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Giovedì 21 maggio 2015 è stato presentato il volume di Vincenzo Pirro, Dopo Gentile. Dove va la scuola italiana, a cura di Hervé A. Cavallera, (Le Lettere 2014).
Completato nel febbraio del 1982 e mai pubblicato, “Dopo Gentile dove va la scuola italiana” è una lettura lucida della trasformazione della scuola italiana dalla riforma Gentile ai primi anni ’80.
Vincenzo Pirro coglie assai bene il mutamento all’interno della politica scolastica italiana, in cui l’aspetto estrinsecamente metodologico tende a prevalere su quello effettivamente educativo. Il tutto nella tensione verso un’astratta oggettività scientifica che non risolve il dualismo istruzione-educazione, ma di fatto annulla ambedue i termini in un didatticismo fine a se stesso e nella trasformazione della pedagogia in scienze dell’educazione.
Giovedì 7 maggio 2015 è stato presentato il volume a cura di Silvio Berardi, Verso un nuovo Risorgimento. Il carteggio tra Arcangelo Ghisleri e Giulio Andrea Belloni (1923-1938), Bonanno, 2015.
Il volume di Silvio Berardi raccoglie il carteggio, pressoché inedito, tra i repubblicani Arcangelo Ghisleri (1855-1938) e Giulio Andrea Belloni (1902-1957). Questo carteggio si compone di oltre 360 lettere, cartoline e biglietti postali compresi tra il 1923 ed il 1938.
Belloni, più giovane di Ghisleri di circa cinquant’anni, trovò nell’intellettuale lombardo un maestro e una guida sicura; d’altra parte proprio Ghisleri ravvisò nel giovane discepolo quelle qualità necessarie per essere il suo degno successore. Entrambi mazziniani e convinti federalisti, i due amici considerarono indispensabile mantenere in vita principi e valori del Risorgimento democratico, che ritennero l’unico antidoto contro l’involuzione morale fascista.
La pubblicazione delle opere di Gian Domenico Romagnosi e Carlo Cattaneo, in tale prospettiva, aveva come primaria finalità quella di stimolare la riflessione delle nuove generazioni e di preservare la cultura positivista, della quale furono sempre intransigenti sostenitori.
Giovedì 23 aprile 2015, è stato presentato il volume di Andrea Ciampani e Giancarlo Pellegrini, L’autunno caldo del 1969 (Rubbettino 2013).
Nell’autunno 1969 la partecipazione dei lavoratori all’azione negoziale condotta dai sindacati in una difficile stagione contrattuale ha segnato un crinale importante nella storia sociale e politica del nostro Paese.
Gli autori del volume hanno presentato studi e interpretazioni che animano il dibattito scientifico sulla soggettività sociale dei sindacati degli anni Sessanta, sulle suggestioni e sulle contraddizioni delle relazioni di lavoro dell'”autunno caldo”, sui lasciti che quel periodo di rivendicazioni sindacali ha lasciato nelle relazioni industriali degli anni Settanta, sul complesso rapporto tra regolazione sociale e politica. Hanno dunque ripercorso le problematiche della programmazione economica e del mutamento sociale, il sovrapporsi delle proposte “unitarie” nelle diverse prospettive sindacali, il cammino della legge “Statuto dei Lavoratori”, l’articolazione della vertenzialità sindacale, la ricerca di nuovi paradigmi di relazioni industriali.
Nell’autunno 1969 la straordinaria partecipazione dei lavoratori all’azione negoziale condotta dai sindacati in una difficile stagione contrattuale ha segnato un crinale importante nella storia sociale e politica del nostro Paese. Il volume presenta studi e interpretazioni che animano il dibattito scientifico sulla soggettività sociale dei sindacati degli anni Sessanta, sulle suggestioni e sulle contraddizioni delle relazioni di lavoro dell’“autunno caldo”, sui lasciti che quel periodo di rivendicazioni sindacali ha lasciato nelle relazioni industriali degli anni Settanta, sul complesso rapporto tra regolazione sociale e politica.
L’incontro si terrà a partire dalle ore 17.30 presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse 25, Roma).
Giovedì 7 maggio, sarà poi presentato il volume Verso un nuovo Risorgimento. Il carteggio tra Arcangelo Ghisleri e Giulio Andrea Belloni (1923-1938) a cura di Silvio Berardi (Bonanno, 2015).
Il carteggio, pressoché inedito, tra i repubblicani Arcangelo Ghisleri (1855-1938) e Giulio Andrea Belloni (1902-1957) si compone di oltre 360 lettere, cartoline e biglietti postali compresi tra il 1923 ed il 1938. Belloni, più giovane di Ghisleri di circa cinquant’anni, trovò nell’intellettuale lombardo un maestro e una guida sicura; d’altra parte proprio Ghisleri ravvisò nel giovane discepolo quelle qualità necessarie per essere il suo degno successore. Entrambi mazziniani e convinti federalisti, i due amici considerarono indispensabile mantenere in vita principi e valori del Risorgimento democratico, che ritennero l’unico antidoto contro l’involuzione morale fascista. La pubblicazione delle opere di Gian Domenico Romagnosi e Carlo Cattaneo, in tale prospettiva, aveva come primaria finalità quella di stimolare la riflessione delle nuove generazioni e di preservare la cultura positivista, della quale furono sempre intransigenti sostenitori.
L’incontro si terrà a partire dalle ore 17.30 presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse 25, Roma).
Giovedì 21 maggio, sarà presentato il volume postumo di Vincenzo Pirro Dopo Gentile. Dove va la scuola italiana a cura di Hervé A. Cavallera (Le Lettere, 2014).
Completato nel febbraio del 1982 e mai pubblicato, “Dopo Gentile dove va la scuola italiana” è una lettura lucida della trasformazione della scuola italiana dalla riforma Gentile ai primi anni ’80, in cui l’autore coglie assai bene il mutamento all’interno della politica scolastica italiana, in cui l’aspetto estrinsecamente metodologico tende a prevalere su quello effettivamente educativo. Il tutto nella tensione verso un’astratta oggettività scientifica che non risolve il dualismo istruzione-educazione, ma di fatto annulla ambedue i termini in un didatticismo fine a se stesso e nella trasformazione della pedagogia in scienze dell’educazione.
L’incontro si terrà a partire dalle ore 17.30 presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse 25, Roma).
Pubblicazioni
Negli ultimi decenni le espressioni liberalismo e intervento pubblico sono state considerate antitetiche. Eppure entrambe hanno contribuito ad alimentare un unico filone del pensiero economico italiano che ha orientato il Paese negli anni del boom economico e che è stato poi abbandonato. Uno degli interpreti più lucidi di questo orientamento fu Giuseppe Di Nardi, che operò per trasformare la teoria economica nelle politiche di intervento pubblico alle quali lui stesso contribuì. I saggi di Piero Barucci, Leandro Conte, Francesco Dandolo, Giovanni Farese, Antonio Marzano, Simone Misiani, Luigi Paganetto, Gaetano Rasi, Gaetano Sabatini, Giovanni Sabatini e Marco Zaganella approfondiscono l’attualità del pensiero di Di Nardi, la formazione, l’impegno meridionalista, l’attività scientifica e accademica, anche alla luce di alcuni scritti inediti, tratti dall’archivio personale conservato presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, pubblicati nel volume.
Segnalazioni
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice su Rai Tre
La puntata sarà dedicata al convegno “The new silk road. Building an economic and cultural partnership between Mediterranean and Central Asia”, che la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ha organizzato lo scorso 19 gennaio presso il teatro del Centro Italiano di Cultura a Istanbul, con il supporto dell’Ambasciata italiana ad Ankara e in partnership con Eurosis consulting.
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Si è concluso nel mese di marzo il progetto didattico “Verso la prima guerra mondiale e la nazionalizzazione delle masse”, che, nell’arco di quattro mesi, è stato articolato in quattro incontri:
Hanno aderito all’iniziativa i seguenti istituti: Liceo Classico Marco Tullio Cicerone (Frascati), Istituto Comprensivo di Castelforte, Istituto Magistrale Marco Terenzio Varrone (Cassino), Liceo scientifico Giovanni Vailati (Genzano), Liceo scientifico Kennedy (Roma), Istituto Magistrale Gelasio Caetani (Roma), IPSSCT Luigi Einaudi (Roma), Liceo classico Vivona (Roma), Liceo Classico Goffredo Mameli (Roma) e Highlands Institute (Roma).
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in collaborazione con l’Ambasciata italiana ad Ankara, il Centro Italiano di Cultura a Istanbul e Eurosis Consulting, organizza il convegno dal titolo “La costruzione di un partenariato economico-culturale dal Mediterraneo all’Asia centrale. La nuova via della seta”.
L’iniziativa si svolgerà a Istanbul il19 gennaio p.v., presso il Teatro della Casa d’Italia.
Obiettivo dell’evento è avviare una serie di progetti di cooperazione economica e culturale tra operatori imprese, università e istituti culturali italiani e turchi, da allargare progressivamente a tutta l’area che dal Mediterraneo si proietta verso l’Asia centrale.
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Convegno “L’era del corporativismo. Regimi, rappresentanze e dibattiti”. Lisbona, 13-15 gennaio 2015
Per la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice interverrà il dott. Marco Zaganella, con una relazione dal titolo Corporatism after corporatism. The debate in Italy during the “First Republic” (1948-1993).
Mercoledì 29 ottobre 2014 si è tenuta la presentazione del volume di Alessandra Cavaterra, La rivoluzione culturale di Giovanni Gentile. La nascita dell’Enciclopedia italiana (Cantagalli, 2014).
Quando Giovanni Gentile e Giovanni Treccani presentarono il progetto di una Enciclopedia italiana il governo fascista si avviava verso la costruzione di un sistema politico di tipo autoritario. La coincidenza ha fatto dire che l’opera sia stata fin dall’inizio condizionata dal regime. Ma le riflessioni dei promotori sulla natura della prima enciclopedia italiana impostata scientificamente, sul coinvolgimento dei collaboratori, sulle denominazioni delle sezioni disciplinari, sulla scelta delle voci dimostrano l’autonomia in cui l’Istituto creato per l’attuazione del progetto si mosse.
Ha introdotto l’incontro Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
Alessandra Cavaterra svolge attività di ricerca per l’Istituto di studi politici S. Pio v di Roma ed è ispettore archivistico onorario presso la Soprintendenza archivista per il Lazio. È stata per molti anni archivista dell’Archivio storico dell’Istituto della Enciclopedia italiana ed è autrice di saggi di storia dell’archivistica e di storia sociale dell’età moderna.
Giovedì 7 novembre 2013, è stato presentato il volume di Giuseppe Bedeschi, La Prima repubblica (1946-1993). Storia di una democrazia difficile, Rubbettino, 2013 con Danilo Breschi.
Il volume di Bedeschi rivaluta l’esperienza del “centrismo” degasperiano, considerato non come un periodo di conservazione, bensì di forte impegno riformatore. Esso pose le premesse del “miracolo economico”, che fece dell’Italia una grande nazione industriale. Il “centro-sinistra” fu del tutto inadeguato a sostenere questo sviluppo e a correggerne gli squilibri. Tale inadeguatezza pose le premesse del lungo Sessantotto e dell'”autunno caldo” del 1969, che ebbe influssi assai negativi sull’economia e che destabilizzò la società civile.
Secondo l’Autore, la democrazia italiana è rimasta quindi sempre, nella “prima Repubblica”, una democrazia “bloccata”, priva di alternanza fra schieramenti politici diversi. Tale “blocco” ha impedito qualunque rinnovamento della società e ha determinato una profonda degenerazione della politica.
Recensioni
Danilo Breschi – Recensione a La Prima Repubblica, 1946-1993. Storia di una democrazia difficile
Giovedì 3 ottobre 2013 è stato presentato il volume di Elisabetta Cassina Wolff, L’inchiostro dei vinti. L’ inchiostro dei vinti. Stampa e ideologia neofascista. 1945-1953, Mursia, 2012 con Giuseppe Parlato.
Il volume è dedicato alla stampa neofascista del periodo 1945-1953, di cui analizza il vivace dibattito su un’ampia gamma di temi: dalla critica alla partitocrazia e alla Costituzione del 1948 a proposte di “democrazia corporativa”, dall’ostilità al comunismo ai progetti sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese, dalle riflessioni sul processo di integrazione europea all’esaltazione di valori tradizionali e antidemocratici.
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