Coronavirus, 45 voci per riflettere sul domani tra Fede e Ragione

Sulle conseguenze, non solo economiche, della pandemia da Covid-19, è in atto una riflessione molto ampia, che comincia a tradursi in iniziative editoriali. È il caso del volume collettaneo curato da Alberto Castaldini per le storiche edizioni livornesi Salomone Belforte & C.: Interrogarsi sul coronavirus tra Fede e Ragione, in uscita in questi giorni. È un’opera a più voci inserita nella prestigiosa Collana del dialogo ebraico-cristiano e interreligioso. Le testimonianze – sono ben 45 – di cardinali, uomini di Chiesa, rabbini, imam, lama, storici, filosofi, economisti, giornalisti, donne e uomini di scienza, e anche di un bambino con il suo diario, <descrivono la nostra incertezza, e riflettono su come affrontare il prossimo futuro con le armi più adatte: quelle della morale, della cultura, della fede, della ragione>, come sottolinea la nota editoriale.
<La crisi vasta e profonda del tempo che stiamo vivendo ci spinge infatti a pensare con urgenza su come riformare la società e le istituzioni. La sfida in atto passa perciò dalle nostre esistenze individuali per aprirci, immediatamente dopo, a una prospettiva comune che non esclude la cura e la dignità di nessuno. A una minaccia globale bisogna trovare una soluzione globale: la risposta armonica e convergente di Fede e Ragione può affrontare la realtà che ci sta di fronte”.
Tra i contributi è presente anche quello del vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Gianni Scipione Rossi, con il titolo Il tempo sospeso e l’attesa di un inafferrabile “dopo”, che sul tema ha pubblicato anche Cronache del virus. Diario della decrescita infelice (EFG, 2020). Tra le quarantacinque riflessioni – tutte di grande interesse -, si segnalano quelle dell’editore Guido Guastalla, che ha assunto l’iniziativa, di Luigi Accattoli, Emanuele Calò, Alberto Cavaglion, Vannino Chiti, David Gianfranco Di Segni, Marco Gervasoni, Emilio Isgrò, Giulio Meotti, Gerhard Ludwig Müller, Paljin Tulku Rinpoce, Yahya S. Y. Pallavicini, Gaetano Quagliariello, Giulio Sapelli, Robert Sarah, Alberto Moshe Somekh, Ugo Volli.

 

A. Castaldini (a cura di), Interrogarsi  sul coronavirus tra Fede e Ragione, Salomone Belforte & C, Livorno 2020, € 28,00.

http://salomonebelforte.com

 

L’eterna “questione meridionale” e i nuovi strumenti di intervento nel saggio di Michele Pigliucci

Nell’ambito delle politiche di sviluppo territoriale, l’Italia ha recentemente introdotto le Zone Economiche Speciali da istituire nelle otto regioni del Mezzogiorno, sulla scorta delle esperienze analoghe che in diversi Paesi in tutto il mondo hanno aiutato territori in ritardo di sviluppo a uscire dallo stato di minorità grazie all’attrazione di investimenti stranieri.

All’analisi e alle prospettive di questa scelta è dedicato il recente saggio Le zone economiche speciali nel Mezzogiorno d’Italia di Michele Pigliucci, docente universitario di geografia economica e politica e di geografia del turismo, e direttore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
La sola istituzione delle ZES non è tuttavia di per sé sufficiente a garantire sviluppo economico: per ottenere questo risultato, la misura deve essere accompagnata da scenari strategici di medio periodo in grado di valorizzare il capitale territoriale e dare certezza agli investimenti strutturali e infrastrutturali. Attenti processi di valutazione devono accompagnare il policy making per attuare scelte sostenibili. Il libro intende dunque offrire sostegno al dibattito politico europeo e nazionale, analizzando i Piani di sviluppo strategico delle Regioni, proponendo soluzioni complesse che garantirebbero al Mezzogiorno opportunità di rilancio competitivo, prerequisito affinché l’Italia eserciti il proprio ruolo nel panorama transnazionale.

Un lavoro importante, come sottolinea in sede di prefazione Maria Prezioso, ordinario di geografia economica e politica nell’Università di Tor Vergata, nel quale <il costante richiamo al capitale umano fatto dal Pigliucci non è casuale>. Rilancia infatti <come solo i giovani ricercatori sanno fare – una “Questione meridionale” mai conclusa, per cui lo strumento legislativo potrà essere effettivamente efficace solo nel caso in cui lo stesso preveda – al di là degli esoneri e delle agevolazioni fiscali – un sistema socio-operativo maggiormente favorevole rispetto a quello ordinario rappresentato da procedure amministrative rapide e certe. Lo fa con articolare riferimento ai piccoli comuni a rischio spopolamento e alle periferie metropolitane considerando lo ZES un modo particolarmente adatto per interpretare il futuro della coesione in Italia>.

Michele Pigliucci, Le zone economiche speciali nel Mezzogiorno d’Italia, Nuova Cultura, Roma 2019, pp. 134, € 26.

 

Continua il lavoro dei giovani studiosi selezionati per le ricerche su Spirito e De Felice

Prosegue, in vista della consegna dei lavori fissata per il prossimo 30 novembre 2020 e della seconda fasedella selezione prevista dal bando, il lavoro dei giovani studiosiscelti dalla Commissione Scientifica, presieduta dal prof. Hervé A. Cavallera e composta dai professori Paolo Simoncelli e Umberto Gentiloni Silveri, nonché dai professori Danilo Breschi, Giuseppe Parlato e Gaetano Sabatini, quali componenti interni della Fondazione, per le ricerche sull’opera di Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Ricordiamo che i cinque temi individuati nei due indirizzi di studio, storico e filosofico, sono stati i seguenti:“La vita come ricerca” e la cultura giovanile fascista di Ugo Spirito; L’altro Turati. Storia di Augusto, segretario del PNF; Ugo Spirito e la critica al marginalismo economico; Fenomenologia della sinistra fascista (1946-1989) a partire dall’esegesi di Renzo De Felice; Il tema del comunismo in Ugo Spirito tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.

Nella seconda fase, la Commissione Scientifica premierà le tre ricerche valutate più valide per rigore scientifico ed originalità interpretativa. Il premio consisterà nell’assegnazione di tre borse di studio, dell’ammontare rispettivamente di 1000 euro per il primo classificato e di 750 euro, ciascuno, per il secondo e terzo classificato.

La catalogazione del Fondo librario di Salvatore Valitutti

La catalogazione del Fondo librario Salvatore Valitutti, pedagogista, docente universitario, ministro della pubblica istruzione tra il 1979 e il 1980, ha messo in evidenza una particolarità interessante: tutti i volumi di autori contemporanei recano la dedica dell’autore o del curatore. Ciò impreziosisce ulteriormente la biblioteca, ricca di testi, italiani e stranieri, di pedagogia, di filosofia, di storia, ma anche di libri di poesia e di arte.

Newsletter Luglio 2020

La Fondazione il 1° luglio a Spaziolibero su Rai3

 

Mercoledì 1° luglio la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice sarà ospite di Spaziolibero, l’appuntamento di Rai Parlamento dedicato al mondo della cultura e della società.

Un servizio sarà dedicato alla riapertura della Fondazione e alle modalità di fruizione dei servizi da parte degli studiosi, che hanno ricominciato a frequentare la biblioteca e l’archivio. Ne parlerà la responsabile Alessandra Cavaterra.

Si parlerà delle attività in programma e dell’importanza della cultura nel post-Covid. In studio con Annamaria Baccarelli il vicepresidente Gianni Scipione Rossi e il direttore Michele Pigliucci.

Il programma andrà in onda mercoledì 1 luglio, alle ore 10.50 circa, su Rai3.

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Il 5 per mille a sostegno delle attività della Fondazione

 

Se vuoi sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice puoi inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 04015590583 nello spazio “scelta della destinazione del 5 per mille. Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università”.

 

 

 

 

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Pausa dello Spirito

Oltre l’emergenza… #laculturanonsiferma anche per la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice desidera affermare, con tutte le istituzioni culturali italiane, che #laculturanonsiferma e continua con la propria iniziativa on line.

In questo momento così difficile nel quale è necessario limitare spostamenti e attività consuete,la Fondazione intende continuare a mostrarsi attiva almeno dal punto di vista della formazione e della comunicazione. Nell’impossibilità di programmare incontri in sede, vorremmo comunque proseguire nel dare uncontributo alla formazione a distanza attraverso brevi interventi che possano essere trasmessi in linea attraverso i canali oggi più diffusi della comunicazione via internet.

Una Pausa dello Spirito che dovrebbe essere anche una pausa per lo spirito.

Si continua pertanto con la realizzazione di brevi riflessioni, della durata massima di 15 minuti, relativi ad argomento di carattere vario, generalmente storico, filosofico, economico, geografico e giuridico, svolti da collaboratori e da amici della Fondazione su tematiche ad essi consone, brevi video che saranno in onda il mercoledì e la domenica alle ore 18.00, sul sito,sulla pagina Facebook della Fondazione (https://it-it.facebook.com/FondazioneSpirito)

e sul canale YouTube

(https://www.youtube.com/channel/UCroGlBH70CXPxUMnHOFD5JA).

 

Ecco gli appuntamenti già svolti e disponibili:

1) Giuseppe Parlato, “Presentazione dell’iniziativa” e “Gli scritti giornalistici di Renzo De Felice” (22 aprile);

2) Fabrizio Bugatti, “Lawrence d’Arabia” (26 aprile);

3) Giuseppe Pardini, “L’apparato clandestino paramilitare comunista,1945-1950” (29 aprile);

4) Federica Formiga, “La costruzione del nemico attraverso le copertine degli opuscoli della Grande Guerra” (3 maggio);

5) Silvio Berardi, “Cesare Merzagora e la condanna della partitocrazia italiana ed europea” (6 maggio);

6) Davide Rossi, “L’emergenza nelle Costituzioni” (10 maggio);

7) Rodolfo Sideri, “Gentile e il Covid-19” (13 maggio);

8) Alessandra Cavaterra, “Ottavio e Neos Dinale e i loro archivi” (17 maggio);

9) Danilo Pirro, “Cesare Bazzani tra modernismo e tradizione” (20 maggio);

10) Danilo Breschi, “Il passato di un’illusione: l’idea comunista nel XX Secolo” (24 maggio);

11) Ester Capuzzo, “Il turismo in Italia tra le due guerre mondiali” (27 maggio);

12) Gianluca Barneschi, “L’inglese che viaggiò con il Re e Badoglio” (31 maggio);

13) Andrea Ungari, “Il ruolo della Monarchia nell’Italia liberale” (7 giugno);

14) Simonetta Bartolini, “Lo Zar non è morto” (10 giugno);

15) Lorenzo Salimbeni, “Il Trattato di Osimo” (14 giugno);

16) Francesco Carlesi, “Terza via fascista e New Deal” (17 giugno);

17) Mario Ciampi, “De Gasperi dal corporativismo cattolico alla democrazia liberale (21 giugno);

18) Ulrike Haider-Quercia, “La forma di governo austriaca e la crisi del Covid-19” (24 giugno).

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Continua il lavoro dei giovani studiosi selezionati per le ricerche su Spirito e De Felice

 

Prosegue, in vista della consegna dei lavori fissata per il prossimo 30 novembre 2020 e della seconda fasedella selezione prevista dal bando, il lavoro dei giovani studiosi scelti dalla Commissione Scientifica, presieduta dal prof. Hervé A. Cavallera e composta dai professori Paolo Simoncelli e Umberto Gentiloni Silveri, nonché dai professori Danilo Breschi, Giuseppe Parlato e Gaetano Sabatini, quali componenti interni della Fondazione, per le ricerche sull’opera di Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Ricordiamo che i cinque temi individuati nei due indirizzi di studio, storico e filosofico, sono stati i seguenti:“La vita come ricerca” e la cultura giovanile fascista di Ugo Spirito; L’altro Turati. Storia di Augusto, segretario del PNF; Ugo Spirito e la critica al marginalismo economico; Fenomenologia della sinistra fascista (1946-1989) a partire dall’esegesi di Renzo De Felice; Il tema del comunismo in Ugo Spirito tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta.

Nella seconda fase, la CommissioneScientifica premierà le tre ricerche valutate più valide per rigore scientifico ed originalità interpretativa. Il premio consisterà nell’assegnazione di tre borse di studio, dell’ammontare rispettivamente di 1000 euro per il primo classificato e di 750 euro, ciascuno, per il secondo e terzo classificato.

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La catalogazione del Fondo librario di Salvatore Valitutti

 

 La catalogazione del Fondo librario Salvatore Valitutti, pedagogista, docente universitario, ministro della pubblica istruzione tra il 1979 e il 1980, ha messo in evidenza una particolarità interessante: tutti i volumi di autori contemporanei recano la dedica dell’autore o del curatore. Ciò impreziosisce ulteriormente la biblioteca, ricca di testi, italiani e stranieri, di pedagogia, di filosofia, di storia, ma anche di libri di poesia e di arte.

 

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L’Archivio dell’Istituto nazionale di studi politici ed
economici selezionato
dalla Direzione generale Archivi

 


La Direzione generale Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha selezionato il progetto di riordinamento e di inventariazione dell’Archivio Istituto nazionale di studi politici ed economici, conservato dalla Fondazione. L’ente fu creato nel 1959 da alcuni intellettuali facenti capo all’area culturale della Destra, tra cui Alberto Asquini, Carlo Curcio, Emilio Betti, Vito Panunzio, Gioacchino Volpe, con il fine di “richiamare l’attenzione sui principali problemi che agitano il mondo contemporaneo e promuovere la conoscenza e lo studio di tali problemi”, interessando anche i giovani, in modo da contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente.

Il fondo archivistico custodisce documentazione sui convegni e le conferenze organizzati dall’Istituto nonché sui corsi di orientamento culturale per i giovani, cui si annetteva grande importanza per la finalità esplicitata nello Statuto di educare le nuove generazioni all’impegno politico e culturale.

L’inventario sarà disponibile nel Portale Lazio ‘900, ove è presente la base dati dell’Archivio della Fondazione.

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 I libri editi dalla Fondazione ancora disponibili

 

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.

Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.

La collana “Carte ‘900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.

“La biblioteca scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.

Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.

La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.

L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.

Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina: http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/

L’Archivio dell’Istituto nazionale di studi politici ed economici selezionato dalla Direzione generale Archivi

La Direzione generale Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha selezionato il progetto di riordinamento e di inventariazione dell’Archivio Istituto nazionale di studi politici ed economici, conservato dalla Fondazione. L’ente fu creato nel 1959 da alcuni intellettuali facenti capo all’area culturale della Destra, tra cui Alberto Asquini, Carlo Curcio, Emilio Betti, Vito Panunzio, Gioacchino Volpe, con il fine di “richiamare l’attenzione sui principali problemi che agitano il mondo contemporaneo e promuovere la conoscenza e lo studio di tali problemi”, interessando anche i giovani, in modo da contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente.
Il fondo archivistico custodisce documentazione sui convegni e le conferenze organizzati dall’Istituto nonché sui corsi di orientamento culturale per i giovani, cui si annetteva grande importanza per la finalità esplicitata nello Statuto di educare le nuove generazioni all’impegno politico e culturale.
L’inventario sarà disponibile nel Portale Lazio ‘900, ove è presente la base dati dell’Archivio della Fondazione.

La Fondazione il 1 luglio a Spaziolibero su Rai3

Mercoledì 1 luglio la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice sarà ospite di Spaziolibero, l’appuntamento di Rai Parlamento dedicato al mondo della cultura e della società.

Un servizio sarà dedicato alla riapertura della Fondazione e alle modalità di fruizione dei servizi da parte degli studiosi, che hanno ricominciato a frequentare la biblioteca e l’archivio. Ne parlerà la responsabile Alessandra Cavaterra.

Si parlerà delle attività in programma e dell’importanza della cultura nel post-covid. In studio con Annamaria Baccarelli il vicepresidente Gianni Scipione Rossi e il direttore Michele Pigliucci.

Il programma andrà in onda mercoledì 1 luglio, alle ore 10.50 circa, su Rai3.

Un uomo del Novecento. L’europeista Giulio Bergmann nel saggio di Matteo Antonio Napolitano

All’interno della collana Biblioteca Scientifica Europea, edita da Aracne editrice, è stato pubblicato il volume Verso l’Europa unita. Il percorso politico-istituzionale di Giulio Bergmann di Matteo Antonio Napolitano, coordinatore di redazione degli «Annali» della Fondazione.

Un volume che giunge opportunamente a colmare una lacuna negli studi dell’europeismo italiano. Come sottolinea Silvio Berardi nella Prefazione, per Bergmann «si può parlare di un profilo noto agli storici dell’integrazione europea, ma sino ad ora ingiustamente assente su di un piano organico, lasciato dunque ai margini della storiografia di settore, nonostante il suo lungo e originario cammino di avvicinamento alla causa repubblicana ed europeista abbia fornito, nel corso del tempo, traiettorie innovative e di particolare interesse».

Giulio Bergmann nacque a Milano il 21 novembre 1881, da Giuseppe – avvocato e giurista – e Fanny Norsa. Il capoluogo lombardo sarà il centro delle sue attività professionali, dopo la laurea conseguita in Giurisprudenza, e delle poliedriche esperienze politiche. Dal 1898, a soli 16 anni, iniziò a prendere parte alle Associazioni monarchiche tra studenti, una prima esperienza di formazione politica che lo portò al più strutturato percorso vissuto con i Giovani liberali di Giovanni Borelli. Con l’approssimarsi della Grande Guerra, Bergmann si trovò coinvolto nel movimento nazionalista come attivo partecipante del gruppo milanese, sostenendo una prospettiva interventista. Si distinse al fronte e subito dopo la guerra portò avanti la causa degli ex combattenti, che lo avvicinò – pur senza formale adesione – al primo fascismo. L’anno di svolta fu il 1938, lo stesso delle leggi razziali e dei venti di guerra. Le origini ebraiche furono causa di discriminazione, personale e per la famiglia, e portarono presto Bergmann verso l’esilio in Svizzera, paese a cui era già legato principalmente per motivi professionali. In terra elvetica strinse alcuni legami decisivi per le future scelte: pensiamo a Ernesto Rossi e al mondo dei federalisti europei, ma anche al consolidamento del lungo rapporto di amicizia con Ferruccio Parri. Deluso dalle posizioni monarchiche e convinto delle responsabilità del Re in merito alle leggi razziali e al disfacimento della nazione in guerra nel 1943, passò vertiginosamente al repubblicanesimo, con spiccati accenti europeisti. Dopo la partecipazione ai lavori della Consulta nazionale, fu senatore per il Partito repubblicano italiano nella prima legislatura e membro supplente dell’Assemblea consultiva del Consiglio d’Europa, due importanti incarichi attraverso i quali ebbe la possibilità di impegnarsi attivamente sia per il rilancio italiano, sia per l’unità europea, intesa in senso economico e politico. La sua attività si interruppe però improvvisamente nel marzo del 1956, poco dopo il fallimento del progetto CED e immediatamente prima dei Trattati di Roma.

M.A. Napolitano, Verso l’Europa unita. Il percorso politico-istituzionale di Giulio Bergmann, Aracne editrice, Canterano (RM) 2020, 188 pp., 11€.

Il libro può essere acquistato online sul sito dell’editore:

http://www.aracneeditrice.it/index.php/pubblicazione.html?item=9788825532852

NEWSLETTER GIUGNO 2020

Riapertura regolare della Fondazione

Terminato il periodo di chiusura disposta dalle autorità a causa della pandemia da Covid-19, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ha riaperto al pubblico lunedì 18 maggio, con orario ridotto, per riprendere l’orario consueto da mercoledì 3 giugno : dal lunedì al giovedì ore 10.00-18.00 e il venerdì ore 10.00-14.00, nel rispetto degli standard di sicurezza per dipendenti e studiosi.

L’accesso alla Biblioteca e all’Archivio sarà consentito, su appuntamento da fissare e confermare scrivendo via email agli indirizzi: archivio@fondazionespirito.it o biblioteca@fondazionespirito.it, a un numero contingentato di persone.

L’attività di riproduzione dei testi è tornata ad essere attiva.
A ospiti e studiosi è fatto obbligo di mantenere comportamenti che garantiscano la sicurezza di tutti: saranno disponibili gel disinfettanti per le mani e le postazioni saranno disinfettate come da disposizione di legge.
All’interno dell’Istituto sarà obbligatorio l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento sociale di almeno un metro.

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Il 5 per mille a sostegno delle attività della Fondazione

Se vuoi sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice puoi inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 04015590583 nello spazio “scelta della destinazione del 5 per mille. Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università”.

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Oltre l’emergenza… #laculturanonsiferma anche per la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice desidera affermare, con tutte le istituzioni culturali italiane, che #laculturanonsiferma e continua con la propria iniziativa on line.

In questo difficile momento, la Fondazione intende continuare a mostrarsi attiva almeno dal punto di vista della formazione e della comunicazione. Nell’impossibilità di programmare incontri in sede, vorremmo comunque proseguire nel dare un contributo alla formazione a distanza attraverso brevi interventi che possano essere trasmessi in linea attraverso i canali oggi più diffusi della comunicazione via internet. Una Pausa dello Spirito che dovrebbe essere anche una pausa per lo spirito.

Si continua pertanto con la realizzazione di brevi riflessioni, della durata massima di 15 minuti, relativi ad argomento di carattere vario, generalmente storico, filosofico, economico, geografico e giuridico, svolti da collaboratori e da amici della Fondazione su tematiche ad essi consone, brevi video che saranno in onda il mercoledì e la domenica alle ore 18.00, sul sito, sulla pagina Facebook della Fondazione
(https://it-it.facebook.com/FondazioneSpirito)
e sul canale YouTube
(https://www.youtube.com/channel/UCroGlBH70CXPxUMnHOFD5JA).

Ecco gli appuntamenti già svolti e disponibili:

1) Giuseppe Parlato, “Presentazione dell’iniziativa” e “Gli scritti giornalistici di Renzo De Felice” (22 aprile);
2) Fabrizio Bugatti, “Lawrence d’Arabia” (26 aprile);
3) Giuseppe Pardini, “L’apparato clandestino paramilitare comunista, 1945-1950” (29 aprile);
4) Federica Formiga, “La costruzione del nemico attraverso le copertine degli opuscoli della Grande Guerra” (3 maggio);
5) Silvio Berardi, “Cesare Merzagora e la condanna della partitocrazia italiana ed europea” (6 maggio);
6) Davide Rossi, “L’emergenza nelle Costituzioni” (10 maggio);
7) Rodolfo Sideri, “Gentile e il Covid-19” (13 maggio);
8) Alessandra Cavaterra, “Ottavio e Neos Dinale e i loro archivi” (17 maggio);
9) Danilo Pirro, “Cesare Bazzani tra modernismo e tradizione” (20 maggio);
10) Danilo Breschi, “Il passato di un’illusione: l’idea comunista nel XX Secolo” (24 maggio);
11) Ester Capuzzo, “Il turismo in Italia tra le due guerre mondiali” (27 maggio);
12) Gianluca Barneschi, “L’inglese che viaggiò con il Re e Badoglio” (31 maggio);
13) Andrea Ungari, “Il ruolo della Monarchia nell’Italia liberale” (7 giugno);
14) Simonetta Bartolini, “Lo Zar non è morto” (10 giugno).

 

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Il canale YouTube della Fondazione
La Fondazione ha attivato un canale YouTube che rende disponibili tutti i video delle sue iniziative.
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