un libro un autore fra storia e attualità ha ospitato Claudio Auria per la presentazione del volume I provveditori agli studi dal fascismo alla democrazia uscito nella Collana scientifica delle edizioni della Fondazione Spirito.

L’autore, oltre a fornire un’analisi specifica del settore scolastico della pubblica amministrazione e un interessante profilo della classe dirigente italiana, ha affrontato il tema complesso della continuità e frattura fra periodo fascista ed età repubblicana.

Nel vivace dibattito, moderato da Gianni Dessì, direttore della Fondazione, è stata ribadita la validità metodologica di studi come questo in grado di affrontare tematiche e problematiche storiche generali muovendo da documentati studi di settore.

 

Recensione

Gianni Scipione Rossi, Quando Argan flirtava con De Vecchi,
in «Il Giornale dell’Umbria», 28 giugno 2007

Stefano De Luca (a cura di), Benjamin Constant, Principi di politica (Rubbettino 2007) con Giuseppe Bedeschi e Giuseppe Parlato

Giovedì 17 maggio 2007 nell’ambito dell’iniziativa Un libro un autore fra storia e attualità è stato ospitato Stefano De Luca per la presentazione della prima edizione italiana del classico del pensiero politico Principi di politica di Benjamin Constant (Rubbettino 2007).

De Luca ha illustrato le caratteristiche della traduzione da lui personalmente curata e i fondamenti della visione politica del pensatore, sottolineando l’importanza di questo autore nell’ambito della migliore tradizione del pensiero liberale e ricostruendo le ragioni della necessità della riscoperta di questo testo. All’incontro è intervenuto Giuseppe Bedeschi, ordinario di Filosofia morale alla facoltà di lettere dell’Università “La Sapienza” di Roma. Autore di numerosi volumi e curatore della collana di Laterza “I pensatori politici”, Bedeschi, esperto di filosofia hegeliana e di marxismo critico occidentale ha approfondito anche i grandi temi etico – politici del liberalismo.

Il vivace dibattito, moderato da Giuseppe Parlato, ha poi sviluppato un interessante confronto fra Constant, Rousseau e Tocqueville dimostrando tutta l’attualità di alcuni principi fondamentali del liberalismo europeo anche nella società contemporanea.

 

Recensione

Giovanni Belardelli, Constant, la maledizione di essere un profeta,
in «Corriere della Sera», giovedì 1° marzo 2007

Gianni Scipione Rossi, Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell’antisemitismo spirituale (Rubbettino 2007) con Giuseppe Parlato

Giovedì 19 aprile 2007, nell’ambito degli incontri Un libro un autore fra storia e attualità, è stato presentato l’ultimo volume di Gianni Scipione Rossi, Il razzista totalitario. Evola e la leggenda dell’antisemitismo spirituale (Rubbettino 2007).

L’incontro è stato moderato dallo storico Giuseppe Parlato, vice presidente della Fondazione Spirito, che ha presentato la tesi centrale dell’autore per la quale l’antisemitismo e la teoria della razza sono parte integrante della complessiva visione politica di Evola ed un aspetto assolutamente non secondario del suo pensiero dal carattere spiccatamente totalitario.

L’intervento di Rossi ha svelato la debolezza della presunta distinzione fra il razzismo biologico di provenienza germanica e il razzismo spirituale teorizzato da Evola ampliando la discussione al problema della destra italiana nel suo insieme, alle sue diverse matrici culturali e alla possibilità di rinnovare una proposta politica di destra in grado di liberarsi dal peso dell’eredità fascista da un lato e dell’estremismo dall’altro.

Alla presentazione è seguito un lungo e vivace dibattito a testimonianza dell’interesse e dell’attenzione che ancora oggi suscita il dibattito sul pensiero di Evola, ancora così influente sulla destra radicale e giovanile.

 

Recensioni

Giovanni Belardelli, Evola, i due volti dell’antisemitismo all’italiana,
su «Corriere della sera», 28 marzo 2007

Gerardo Picardo, Rossi indaga Julius Evola, il razzista totalitario,
su «AdnKronos», 2 aprile 2007

Luciano Lanna, Quelli che… ancora litigano su Evola,
su «Secolo d’Italia», 5 aprile 2007

Leonardo Varasano, Le ragioni di un “cattivo maestro”,
su «Il Giornale dell’Umbria», 8 aprile 2007

Giovanni Tassani, Evola, nervo scoperto della cultura,
su «Avvenire», 10 aprile 2007

Gianni Scipione Rossi, Ma l’antisemitismo di Evola non va sottovalutato.
Intervista di Francesco Borgonovo a Gianni Scipione Rossi,
in «Libero», 11 Aprile 2007

Pier Mario Fasanotti, Evola:«L’uomo puro e antico governerà il mondo»,
su «L’Indipendente delle Idee», 29 Aprile 2007

Amleto Ballarini, Marino Micich, Augusto Sinagra: La rivoluzione mancata. Terrore e cospirazione del Partito comunista in Italia dalle stragi del 1945 all’abiura di Tito del 1948 (Roma, Koiné Nuove Edizioni 2006) con Giuseppe Parlato

Giovedì 29 marzo 2007 è stato presentato il volume di Amleto Ballarini, Marino Micich e Augusto SinagraLa rivoluzione mancata. Terrore e cospirazione del Partito comunista in Italia dalle stragi del 1945 all’abiura di Tito del 1948, Roma, Koiné Nuove Edizioni, 2006 con Giuseppe Parlato. 

La collaborazione fra gli autori Amleto Ballarini, Presidente della Società di Studi Fiumani, Marino Micich, Direttore dell’Archivio Museo Storico di Fiume-Società di Studi Fiumani e Augusto Sinagra, già Consigliere di Corte di Appello e ordinario di diritto internazionale, ha prodotto un importante volume che ricostruisce un’altra pagina delle vicende relative ai crimini commessi dalle truppe di Tito nella regione giuliana nell’immediato dopoguerra.

L’incontro, animato da un vivace dibattito, è stato presentato da Giuseppe Parlato.

 

Recensioni

Luciano Garibaldi, La verità infoibata,
in «Secolo d’Italia», 21 dicembre 2006

Giovanni Sessa, La Rivoluzione mancata,
su www.politicamente.net

Valentina Meliadò, Il fallimento dei 101. Il Pci l’Ungheria e gli intellettuali italiani (Liberal Edizioni 2006) con Giuseppe Parlato

 

Giovedì 8 marzo 2007 è stato presentato il volume di Valentina Meliadò, Il fallimento dei 101. Il Pci l’Ungheria e gli intellettuali italiani (Liberal Edizioni 2006) con Giuseppe Parlato.

Il volume di esordio della Meliadò ha ricostruito un’altra pagina delle vicende relative alla rivoluzione d’Ungheria del ’56 registrando le reazioni di parte dell’intellettualità italiana al sostegno offerto dal Pci alla politica repressiva di Mosca.

L’incontro, animato da un vivace dibattito, è stato presentato da Danilo Breschi.

 

Recensione

Aldo Vitale, Il fallimento dei “101”. Il Pci, l’Ungheria e gli intellettuali italiani
su www.ragionpolitica.it, 23 novembre 2006

Stefano Zecchi, Le promesse della bellezza (Mondadori 2006) con Danilo Breschi

Mercoledì 14 febbraio 2007 è stato presentato il volume di Stefano Zecchi, Le promesse della bellezza (Mondadori 2006).

Stefano Zecchi, ordinario di estetica all’Università Statale di Milano e autore di diversi romanzi, ha illustrato le diverse interpretazione del concetto di bellezza dall’antichità ai tempi moderni confrontandosi con la visione di numerosi artisti e filosofi e soffermandosi, in particolare, sulle deformazioni e sulle distorsioni dell’idea di bellezza che le hanno fatto assumere i contorni della futilità, dell’effimero e dell’esteriorità.

L’incontro, presentato da Danilo Breschi, è stato seguito da un ampio e vivace dibattito, dal quale sono emerse anche tematiche sociali relative al significato dell’esperienza estetica nella società di massa e al degrado delle aree urbane. Zecchi, infine, ha sottolineato l’importanza di riscoprire un concetto più autentico di bellezza, in qualche modo ricondotto alla spiritualità e all’etica, in grado di superare l’omologazione e restituendo all’uomo la capacità di sognare e creare altri mondi possibili.

Giorgio Israel, Liberarsi Liberarsi dei démoni. Odio di sé, scientismo e relativismo, Marietti 2006 con Giovanni Belardelli e Gianni Scipione Rossi

Giovedì 1 febbraio 2007 è stato presentato l’ultimo volume di Giorgio Israel, Liberarsi dei démoni. Odio di sé, scientismo e relativismo (Marietti 2006).

Giorgio Israel, ordinario presso il Dipartimento di Matematica dell’Università “La Sapienza”, si occupa di storia e filosofia della scienza, storia della matematica ed è esperto di storia delle religioni e dell’ebraismo.

Lo storico Giovanni Belardelli ha presentato la tesi centrale dell’autore per la quale il mito della palingenesi sociale e quello della gestione scientifica dei processi sociali hanno rappresentato i due grandi mali che hanno condotto alle tragedie del secolo scorso e alimentato le ideologie dei totalitarismi nazista e comunista.

La discussione è stata introdotta da Gianni Scipione Rossi, consigliere di amministrazione della Fondazione Spirito, che ha moderato il lungo e vivace dibattito toccando temi cruciali della società contemporanea e le problematiche più attuali legate alle discussione sull’etica della scienza e sulla necessità di ribadire una nuova morale.

Dall’incontro è emerso il tema sottostante al volume, cioè “quell’odio di sé” espresso dalla storia della civiltà europea occidentale, per il quale si sono diffusi ed affermati progetti di ricostruzione globale della società che hanno determinato il consenso alle ideologie del Novecento.

 

Recensione

Pierlugi Battista, Il nuovo libro di Giorgio Israel
in “Corriere della Sera”, 11 settembre 2006