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Roberto Ricciuti, Luigi Einaudi contro i trivellatori di Stato (Ibl libri, 2015)

Martedì 31 maggio 2016, nell’ambito degli incontri “Un libro, un Autore, tra storia e attualità”, è stato presentato il libro di Roberto Ricciuti, Luigi Einaudi contro i trivellatori di Stato (Ibl libri, 2015).
Luigi Einaudi chiamò “trivellatori di Stato” gli industriali che ottenevano sussidi statali per fare ricerca di idrocarburi nella Pianura Padana. Rapidamente questa espressione fu usata per indicare tutti i soggetti che ottenevano benefici diretti (sussidi) ed indiretti (protezione doganale) a spese dello Stato e della collettività in generale. Il libro raccoglie otto articoli di Luigi Einaudi su “La Riforma Sociale” pubblicati tra il 1911 e il 1917: sette riferiti direttamente ai “trivellatori” in cui Einaudi affronta, dati alla mano, la polemica con i minerari e i siderurgici, e uno di inquadramento storico e teorico che rappresenta il quadro di riferimento intellettuale in cui si muove la polemica a favore del libero scambio e contro i gruppi di interesse.

Introduzione a cura di: Giovanni Farese, Professore associato di Storia dell’Economia presso l’Università Europea di Roma.

Roberto Ricciuti è Professore associato di Politica economica presso l’Università degli studi di Verona. Tra le sue pubblicazioni Tra economia e politica. L’internazionalizzazione di Finmeccanica, Eni ed Enel (2010, con F. Renda) e Italian Institutional Reforms: A Public Choice Perspective (2008, con F. Padovano).

Liberalismo e intervento pubblico. Giuseppe Di Nardi nella storia italiana del Novecento a cura di Gaetano Sabatini e Marco Zaganella (Rubbettino, 2015)

Mercoledì 20 aprile 2016 è stato presentato Liberalismo e intervento pubblico. Giuseppe Di Nardi nella storia italiana del Novecento a cura di Gaetano Sabatini e Marco Zaganella (Rubbettino, 2015) presso la Biblioteca “Stefano Siglienti”, via S. Stefano del Cacco n. 1, Roma.

Negli ultimi decenni le espressioni liberalismo e intervento pubblico sono state considerate antitetiche. Eppure entrambe hanno contribuito ad alimentare un unico filone del pensiero economico italiano che ha orientato il Paese negli anni del boom economico e che è stato poi abbandonato. Uno degli interpreti più lucidi di questo orientamento fu Giuseppe Di Nardi, che operò per trasformare la teoria economica nelle politiche di intervento pubblico alle quali lui stesso contribuì. I saggi di Piero Barucci, Leandro Conte, Francersco Dandolo, Antonio Marzano, Simone Misiani, Luigi Paganetto, Gaetano Rasi, Gaetano Sabatini, Giovanni Sabatini e Marco Zaganella approfondiscono l’attualità del pensiero di Di Nardi, la formazione, l’impegno meridionalista, l’attività scientifica e accademica, anche alla luce di alcuni scritti inediti, tratti dall’archivio personale conservato presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, pubblicati nel volume.

Interventi a cura di: Agostino Giovagnoli (Università Cattolica del Sacro Cuore), Marco Gervasoni (Università degli studi del Molise) e Giorgio La Malfa (Fondazione Ugo La Malfa).
Introdotto e moderato da: Filippo Sbrana (Associazione Bancaria Italiana).
Presenti gli autori.
Incontri della Biblioteca “Stefano Siglienti”

Gaetano Sabatini è professore ordinario di Storia economica presso l’Università Roma Tre e Presidente della Commissione scientifica della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. È inoltre Investigador Associado presso il Gabinete de História Económica e Social dell’Universidade de Lisbona. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Informal Credit in the Mediterranean Area, XVI-XIX Centuries, New Digital Frontiers, Palermo, 2016 (con A. Giuffrida e R. Rossi) e L’economia come cultura, la politica come pratica nell’Europa moderna: dinamiche e contaminazioni, fascicolo monografico della rivista “Cheiron”, n. 1/2016 (con G. De Luca).

Marco Zaganella insegna Storia economica presso l’Università degli Studi dell’Aquila ed è Direttore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Tra le sue pubblicazioni: Dal fascismo alla Dc. Tassinari, Medici e la bonifica nell’Italia tra gli anni Trenta e Cinquanta (Cantagalli, 2010) e Programmazione senza sviluppo. Giuseppe Di Nardi e la politica economica della prima Repubblica (Rubbettino, 2013).

Lorenzo Salimbeni “Sul ciglio della Foiba. Storie e vicende dell’italianità” (Pagine, Roma 2016)

Giovedì 17 marzo 2016, nell’ambito degli incontri “Un libro, un autore tra storia e attualità”, è stato presentato il volume di Lorenzo Salimbeni “Sul ciglio della Foiba. Storie e vicende dell’italianità” (Pagine, Roma 2016).
Pubblicato nella collana I libri del Borghese, il volume raccoglie saggi, articoli e contributi che l’autore ha dedicato a quella che la legge istitutiva del Giorno del Ricordo ha definito “la complessa vicenda del confine orientale”. La tragica pagina delle Foibe e dell’Esodo di oltre 300.000 nostri connazionali viene contestualizzata come culmine di un percorso in cui gli opposti nazionalismi sono stati fomentati in epoca asburgica per poi scontrarsi e giungere al tragico epilogo. A partire dalle lotte risorgimentali, fino al disperato gesto di Maria Pasquinelli, passando per gli italiani irredenti morti durante la Prima Guerra Mondiale, in queste pagine si sviluppa un percorso di italianità, di appartenenza culturale e di patriottismo. Si tratta di termini oggi desueti, ma che hanno contraddistinto la formazione di una consapevolezza nazionale per decine di migliaia di istriani, fiumani e dalmati, anche di fronte al sacrificio nelle foibe o alla tragica scelta dell’esilio.

Interventi a cura di: Lorenzo Salimbeni (autore), Luciano Lucarini (editore di Pagine) e Antonio Ballarin (Presidente della Federazione degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati).

Lorenzo Salimbeni è ricercatore storico e collabora con associazioni legate al mondo degli esuli giuliano-dalmati. Operatore culturale e saggista, ha pubblicato su Italia Contemporanea, Eurasia. Rivista di studi geopolitici, Quaderni del Centro di Ricerche Storiche – Rovigno, Fiume. Rivista di studi adriatici (nuova serie),Clio. Rivista trimestrale di studi storici, ma anche contributi in lavori collettanei, atti di convegni, prefazioni e postfazioni, nonché articoli su testate online e cartacee, affrontando la storia del confine orientale italiano e delle Guerre Mondiali nei Balcani. Alcuni di questi lavori sono confluiti in questo che è il suo primo libro.

Anna Laura Sanfilippo (a cura di), “Le carte Pasquali Coluzzi. Le corrispondenze dei fascisti detenuti a Viterbo (1946-1953)” [2016], Euro 13,00

L’archivio Pasquali Coluzzi, prodotto da Giuseppina Pasquali Coluzzi, responsabile del Movimento italiano femminile di Viterbo (Mif), racchiude i carteggi dei fascisti detenuti nel carcere di Mammagialla del capoluogo laziale, che essi scambiarono con il Mif tra la seconda metà degli anni Quaranta e i primi anni Cinquanta. Ad essi, le cui famiglie erano quasi sempre lontane e non di rado in condizioni economicamente precarie, il Mif prestava assistenza morale e materiale. Le lettere dei detenuti sono un’importante testimonianza di sentimenti, desideri, progetti, umiliazioni, che denotano l’universo umano degli sconfitti, in seguito alla guerra civile della quale loro malgrado furono protagonisti.

 

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Europea n. 2/2016

 

Giovedì 16 marzo 2017 è stato presentato l’ultimo fascicolo della rivista “Europea” (n. 2/2016)

Il fascicolo comprende i seguenti contributi:

I confini d’Europa di Luigi Alfieri;
Cultura europea e terza via cattolica italiana di Giuseppe Parlato;
L’avventura filosofica di un concetto europeo di Fabrizio Sciacca;
Il Primato dell’Europa nel fascismo degli anni Trenta e Quaranta
di Rodolfo Sideri;
L’egemonia tedesca e le immagini del Reich di Giuliana Parotto;
I caratteri economici del socialismo in tre documenti europei di  Gabriele Serafini;
L’attente d’Europe di David Duarte
Le conseguenze del Mec sull’economia dell’Italia meridionale di Marco Zaganella.

Interventi a cura dei tre autori del fascicolo: Giuseppe Parlato, Rodolfo Sideri e Marco Zaganella.
Introduzione a cura dei direttori della rivista: Gianluigi Rossi, Silvio Berardi e Giangiacomo Vale.

 

   

 

“NUOVE PROSPETTIVE STORIOGRAFICHE: RICERCA E DIDATTICA” a.s. 2016-2017

CORSO DI FORMAZIONE

“NUOVE PROSPETTIVE STORIOGRAFICHE: RICERCA E DIDATTICA”

a.s. 2016-2017

 

Il corso – riconosciuto dall’Ufficio Scolastico della Regione Lazio – si propone di offrire ai docenti di Scuola Secondaria di I e II grado, in particolare di materie letterarie e di filosofia e storia, una vasta e approfondita panoramica delle più recenti letture storiografiche in merito alla storia contemporanea, spesso trascurata nello svolgimento dei programmi scolastici per mancanza di tempo.
Le lezioni proposte vanno dalla storia alla storiografia e alle questioni epistemologiche e metodologiche, in un intreccio che vuole arricchire le competenze professionali dei docenti e produrre una ricaduta positiva sulle pratiche didattiche.

 

L’articolazione proposta è la seguente:


Letture storiografiche del Sessantotto

Relatore:
Danilo Breschi (Università degli Studi Internazionali di Roma)

 

Una nuova prospettiva storiografica, la global history

Relatore:
Silvio Berardi (Università Niccolò Cusano)

 

Letture del totalitarismo

Relatore:
Giuseppe Parlato (Università degli Studi Internazionali di Roma)

 

Storie economiche del Novecento

Relatore:
Marco Zaganella (Università degli studi dell’Aquila)

 

Metodologia e didattica della storia

Relatore:
Rodolfo Sideri (Liceo classico Marco Tullio Cicerone di Frascati)

 


Esame finale e rilascio degli attestati di partecipazione

 


Durata del corso

Il corso ha una durata complessiva di 25 ore. Le lezioni si svolgono due pomeriggi al mese nel periodo compreso tra novembre 2016 e aprile 2017.

Sede di svolgimento delle lezioni

Le lezioni si svolgono presso la sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in Piazza delle Muse 25 – 00197 Roma.

 

Costo di iscrizione

Il costo di iscrizione è di euro 200,00 (esenti da Iva) per ogni partecipante.
Per informazioni: segreteria@www.fondazionespirito.it

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Sabato 10 dicembre alle ore 16, presso la Sala del Consiglio Comunale di Arezzo, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ha organizzato un incontro per le celebrazioni del 120° anniversario della nascita di Ugo Spirito (Arezzo 1896 – Roma 1979).

L’incontro è stato così articolato:

Saluto del sindaco Alessandro Ghinelli.

Introduzione del consigliere comunale Roberto Bardelli

Interventi di:

Rodolfo Sideri (Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice), “Guerra rivoluzionaria”

Danilo Breschi (Università degli Studi Internazionali di Roma), “Il rapporto con il fascismo”

Marco Zaganella (Università degli studi dell’Aquila), “I viaggi all’estero (Germania, Urss, Cina)

Simone Misiani (Università di Teramo), “Il corporativismo”

Alessandra Cavaterra (Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice),  “L’Enciclopedia Italiana”

Giuseppe Parlato (Università degli Studi Internazionali di Roma), “Il secondo dopoguerra”

Ha moderato Barbara Perissi, giornalista

Le carte Pasquali Coluzzi. Le corrispondenze dei fascisti detenuti a Viterbo (1946-1953), Anna Laura Sanfilippo

Anna Laura Sanfilippo (a cura di), Le carte Pasquali Coluzzi. Le corrispondenze dei fascisti detenuti a Viterbo (1946-1953), collana Carte ‘900 della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Cavinato Editore, 2016).

Giovedì 2 marzo 2017 è stato presentato il volume a cura di Anna Laura Sanfilippo all’interno della collana “Carte ‘900” che intende proporre gli inventari dei fondi archivistici conservati presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, corredati degli elementi storici e biobibliografici. In questo ambito, sono già stati pubblicati “Le carte di Giuseppe Di Nardi nell’archivio storico della Fondazione Ugo Spirito”; “L’archivio Pellizzi: il percorso di un intellettuale tra fascismo e Repubblica” e “Le carte di Concetto Pettinato tra giornalismo e politica”.

Anna Laura Sanfilippo è docente di Storia dell’Italia Contemporanea presso l’Università Babes Bolyai – Cluj Napoca. Tra i suoi volumi più recenti: Un socialista ribelle: Nicolò Licata (1901-1983), Rubbettino 2015.

 

 
 

Italia e Germania nel Novecento, Vincenzo Pirro

Vincenzo Pirro, Italia e Germania nel Novecento, a cura di Rodolfo Sideri (CreateSpace Independent Publishing Platform, 2016).

Mercoledì 15 febbraio 2017 è stato presentato il nuovo libro postumo di Vincenzo Pirro. Il volume incentra l’attenzione sul rapporto tra due civiltà e culture che hanno iniziato ad amarsi-odiarsi fin dall’Alto Medioevo e hanno continuato a interagire ancora nel Novecento, quando hanno interpretato e tentato di risolvere in senso moderno la crisi dello Stato. In un’analisi che legge filosoficamente la storia e accerta storicamente il pensiero filosofico – secondo la grande lezione vichiana che invita ad accertare il vero e inverare il certo – l’Autore si spinge in un’attualità che in parte è ancora la nostra, in cui nazione e Stato si sono separati per perdersi entrambi. Morte della Patria, mancanza di senso civico, disonestà pubblica sono figli dell’incapacità di metabolizzare il fascismo come parte della storia italiana ed europea e nel conseguente rifiuto di conservare e continuare la nazionalizzazione delle masse da esso compiuta. Italia e Germania offrirono soluzioni diverse alla crisi del Novecento, che determinarono anche un diverso atteggiamento rispetto all’Europa. Temi, questi, che hanno il pregio di lumeggiare anche le dialettiche dei nostri tempi, in virtù della serietà “religiosa” con la quale Pirro è solito condurre le sue analisi.

Vincenzo Pirro (San Severo 1938 – Terni 2009) è stato allievo di Ugo Spirito e docente di Storia e Filosofia presso le Università e i Licei. Numerosi i suoi scritti pubblicati su Il Giornale Critico della Filosofia Italiana, Nuovi Studi Politici e I Problemi della Pedagogia. Imponente la mole di pubblicazioni realizzate che coprono una finestra di più di quarant’anni; tra le sue opere nel campo filosofico degli anni ’70 citiamo: Filosofia e politica in Giovanni Gentile (1970), Filosofia e politica in Benedetto Croce(1976), Cultura e politica in Benedetto Croce (1976), Filosofia e politica nel problematicismo di Ugo Spirito (1976) e Corpo e cosmo nell’attualismo di Giovanni Gentile (1977). A partire dagli anni ’80, si dedica anche agli studi di storia, con particolare passione per il Risorgimento.

 

 

 

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Piazza delle Muse, 25 Roma, 00197, Italia.

Email — segreteria@fondazionespirito.it
Telefono — 06 4743779
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La Fondazione

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (in origine Fondazione Ugo Spirito) è stata costituita a Roma nel 1981 grazie alla donazione dell’Archivio e della Biblioteca appartenenti al filosofo da parte della signora Gianna Saba, vedova  Spirito.
Nel 1994, con DM 5 febbraio, la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico.

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