Riprendono i servizi al pubblico della Fondazione

Come disposto dal Dpcm 3 dicembre 2020, all’art. 1, comma 10, lettera r, l’Archivio e la Biblioteca della Fondazione riprendono i servizi al pubblico, dal 9 dicembre, con le consuete attenzioni per scongiurare la diffusione del Covid-19. 
La Fondazione, nel rispetto degli standard di sicurezza per dipendenti e studiosi, ha stabilito che l’accesso all’Archivio e alla Biblioteca sarà consentito a un numero contingentato di persone su appuntamento, da richiedere per posta elettronica ai seguenti indirizzi: archivio@fondazionespirito.it o biblioteca@fondazionespirito.it.
L’attività di riproduzione dei testi è attiva su richiesta. A ospiti e studiosi è fatto obbligo di mantenere comportamenti che garantiscano la sicurezza di tutti: saranno disponibili gel disinfettanti per le mani e le postazioni saranno sanificate come da disposizione di legge.
All’interno dell’Istituto sarà obbligatorio l’uso della mascherina e il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. All’arrivo si compilerà un modulo di autocertificazione circa le proprie condizioni di salute e verrà effettuato il controllo della temperatura corporea.

Giunto in Fondazione l’Archivio di Giampaolo Pansa

La Fondazione ha ricevuto dalla signora Adele Grisendi, vedova di Giampaolo Pansa, l’archivio del marito relativo alle lettere inviate dai familiari delle vittime della guerra civile e soprattutto del lungo dopoguerra, uomini e donne “obbligati dai vincitori a un lungo silenzio”, come egli ebbe a scrivere, riscontrando la difficoltà di divulgare le vicende drammatiche di quanto era accaduto dopo il 25 aprile 1945. Lettere che rivelavano una realtà per troppo tempo nascosta e che gli hanno consentito di avvicinare quelle persone, attraverso la cui memoria ha ricostruito, in numerosi libri, le vicende degli “orrori della resa dei conti”. Questo impegno è costato a Pansa incomprensioni, accuse di revisionismo, talvolta aggressioni verbali e financo fisiche. L’ultimo libro di Pansa, uscito postumo con la cura di Adele Grisendi, è Il sangue degli italiani, Rizzoli 2020.

L’archivio, in formato digitale, è a disposizione degli studiosi.

Implementazione dei fondi archivistici Ottavio Dinale e Neos Dinale

Con il contributo della Direzione generale Archivi del Mibact (Bando DGA 9 aprile 2020 e DDG 5 giugno 2020), si è proceduto a implementare i fondi archivistici di Ottavio Dinale e di Neos Dinale, già riordinati e inventariati grazie a un contributo della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio. La documentazione giunta dagli eredi al termine del primo riordinamento consente ora di avere uno sguardo ampio sulla vita e l’attività dei Dinale. In particolare, permette di far luce sull’ulteriore collaborazione di Ottavio a “Il Popolo d’Italia” (1923) e sul suo ufficio di Commissario al Comune di La Spezia (1925), nonché di verificare sulla stampa dell’epoca la missione in Sud America. Per Neos Dinale, si è ampliata la possibilità di ricerca intorno alla molteplice attività prefettizia e alla sua permanenza nell’America meridionale, ove rimase anche dopo la partenza del padre nel 1923.

Ottavio Dinale (1871-1959) fu docente e giornalista. La sua militanza politica iniziò nel Partito socialista per poi operare la scelta sindacalista-rivoluzionaria, dopo essere passato attraverso suggestioni anarchiche. Organizzatore di scioperi, agitatore attraverso l’attività pubblicistica, anche in periodici da lui fondati, dopo l’adesione al sindacalismo rivoluzionario passò a quella al fascismo, attraverso la Prima guerra mondiale. Prefetto dal 1927 al 1930, divenne noto quale giornalista fustigatore di costumi sul periodico “Il Popolo d’Italia” con lo pseudonimo di “Farinata”. Seguì Mussolini nella Repubblica sociale italiana e proseguì negli incontri con il duce del fascismo, iniziati nel lontano 1906. Nel 1953 diede alle stampe il volume Quarant’anni di colloqui con lui, dove descrisse la parabola mussoliniana attraverso gli incontri avuti nell’arco di un quarantennio.

Neos Dinale (1901-1994), figlio di Ottavio, volontario a 16 anni nella Grande guerra, seguì il padre in Argentina, incaricato nel 1922-1923 dal Partito nazionale fascista della ricerca di colonie ove convogliare l’emigrazione italiana. Al ritorno dal Sud America trovò occupazione nell’Ufficio stampa del Capo del Governo, poi Sottosegretariato di Stato per la stampa e la propaganda, la cui organizzazione gli fu in parte affidata. In seguito a contrasti con il Sottosegretario Galeazzo Ciano, Dinale fu nominato prefetto a Macerata, poi a Savona e a Vicenza, dove, dopo la destituzione succeduta al 25 luglio 1943, tornò quale Capo della provincia nella Repubblica sociale italiana. Il rapimento del figlio a opera di un gruppo partigiano fu risolto in seguito al riconoscimento da parte di quelli della correttezza di Dinale nell’ufficio di Capo della provincia. Processato dopo il 1945 per collaborazionismo, fu condannato a quattro anni e mezzo di reclusione nonostante le numerose testimonianze della cittadinanza a favore. Nel dopoguerra si ritirò a vita privata.

Gli inventari dei fondi sono consultabili nel Portale Lazio ’900 all’indirizzo

https://www.lazio900.it/oggetti/194131-ottavio-dinale/ e
https://www.lazio900.it/oggetti/194138-neos-dinale/

Disponibile online l’inventario del fondo archivistico dell’Istituto nazionale di studi politici ed economici (Inspe)

Completati il riordinamento e l’inventariazione grazie al contributo della Direzione generale Archivi del Mibact, ora le carte del fondo archivistico Istituto nazionale di studi politici ed economici (Inspe) (1959-1975) sono a disposizione degli studiosi.

L’Istituto, promosso da un gruppo di intellettuali dell’area della Destra, in primis da Nino Tripodi, vicesegretario nazionale del Msi e studioso di dottrine politiche, nacque con il fine di diffondere la propria cultura attraendo nel medesimo tempo personalità intellettuali provenienti da mondi non del tutto affini, ma disponibili ad accettare confronti e a proporre iniziative comuni.

Per il raggiungimento dei propri obiettivi l’Inspe diede vita a convegni, conferenze, tavole rotonde e soprattutto ai Corsi di orientamento culturale per i giovani, drenando iscritti per lo più dalle organizzazioni giovanili del Movimento sociale italiano.

Così valorizzato, tale fondo consentirà tra l’altro di approfondire il ruolo delle istituzioni culturali e il loro rapporto con le componenti sociali italiane degli anni Sessanta-Settanta, anni vivaci ove l’emergere della componente giovanile come soggetto attivo nella società creava la correlativa necessità di sostenerne la crescita culturale e politica.

La base dati del fondo è consultabile nel Portale Lazio ’900 (https://www.lazio900.it/inventario/?id=8);).

Valdo Spini (Aici) chiede l’ingresso contingentato per biblioteche e archivi

Valdo Spini, presidente dell’Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane (Aici), alla quale aderisce la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, ha dichiarato:

“Mi auguro che il prossimo DPCM prenda in considerazione anche la situazione drammatica dei giovani studiosi ricercatori, e dottorandi, cui è stato precluso dal DPCM  3 novembre 2020 l’accesso agli archivi e alle biblioteche conservative, con grave danno non solo per la loro formazione ma per le loro stesse carriere scientifiche e universitarie.

Le biblioteche e gli archivi non sono luoghi frequentati, ma sono strutture culturali dov’è conservato il passato e senza accedere alle quali gli storici e non solo loro non possono fare il loro mestiere.

Credo che per gli archivi e le biblioteche conservative, viste proprio le caratteristiche delle attività di studio e di consultazione, si possa andare a quell’ingresso contingentato che è consentito in altri locali, magari più esposti di questi ai rischi della diffusione della pandemia. Le attività di consultazione sono evidentemente controllabili e possono essere controllate.

L’Aici raccoglie quindi e rilancia l’appello che è venuto da varie parti ed in particolare dal mondo dei giovani studiosi perché si rimuova la chiusura e si passi ad un ingresso contingentato elle biblioteche conservative e mei musei in modo da restituire ai giovani la possibilità di non perdere preziose opportunità di lavoro e di formazione”.

“La Regione e il suo Stato”: il Convegno – webinar della Fondazione

Giovedì 10 dicembre, a partire dalle ore 10:00, si è tenuto online, sulla pagina Facebook ufficiale e sul canale YouTube della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, il Convegno La Regione e il suo Stato. Le regioni a statuto ordinario a cinquant’anni dalla loro attuazione, organizzato dalla stessa. Il ricco programma, coordinato e moderato dal presidente della Fondazione Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, ha visto la partecipazione di: Francesco Bonini, Rettore della Lumsa di Roma e professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche, su Una questione di storia costituzionaleNicolò Zanon, Giudice della Corte Costituzionale e professore ordinario di Diritto costituzionale alla Statale di Milano, sul tema Esigenze unitarie e difesa delle differenze territoriali: le Regioni alla sfida dell’emergenzaDario Stevanato, professore ordinario di Diritto tributario nella Università di Trieste, su L’autonomia finanziaria delle regioni tra vincoli costituzionali e tentativi di differenziazioneMaria Prezioso, professore ordinario di Geografia economico-politica nella Università di Roma Tor Vergata, sul tema Riordino regionale e policentrismo territoriale: ragionando sui modelli di regione europea; e Guido Melis, professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche alla Sapienza di Roma, su Le Regioni in cerca di identità. Dopo il dibattito e le riflessioni sulle suggestioni emerse, sono seguiti – nella sessione pomeridiana, dalle ore 15 – gli interventi di: Silvano Moffa, giornalista e saggista, già presidente della Provincia di Roma, su La crisi del regionalismo tra Titolo V e area vastaMatteo Antonio Napolitano, docente di Storia contemporanea nella Università Niccolò Cusano di Roma e collaboratore della Fondazione, su Le Regioni in Parlamento. La stagione del centrosinistra e l’istituzione delle Regioni a statuto ordinario; e Andrea Giuseppe Cerra, dottorando in Scienze politiche nella Università di Catania, sul tema Quale autonomia? Riflessioni storiografiche sullo Statuto siciliano.

Il convegno, aperto al pubblico e in particolare agli studenti delle scuole superiori, è stato realizzato con il contributo della Regione Lazio, Area Servizi Culturali e Promozione della Lettura, L.R. 24/2019, Piano Annuale 2020.

Sul canale YouTube ufficiale della Fondazione è disponibile in due parti il video integrale del Convegno:

Parte prima

Parte seconda

Newsletter Dicembre 2020

In uscita il fascicolo 2/2020 degli “Annali della Fondazione”

 

È in uscita il secondo fascicolo semestrale del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, n. 2/2020 XXXII, nuova serie).

Il nuovo fascicolo si aprirà con gli Atti del Convegno “Gianni Baget Bozzo. Un intellettuale del Novecento italiano. Ricordi e testimonianze nel decennale della scomparsa”, tenutosi a Roma il 30 ottobre 2019. Gli autori dei contributi sono: Danilo Breschi, La nottola di Baget Bozzo; Giovanni Tassani, Un canone originale di lettura della storia italiana; Nicola Guiso, Da “L’Ordine Civile” a “Lo Stato”: il percorso di un cattolico nella Dc; Luigi Accattoli, “Questione omosessuale” e teologia in Baget Bozzo; Paolo Sardos Albertini, Un profeta per la libertà; Giuseppe Parlato, Baget Bozzo e la crisi del “partito cristiano” (1958-1959); Pietro Giubilo, Quelle pagine disperse su cattolici e questione nazionale; Gianluca Marmorato, La passione per la politica; Valentina Meliadò, Fiducia e speranza nei giovani; Domenico De Sossi, L’incontro con Baget e “L’Ordine Civile”.

La seconda sezione conterrà gli Atti del Convegno “Piazza Fontana 1969-2019. La strage che cambiò l’Italia. Storia e riflessioni nel cinquantenario”, tenutosi sempre a Roma il 27 novembre 2019. Con contributi di: Gianni Scipione Rossi, Introduzione; Paolo Morando, Prima della strage: le bombe del 25 aprile; Vladimiro Satta, La “pista anarchica”: un errore poi corretto, non una macchinazione; Gianni Oliva, “Strage di Stato”, una definizione equivoca; Angelo Ventrone, La lunga strategia della tensione e le certezze giudiziarie; Nicola Rao, Quella strage nella guerra non ortodossa tra i blocchi; Giuseppe Parlato, Conclusioni.

Completeranno il fascicolo i “Saggi” di Giuseppe D’Acunto su L’anti-intellettualismo e le sue aporie. L’interpretazione del pragmatismo di Spirito, Laura Cerasi su Sindacato, corporazioni, fascismo. Note su Giuseppe Landi, Matteo Antonio Napolitano su Il Movimento sociale italiano oltre il Muro di Berlino (1989-1992) e Giovanni Tassani su Turi Vasile, l’Azione Cattolica e i Comitati Civici, e la sezione “Recensioni”.

Il fascicolo, edito dalla Fondazione con Bardi Edizioni, è previsto in uscita per il prossimo dicembre. Per info, prenotazioni e abbonamenti: info@fondazionespirito.it; commerciale@bardiedizioni.it.

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Il 2 dicembre la Giornata di studio – webinar della Fondazione in onore di A. James Gregor

 

Mercoledì 2 dicembre, a partire dalle ore 9:30, si terrà online, sulla pagina Facebook ufficiale e sul canale YouTube della Fondazione, la Giornata di studio in onore di A. James Gregor, organizzata dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e da «Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee». Il ricco programma prevede due sessioni di ampia riflessione e confronto sulla figura, l’opera e il pensiero del noto politologo e storico statunitense. La sessione mattutina, prevista per le ore 9:30, introdotta e moderata dal presidente della Fondazione Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, vedrà la partecipazione di: Hervé A. Cavallera, professore onorario di Storia della pedagogia nell’Università del Salento, sul tema Il ruolo politico dell’attualismo di Giovanni Gentile e l’interpretazione di A. James Gregor; Orazio Coco, storico e docente universitario, su Il contributo di A. James Gregor nell’analisi comparativa tra fascismo italiano e nazionalismo cinese negli anni Trenta; Stefania Mazzone, professore associato di Storia delle dottrine politiche nella Università di Catania, su Da Marx a Marx: il concetto di alienazione tra trascendenza ed immanenza nell’interpretazione di A. James Gregor; Antonio Messina, caporedattore de «Il Pensiero Storico. Rivista internazionale di storia delle idee», sulla tematica A. James Gregor e la costruzione di un modello idealtipico tra storiografia e scienze sociali; Andrea Giuseppe Cerra, dottorando in Scienze politiche nella Università di Catania, su A. James Gregor e Renzo De Felice studiosi del fascismo: una comparazione italo-americana di due chiavi interpretative nella storiografia; e Saverio Battente, ricercatore in Storia contemporanea nella Università di Siena, sul tema Il “governo dei migliori” nell’esperienza nazionalista e fascista, attraverso le figure di Alfredo Rocco e Luigi Federzoni.

La sessione pomeridiana inizierà alle ore 15:00 con l’introduzione del moderatore Danilo Breschi, professore associato di Storia delle dottrine politiche nella Unint di Roma e consigliere di amministrazione della Fondazione. Interverranno: Lorenzo Vittorio Petrosillo, avvocato e storico, su Il fascismo tra peste psichica degli psicanalisti e ideologia razionale di A. James Gregor; Rodolfo Sideri, responsabile dei corsi di formazione della Fondazione, su Julius Evola e il neofascismo nell’analisi di A. James Gregor; Andrea Virga, dottore di ricerca in Storia politica all’IMT Alti Studi di Lucca, su Castrismo e fascismo: una riflessione critica; Luca Tedesco, professore associato di Storia contemporaneo nella Università Roma Tre, sul tema Il Mussolini «manchesteriano» di Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto; Francesco Carlesi, dottorando in Studi politici alla Sapienza di Roma, su Il fascismo, un paradigma di «insubordinazione fondante» del ’900?; e James R.M. Wakefield, docente nella Università di Cardiff, su A. James Gregor and “the Karl Marx of Fascism”.

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“La Regione e il suo Stato”: il Convegno – webinar della Fondazione del 10 dicembre

 

Giovedì 10 dicembre, a partire dalle ore 10:00, si terrà online, sulla pagina Facebook ufficiale e sul canale YouTube della Fondazione, il Convegno La Regione e il suo Stato. Le regioni a statuto ordinario a cinquant’anni dalla loro attuazione, organizzato dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Il ricco programma, coordinato e moderato dal presidente della Fondazione Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, vedrà la partecipazione di: Francesco Bonini, Rettore della Lumsa di Roma e professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche, su Una questione di storia costituzionale; Nicolò Zanon, Giudice della Corte Costituzionale e professore ordinario di Diritto costituzionale alla Statale di Milano, sul tema Esigenze unitarie e difesa delle differenze territoriali: le Regioni alla sfida dell’emergenza; Dario Stevanato, professore ordinario di Diritto tributario nella Università di Trieste, su L’autonomia finanziaria delle regioni tra vincoli costituzionali e tentativi di differenziazione; Maria Prezioso, professore ordinario di Geografia economico-politica nella Università di Roma Tor Vergata, sul tema Riordino regionale e policentrismo territoriale: ragionando sui modelli di regione europea; e Guido Melis, professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche alla Sapienza di Roma, su Le Regioni in cerca di identità. Dopo il dibattito e le riflessioni sulle suggestioni che emergeranno, seguiranno gli interventi di: Matteo Antonio Napolitano, docente di Storia contemporanea nella Università Niccolò Cusano di Roma e collaboratore della Fondazione, su Le Regioni in Parlamento. La stagione del centrosinistra e l’istituzione delle Regioni a statuto ordinario; Andrea Giuseppe Cerra, dottorando in Scienze politiche nella Università di Catania, sul tema Quale autonomia? Riflessioni storiografiche sullo Statuto siciliano; e Silvano Moffa, giornalista e saggista, già presidente della Provincia di Roma, su La crisi del regionalismo tra Titolo V e area vasta.

Il convegno, aperto al pubblico e in particolare agli studenti delle scuole superiori, è realizzato con il contributo della Regione Lazio, Area Servizi Culturali e Promozione della Lettura, L.R. 24/2019, Piano Annuale 2020.

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Giunto in Fondazione l’Archivio di Giampaolo Pansa

La Fondazione ha ricevuto dalla signora Adele Grisendi, vedova di Giampaolo Pansa, l’archivio del marito relativo alle lettere inviate dai familiari delle vittime della guerra civile e soprattutto del lungo dopoguerra, uomini e donne “obbligati dai vincitori a un lungo silenzio”, come egli ebbe a scrivere, riscontrando la difficoltà di divulgare le vicende drammatiche di quanto era accaduto dopo il 25 aprile 1945. Lettere che rivelavano una realtà per troppo tempo nascosta e che gli hanno consentito di avvicinare quelle persone, attraverso la cui memoria ha ricostruito, in numerosi libri, le vicende degli “orrori della resa dei conti”. Questo impegno è costato a Pansa incomprensioni, accuse di revisionismo, talvolta aggressioni verbali e financo fisiche. L’ultimo libro di Pansa, uscito postumo con la cura di Adele Grisendi, è Il sangue degli italiani, Rizzoli 2020.

L’archivio, in formato digitale, è a disposizione degli studiosi.

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Disponibile online l’inventario dell’archivio dell’Istituto nazionale di studi politici ed economici (Inspe)

 

Completati il riordinamento e l’inventariazione grazie al contributo della Direzione generale Archivi del Mibact, ora le carte del fondo archivistico Istituto nazionale di studi politici ed economici (Inspe) (1959-1975) sono a disposizione degli studiosi.

L’Istituto, promosso da un gruppo di intellettuali dell’area della Destra, in primis da Nino Tripodi, vicesegretario nazionale del Msi e studioso di dottrine politiche, nacque con il fine di diffondere la propria cultura attraendo nel medesimo tempo personalità intellettuali provenienti da mondi non del tutto affini, ma disponibili ad accettare confronti e a proporre iniziative comuni.

Per il raggiungimento dei propri obiettivi l’Inspe diede vita a convegni, conferenze, tavole rotonde e soprattutto ai Corsi di orientamento culturale per i giovani, drenando iscritti per lo più dalle organizzazioni giovanili del Movimento sociale italiano.

Così valorizzato, tale fondo consentirà tra l’altro di approfondire il ruolo delle istituzioni culturali e il loro rapporto con le componenti sociali italiane degli anni Sessanta-Settanta, anni vivaci ove l’emergere della componente giovanile come soggetto attivo nella società creava la correlativa necessità di sostenerne la crescita culturale e politica.

La base dati del fondo è consultabile nel Portale Lazio ’900 (https://www.lazio900.it/inventario).

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Implementazione dei fondi archivistici Ottavio Dinale e Neos Dinale

Con il contributo della Direzione generale Archivi del Mibact (Bando DGA 9 aprile 2020 e DDG 5 giugno 2020), si è proceduto a implementare i fondi archivistici di Ottavio Dinale e di Neos Dinale, già riordinati e inventariati grazie a un contributo della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio. La documentazione giunta dagli eredi al termine del primo riordinamento consente ora di avere uno sguardo ampio sulla vita e l’attività dei Dinale. In particolare, permette di far luce sull’ulteriore collaborazione di Ottavio a “Il Popolo d’Italia” (1923) e sul suo ufficio di Commissario al Comune di La Spezia (1925), nonché di verificare sulla stampa dell’epoca la missione in Sud America. Per Neos Dinale, si è ampliata la possibilità di ricerca intorno alla molteplice attività prefettizia e alla sua permanenza nell’America meridionale, ove rimase anche dopo la partenza del padre nel 1923.

Ottavio Dinale (1871-1959) fu docente e giornalista. La sua militanza politica iniziò nel Partito socialista per poi operare la scelta sindacalista-rivoluzionaria, dopo essere passato attraverso suggestioni anarchiche. Organizzatore di scioperi, agitatore attraverso l’attività pubblicistica, anche in periodici da lui fondati, dopo l’adesione al sindacalismo rivoluzionario passò a quella al fascismo, attraverso la Prima guerra mondiale. Prefetto dal 1927 al 1930, divenne noto quale giornalista fustigatore di costumi sul periodico “Il Popolo d’Italia” con lo pseudonimo di “Farinata”. Seguì Mussolini nella Repubblica sociale italiana e proseguì negli incontri con il duce del fascismo, iniziati nel lontano 1906. Nel 1953 diede alle stampe il volume Quarant’anni di colloqui con lui, dove descrisse la parabola mussoliniana attraverso gli incontri avuti nell’arco di un quarantennio.

Neos Dinale (1901-1994), figlio di Ottavio, volontario a 16 anni nella Grande guerra, seguì il padre in Argentina, incaricato nel 1922-1923 dal Partito nazionale fascista della ricerca di colonie ove convogliare l’emigrazione italiana. Al ritorno dal Sud America trovò occupazione nell’Ufficio stampa del Capo del Governo, poi Sottosegretariato di Stato per la stampa e la propaganda, la cui organizzazione gli fu in parte affidata. In seguito a contrasti con il Sottosegretario Galeazzo Ciano, Dinale fu nominato prefetto a Macerata, poi a Savona e a Vicenza, dove, dopo la destituzione succeduta al 25 luglio 1943, tornò quale Capo della provincia nella Repubblica sociale italiana. Il rapimento del figlio a opera di un gruppo partigiano fu risolto in seguito al riconoscimento da parte di quelli della correttezza di Dinale nell’ufficio di Capo della provincia. Processato dopo il 1945 per collaborazionismo, fu condannato a quattro anni e mezzo di reclusione nonostante le numerose testimonianze della cittadinanza a favore. Nel dopoguerra si ritirò a vita privata.

Gli inventari dei fondi sono consultabili nel Portale Lazio ’900 all’indirizzo

https://www.lazio900.it/oggetti/194131-ottavio-dinale/ e
https://www.lazio900.it/oggetti/194138-neos-dinale/

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Disponibili le altre pubblicazioni della Fondazione

 

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.

Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.

La collana “Carte ’900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.

La “Biblioteca Scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.

Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.

La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.

L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.

Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina: http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/

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Buon Natale

 

In occasione della pausa natalizia, la Fondazione rimarrà chiusa dal 24 al 31 dicembre.
Buon Natale e felice Anno nuovo.

 

 

 

“Bettino Craxi a vent’anni dalla scomparsa”. Il Convegno di studi – webinar della Fondazione

Nel ventesimo anniversario della scomparsa del leader del Partito Socialista Italiano e presidente del Consiglio, protagonista di una lunga stagione della Repubblica, densa di cambiamenti e svolte che hanno interessato non solo le scelte politiche, ma anche le analisi e i riferimenti culturali di larga parte della sinistra italiana, la Fondazione ha organizzato un webinar di approfondimento e riflessione con il titolo Bettino Craxi a vent’anni dalla scomparsa.

Il Convegno di studi si è tenuto il 25 novembre, dalle ore 15, in modalità streaming attraverso la pagina Facebook ufficiale e sul canale YouTube della Fondazione.

L’incontro si è aperto con i saluti del presidente della Fondazione Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma. Ha presieduto e coordinato i lavori Andrea Ungari, professore ordinario di Storia contemporanea nella Università “Guglielmo Marconi” di Roma e consigliere di amministrazione della Fondazione. Sono intervenuti: Roberto Chiarini, già professore ordinario di Storia contemporanea nella Università di Milano e membro del Comitato Storico-Scientifico della Fondazione Craxi, sul tema Una damnatio memoriae; Zeffiro Ciuffoletti, già professore ordinario di Storia contemporanea nella Università di Firenze, su Governabilità e crisi dei partiti; Giovanni Orsina, professore ordinario di Storia comparata dei sistemi politici europei e di Storia del giornalismo e dei media elettronici nella Luiss “G. Carli” di Roma e presidente del Comitato Storico-Scientifico della Fondazione Craxi, su Craxi e Tangentopoli; Edoardo Tabasso, sociologo e docente nella Università di Firenze, su La geopolitica di Craxi nei disequilibri dinamici internazionali: interesse nazionale e sguardo globale; Marco Cuzzi, professore associato di Storia contemporanea nella Università di Milano e membro del Comitato Storico-Scientifico della Fondazione Craxi, sulla tematica Per una sinistra patriottica: il “Socialismo tricolore” di Craxi; Andrea Spiri, docente nella Luiss “G. Carli” di Roma e membro del Comitato Storico-Scientifico della Fondazione Craxi, su L’ultimo Craxi al bivio, tra crisi della rappresentanza e primato della politica; e Marco Gervasoni, professore ordinario di Storia contemporanea nella Università del Molise e membro del Comitato Storico-Scientifico della Fondazione Craxi, su Craxi difensore della nazione.

Sul canale YouTube ufficiale della Fondazione è disponibile il video integrale del Convegno.

Sospensione dei servizi di apertura al pubblico della Fondazione

Dal giorno 6 novembre 2020, e fino al successivo 3 dicembre, a meno di diverse disposizioni, sono sospesi i servizi di apertura al pubblico della Fondazione, così come disposto dal DPCM 3 novembre 2020, pubblicato il 4 novembre, all’art. 1, co. 9, lett. r.

Gli uffici della Biblioteca e dell’Archivio sono comunque a disposizione per fornire informazioni per telefono (06/4743779) o tramite posta elettronica agli indirizzi archivio@fondazionespirito.it o biblioteca@fondazionespirito.it.

Il presidente,
Prof. Giuseppe Parlato

Newsletter Novembre 2020

“Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto”
Il 9 novembre la giornata di studi – webinar della Fondazione

La riacutizzazione dell’emergenza legata al Covid-19 ha portato la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice a una necessaria revisione delle modalità organizzative: le iniziative continueranno in streaming e potranno essere seguite attraverso la pagina Facebook ufficiale, il canale YouTube oppure sul nostro sito web.

Lunedì 9 novembre 2020, a partire dalle ore 9:15, si terrà online la giornata di studi Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto. Il webinar, organizzato nel quadro delle iniziative di studio programmate per il quarantesimo anniversario della scomparsa del filosofo aretino, vedrà confrontarsi diverse sensibilità e sarà un’occasione di riflessione sui poliedrici interessi coltivati, nella lunga opera di studio e ricerca, da Ugo Spirito. Il presidente della Fondazione Giuseppe Parlato, professore ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, porterà i saluti, mentre l’introduzione sarà curata da Danilo Breschi, professore associato di Storia delle dottrine politiche nella Unint di Roma e consigliere di amministrazione della Fondazione. Nella prima sessione, prevista dalle ore 9:30 e moderata da Danilo Breschi, interverranno: Hervé A. Cavallera, professore onorario di Storia della pedagogia nell’Università del Salento, sul tema Il problema dell’essere e del tempo nell’ultimo Ugo SpiritoRodolfo Sideri, responsabile dei corsi di formazione della Fondazione, su Ugo Spirito e il “Giornale critico della filosofia italiana”: la terza serie; e Tiziano Sensi, dottore di ricerca in Filosofia nell’Università di Bergamo, sul tema Alla scuola di Gentile: l’attualismo ortodosso di Ugo Spirito e la critica all’homo oeconomicus. Nella seconda sessione, prevista dalle ore 11:00 e moderata sempre da Danilo Breschi, si confronteranno: Piero Roggi, professore ordinario di Storia del pensiero economico nell’Università di Firenze, sulla tematica Filosofare l’economia: Ugo Spirito a PisaMonika Poettinger, docente di Storia economica all’Università Bocconi di Milano, sul tema Ugo Spirito: letture di economiaAntonio Magliulo, professore ordinario di Storia del pensiero economico nella Unint di Roma, su Spirito economista. A proposito delle lezioni pisane; e Alberto Torini, docente di Storia del diritto medievale e moderno alla Lumsa di Roma, su Un giovane Spirito storico del diritto penale.

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Pubblicato il nuovo fascicolo (1/2020) degli
“Annali della Fondazione”

Superate, almeno parzialmente, le difficoltà produttive causate dall’emergenza Covid-19, è stato pubblicato ed è disponibile il primo fascicolo semestrale del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, n. 1/2020 XXXII, nuova serie). Il fascicolo, edito dalla Fondazione con Bardi Edizioni, può essere prenotato con le modalità indicate nella finestra “Pubblicazioni” del sito.
Il fascicolo, ricco di contributi originali, è essenzialmente dedicato alle iniziative già attuate nel quadro del gli anniversari di Renzo De Felice e Ugo Spirito e si aprirà con gli Atti del Convegno di studi “Insegnare la complessità. Magistero scientifico e impegno civile in Renzo De Felice a novant’anni dalla nascita”, tenutosi a Rieti il 7 novembre 2019. Gli autori dei contributi sono: Gianni Scipione Rossi, Quel giorno alla Sapienza; Gianni Oliva, Il merito di De Felice è aver aperto nuove strade; Marcello Veneziani, De Felice restituì il Fascismo all’Italia; Luigi Compagna, De Felice e l’idea di Nazione; Pasquale Chessa, Storicità della storia. De Felice e il giornalismo; Mario Ciampi, De Felice, storiografia e impegno civile; Giuseppe Parlato, Renzo De Felice e il sogno di una storia normale. Tra i documenti, un’intervista inedita a De Felice di Fernando Ferrigno.
La seconda sezione conterrà gli Atti del Convegno di studi “La vita come ricerca, la vita come arte, la vita come amore. L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte”, tenutosi ad Arezzo il 23 novembre 2019. Con contributi di: Giuseppe Parlato, La parabola di Ugo Spirito; Hervé A. Cavallera, Ugo Spirito e l’arte; Rodolfo Sideri, Ugo Spirito e la filosofia; Alessandra Cavaterra, L’archivio e la biblioteca di Ugo Spirito.
La sezione Recensioni del fascicolo presenterà cinque contributi: Luciano Zani sul terzo volume degli Scritti giornalistici di Renzo De Felice (Luni 2019); Rodolfo Sideri sui volumi Filosofia della grande civilizzazione di Ugo Spirito (Luni 2019), curato da Gianni Scipione Rossi e con postfazione di Hervé A. Cavallera, e Gentile. La pedagogia, la scuola, la cultura curato da Hervé A. Cavallera (Morcelliana 2019); Fabrizio Maimeri sul D’Annunzio di Maurizio Serra (Neri Pozza 2019); e Federica Bertagna su Anche le parole sono in armi di Federica Formiga (Luni 2019).
Completeranno il fascicolo le notizie sull’attività della Fondazione.

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In preparazione il fascicolo 2/2020 degli
“Annali della Fondazione”

È in preparazione il secondo fascicolo semestrale del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, n. 2/2020 XXXII, nuova serie).
Il nuovo fascicolo conterrà gli Atti dei Convegni “Gianni Baget Bozzo. Un intellettuale del Novecento italiano. Ricordi e testimonianze nel decennale della scomparsa”, tenutosi a Roma il 30 ottobre 2019, e “Piazza Fontana 1969-2019. La strage che cambiò l’Italia. Storia e riflessioni nel cinquantenario”, tenutosi sempre a Roma il 27 novembre 2019.
Completeranno il fascicolo la sezione “Saggi”, le recensioni e le notizie sull’attività della Fondazione.
La pubblicazione del fascicolo, edito dalla Fondazione con Bardi Edizioni, è prevista per il prossimo dicembre.Di seguito, i link delle videoregistrazioni integrali dei Convegni, a cura di Radio Radicale:

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Online l’inventario del fondo Giuseppe Landi

È online l’inventario dell’archivio Giuseppe Landi (1912-1965), sindacalista, docente universitario, parlamentare, cofondatore della Confederazione italiana sindacati nazionali dei lavoratori (Cisnal).
Le carte Landi costituiscono un fondo particolarmente rilevante sia sotto il profilo quantitativo, per via della mole di documenti conservati (822 fascicoli in 109 buste), sia sotto quello della ricerca storica, in quanto fonte preziosa per lo studio del corporativismo e del sindacalismo fascista. Particolarmente significativa la parte del fondo relativa alle confederazioni sindacali da lui presiedute, di cui ampliò i settori di studi e documentazione, migliorandone la comunicazione interna.
Attento conservatore delle proprie carte, anche la sua attività nel dopoguerra è attestata da alcune serie documentarie relative al Movimento sindacalista (Mo.Si.) e al suo periodico “Vita del lavoro”, nonché alla Cisnal, di cui fu cofondatore, e alla sua attività politica nel Movimento sociale italiano.
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Disponibili le altre pubblicazioni della Fondazione

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.
Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.
La collana “Carte ’900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.
“La biblioteca scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.
Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.
La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.
L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina: http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/