“Entrepreneurship and Culture”: il prossimo 29 settembre Convegno alla Link Campus University

In collaborazione con la Link Campus University di Roma e O-City Project, nell’ambito di “Culture.EDU – Culture Experiences through Digital environment Using” – progetto proposto dall’Associazione bulgara Piligrimi e dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ –, il prossimo 29 settembre 2021 si terrà il Convegno Entrepreneurship and Culture. Sustainable Innovation Opportunities in the Orange Economy Sector.

Dalle ore 10.00, nel Gymnasium della Link Campus University (Via del Casale di San Pio V, 44 – Roma) si alterneranno: Michele Pigliucci, professore associato di Geografia economica e politica nella Link Campus University, sul tema Cultural Heritage, Tourism and Territorial Development; Leonardo Cinardi, architetto e collaboratore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, su The Culture.edu Project: Enhancing the Lesser-Known Cultural Heritage; Valentina Volpi, assegnista di ricerca nella Link Campus University e dottoranda dell’ISIA Roma Design, su Facilitating Collaboration between Public Administrations, University, and Cultural and Creative Industries: The O-City Project; Angela Dibenedetto e Adeline Compère, entrambe del Consorzio Materahub, sul tema Orange Economy and CCI to promote Sustainable Development and Cultural Heritage of Cities.

L’evento si svolgerà in modalità mista, sia in presenza che da remoto (Google Meet). Per la prenotazione dei posti in presenza, l’indirizzo email di riferimento è il seguente: research@unilink.it. Il link alla videoconferenza è accessibile direttamente dalla locandina.

Newsletter Settembre 2021

Pubblicato e disponibile il primo fascicolo del 2021
degli “Annali della Fondazione”

 

 

Pubblicato e disponibile il primo fascicolo semestrale del 2021 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno III, n. 1/2021 XXXIII, nuova serie).
Il nuovo fascicolo contiene gli Atti dei Convegni su “Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto” e “Bettino Craxi a vent’anni dalla scomparsa”, tenutisi online rispettivamente il 9 e il 25 novembre 2020. Completano il fascicolo le sezioni “Saggi”, “Addii” – con un ricordo di Vittorio Mathieu scritto da Hervé A. Cavallera –, “Recensioni”, “Scaffale” e “Attività della Fondazione”.

 

 

 

 

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Nuove modalità di accesso in Fondazione

In ottemperanza alle disposizioni governative (d.l. 23 luglio 2021, n. 105, art. 3) previste per tutti i luoghi di cultura italiani a partire dal 6 agosto 2021, l’accesso alla Fondazione è possibile esclusivamente esibendo la certificazione vaccinale per il Covid-19 (Green Pass), in formato cartaceo o digitale, corredata da un documento di identità valido. Le disposizioni non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna di vaccinazione e a quelli esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.
La Fondazione, nel rispetto degli standard di sicurezza per dipendenti e studiosi, ha stabilito che l’accesso all’Archivio e alla Biblioteca sarà consentito a un numero contingentato di persone su appuntamento, da richiedere per posta elettronica a uno dei seguenti indirizzi:
archivio@fondazionespirito.itbiblioteca@fondazionespirito.it. L’attività di riproduzione dei testi è attiva su richiesta. A ospiti e studiosi è fatto obbligo di mantenere comportamenti che garantiscano la sicurezza di tutti: saranno disponibili gel disinfettanti per le mani e le postazioni saranno sanificate come da disposizione di legge. All’interno dell’Istituto sarà obbligatorio l’uso della mascherina e il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. All’arrivo verrà effettuato il controllo della temperatura corporea.

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La puntata di Spaziolibero ora disponibile su YouTube

 

 

È disponibile, sul canale YouTube della Fondazione, la registrazione integrale della puntata di Spaziolibero del 22 giugno 2021, che ha visto la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ospite dell’appuntamento di Rai Parlamento dedicato al mondo della cultura e della società. In trasmissione, il presidente Giuseppe Parlato e il vicepresidente Gianni Scipione Rossi hanno parlato del quarantesimo anniversario della Fondazione e delle attività svolte e da svolgere nel prossimo futuro.

Il link è il seguente: https://youtu.be/e5H8rr2YjfQ

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Sono disponibili i due fascicoli del 2020 degli
“Annali della Fondazione”

 

Nonostante le difficoltà produttive causate dall’emergenza Covid-19, sono stati pubblicati e sono disponibili i due fascicoli semestrale del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, nn. 1-2/2020 XXXII, nuova serie).
Il primo fascicolo, essenzialmente dedicato alle iniziative già attuate nel quadro degli anniversari di Renzo De Felice e Ugo Spirito, si apre con gli Atti del Convegno di studi “Insegnare la complessità. Magistero scientifico e impegno civile in Renzo De Felice a novant’anni dalla nascita”, tenutosi a Rieti il 7 novembre 2019. Gli autori dei contributi sono: Gianni Scipione Rossi, Quel giorno alla Sapienza; Gianni Oliva, Il merito di De Felice è aver aperto nuove strade; Marcello Veneziani, De Felice restituì il Fascismo all’Italia; Luigi Compagna, De Felice e l’idea di Nazione; Pasquale Chessa, Storicità della storia. De Felice e il giornalismo; Mario Ciampi, De Felice, storiografia e impegno civile; Giuseppe Parlato, Renzo De Felice e il sogno di una storia normale. Tra i documenti, un’intervista inedita a De Felice di Fernando Ferrigno.
La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno di studi “La vita come ricerca, la vita come arte, la vita come amore. L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte”, tenutosi ad Arezzo il 23 novembre 2019. Con contributi di: Giuseppe Parlato, La parabola di Ugo Spirito; Hervé A. Cavallera, Ugo Spirito e l’arte; Rodolfo Sideri, Ugo Spirito e la filosofia; Alessandra Cavaterra, L’archivio e la biblioteca di Ugo Spirito.
La sezione “Recensioni” del fascicolo presenta cinque contributi: Luciano Zani sul terzo volume degli Scritti giornalistici di Renzo De Felice (Luni 2019); Rodolfo Sideri sui volumi Filosofia della grande civilizzazione di Ugo Spirito (Luni 2019), curato da Gianni Scipione Rossi e con postfazione di Hervé A. Cavallera, e Gentile. La pedagogia, la scuola, la cultura curato da Hervé A. Cavallera (Morcelliana 2019); Fabrizio Maimeri sul D’Annunzio di Maurizio Serra (Neri Pozza 2019); e Federica Bertagna su Anche le parole sono in armi di Federica Formiga (Luni 2019). Completano il primo fascicolo le notizie sull’attività della Fondazione.
Il secondo fascicolo si apre invece con gli Atti del Convegno “Gianni Baget Bozzo. Un intellettuale del Novecento italiano. Ricordi e testimonianze nel decennale della scomparsa”, tenutosi a Roma il 30 ottobre 2019. Gli autori dei contributi sono: Danilo Breschi, La nottola di Baget Bozzo; Giovanni Tassani, Un canone originale di lettura della storia italiana; Nicola Guiso, Da “L’Ordine Civile” a “Lo Stato”: il percorso di un cattolico nella Dc; Luigi Accattoli, “Questione omosessuale” e teologia in Baget Bozzo; Paolo Sardos Albertini, Un profeta per la libertà; Giuseppe Parlato, Baget Bozzo e la crisi del “partito cristiano” (1958-1959); Pietro Giubilo, Quelle pagine disperse su cattolici e questione nazionale; Gianluca Marmorato, La passione per la politica; Valentina Meliadò, Fiducia e speranza nei giovani; Domenico De Sossi, L’incontro con Baget e “L’Ordine Civile”.
La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno “Piazza Fontana 1969-2019. La strage che cambiò l’Italia. Storia e riflessioni nel cinquantenario”, tenutosi sempre a Roma il 27 novembre 2019. Con contributi di: Gianni Scipione Rossi, Introduzione; Paolo Morando, Prima della strage: le bombe del 25 aprile; Vladimiro Satta, La “pista anarchica”: un errore poi corretto, non una macchinazione; Gianni Oliva, “Strage di Stato”, una definizione equivoca; Angelo Ventrone, La lunga strategia della tensione e le certezze giudiziarie; Nicola Rao, Quella strage nella guerra non ortodossa tra i blocchi. Completano il fascicolo i “Saggi” di Giuseppe D’Acunto su L’anti-intellettualismo e le sue aporie. L’interpretazione del pragmatismo di Spirito, Laura Cerasi su Sindacato, corporazioni, fascismo. Note su Giuseppe Landi, Matteo Antonio Napolitano su Il Movimento sociale italiano oltre il Muro di Berlino (1989-1992) e Giovanni Tassani su Turi Vasile, l’Azione Cattolica e i Comitati Civici, e la sezione “Recensioni”.

Per info, prenotazioni e abbonamenti: info@fondazionespirito.itcommerciale@bardiedizioni.it.

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Sempre disponibili le altre pubblicazioni della Fondazione

 

 

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.
Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.
La collana “Carte ’900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.
La “Biblioteca Scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.
Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.
La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.
L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.

Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina:
http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/

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Il canale YouTube della Fondazione

 

La Fondazione ha attivato un canale YouTube che rende disponibili tutti i video delle sue iniziative.
Seguitelo iscrivendovi al seguente link:

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La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:

La biografia e il diario di Attilio Tamaro nei commenti della stampa

Ottima accoglienza stampa per Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949), il volume di Gianni Scipione Rossi pubblicato da Rubbettino con il sostegno della Fondazione. Paolo Marcolin, sul quotidiano triestino Il Piccolo (10 luglio), del quale Tamaro fu redattore, ha ricordato che <Renzo De Felice considerava Tamaro una fonte ben informata e Rossi nota che Tamaro non fu un nostalgico, ma un critico spettatore degli avvenimenti e la sua narrazione trasmette lo spirito dell’epoca>, rappresentando in fondo <unasortadi biografia della nazione>.

In effetti <quello di Tamaro – ha sottolineato Stefano Folli nel supplemento culturale Robinson della Repubblica (17 luglio) – è un viaggio nella storia italiana ed europea persino più lungo dei 38 anni che scandiscono queste pagine dense di personaggi, eventi, profili psicologici. Grande politica e vita quotidiana, entrambe giudicate con spirito critico>. La pubblicazione del volume, chiosa Folli, ha <reso un buon servizio a quanti amano la storia del Novecento>.

Nel diario – ha scritto Giovanni Belardelli sul Corriere della Sera (19 luglio) – <Tamaro registra con maniacale precisione fatti ed episodi appresi direttamente o attraverso la vasta rete delle sue conoscenze (impressionante, al riguardo, l’indice dei nomi di oltre sessanta pagine preparato dal curatore, che vi ha elencato tutte le persone citate, di ciascuna indicando la qualifica), sicché il volume si presenta come una fonte di rilievo per lo studio di quattro decenni di storia italiana>, al di là dell’irredentismo, che tuttavia <fu il filo conduttore> della sua vita. Irredentismo che, dopo la seconda guerra mondiale, si trasfigurerà in neo-irredentismo, con Tamaro impegnato su ogni fronte per il ritorno della sua Trieste all’Italia, come ha evidenziato al Tg2 (23 giugno) Gianni Scipione Rossi, intervistato da Adriano Monti BuzzettiDelle radici triestine e istriane di un uomo di cultura, amico tra l’altro, del poeta Umberto Saba, ha parlato Francesca Vigori nell’intervista per la Tgr Rai del Friuli Venezia Giulia (21 agosto).

Per quanto concerne il diario, Belardelli ha sottolineato come <certe parti – ad esempio, il resoconto di un viaggio a Mosca nel 1934, le pagine sulla città di Roma occupata dai tedeschi e poi liberata dagli Alleati – si facciano apprezzare anche per l’immediatezza di alcune descrizioni e per la qualità della scrittura>.

Dal volume – ha notato Alessandro Campi su Il Messaggero (7 agosto) – si <ricavano […] frammenti di vita e di storia di assoluto interesse, nella lunga transizione dall’implosione dell’impero austroungarico alle convulsioni dell’Italia liberale, dall’avvento, consolidamento e crollo del fascismo alla nascita della Repubblica: quattro regimi, quattro epoche, che Tamaro ha attraversato tenendo sempre la penna in mano, osservando con curiosità, avendo la fortuna di conoscere e incontrare tutti o quasi: da Joyce a Mussolini, da Margherita Sarfatti a Umbero Saba, da Camillo Castiglioni […] a Galeazzo Ciano>.

<Rossi, nel saggio introduttivo, – nota ancora Campi – spiega bene la natura del fascismo di Tamaro. Uomo d’ordine di formazione mitteleuropea, non credette mai agli impulsi rivoluzionari e misticheggianti di Mussolini. Vide il fascismo come un fenomeno tipicamente italiano, che non si poteva esportare>.

Hanno dato notizia della pubblicazione del volume i siti della Lega Nazionale di Trieste, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e di Arcipelago Adriatico, e inoltre i quotidiani online umbri PerugiaToday (3 giugno), La Notizia Quotidiana (3 giugno) e TrgMedia (29 luglio). Quest’ultimo ha evidenziato una annotazione del diario relativa a un’inedita iniziativa di “resistenza fascista” in caso di sconfitta dell’Asse, rivelata a Tamaro nel marzo del 1943 dal sottosegretario agli Esteri, il perugino Giuseppe Bastianini.

Scrivendone su Il Foglio quotidiano (16 settembre), Vincenzo Pinto rileva che <la triestinita’ del biografato è elemento spesso richiamato dal curatore, perché il principale porto asburgico rappresenta un luogo di incontri, scontri e di “ibridazioni” far diverse temperie culturali del mondo mitteleuropeo e mediterraneo>. <Abile scrittore e giornalista>, <il lungo diario di Tamaro – sottolinea Pinto – contiene resoconti di incontri, discussioni e anche commenti personali sulle vicende più o meno elevate della politica italiana (e non) del periodo fascista. La tempra morale dell’uomo ci sembra l’aspettò su cui il curatore ha tentato di focalizzarci. Non parliamo di “umanità” e “coerenza”, ecc., quanto della capacità di mantenere la barra a dritta in anni molto difficili e tormentati della storia italiana>.

Nel segnalare il volume, Libero Quotidiano (24 settembre), evidenzia la complessa biografia dell’irredentista Tamaro e l’ampia rete dei suoi rapporti, <da Giolitti a Salandra, da D’Annunzio a Mussolini, da Grandi a Federzoni, da Balbo a Bottai>.

<Frutto di attente ricerche archivistiche e di uno scandaglio approfondito della letteratura memorialistica e storiografica – sottolinea Francesco Perfetti su Il Giornale (25 settembre) – il saggio di Gianni Scipione Rossi è un contributo importante per la conoscenza di un tipico intellettuale del mondo irredentista e nazionalista ma è, al tempo stesso, lo strumento migliore per introdurre la lettura del diario di Tamaro>.
Quanto al diario, scrive Perfetti, si tratta di <un documento fondamentale paragonabile, per la mole delle notizie e l’acutezza delle analisi, ad altri diari di gerarchi e personalità politiche, a cominciare da Ciano e Bottai>. <L’autore – pervaso dalla passione irredentistica è diviso tra giornalismo, ricerca storica e attività diplomatica – attraversò, si è detto, anche da protagonista, oltre che da osservatore, le fasi più significative del Novecento e, in particolare, gli anni di quel fascismo del quale, nel dopoguerra, si fece storico. Le sue annotazioni mettono dapprima in luce l’entusiasmo di un nazionalista, quale egli era, di fronte ai successi del fascismo in politica estera e in politica interna, ma poi, andando avanti nel tempo, descrivono in maniera impietosa il declinare del regime a causa di scelte sbagliate e l’affievolirsi del consenso>. Perfetti evidenzia un passaggio importante del diario, che riguarda i rapporti tra fascismo e nazismo: <Sono stato sempre contrario – scrive Tamaro – all’identificazione del fascismo con l’hitlerismo e ho sofferto quando ho veduto che per quella identificazione si faceva all’amore e non politica con la Germania>.

Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949)

Formazione. Riconosciuto il corso “Nuove prospettive storiografiche. L’idea d’Europa”

Lo scorso 16 luglio, con decreto regionale n. 477/2021, l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Lazio ha riconosciuto il corso di formazione, proposto dalla Fondazione e aperto ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, intitolato “Nuove prospettive storiografiche. L’idea d’Europa”. Il programma, in fase di definizione e volto ad analizzare gli sviluppi storico-filosofici legati all’idea di Europa tra il XIX e il XX secolo, vedrà la partecipazione – tra i formatori – del Presidente Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella UNINT di Roma, sul tema Nazionalismi e guerre nell’Europa del Novecento; di Rodolfo Sideri, responsabile della formazione e docente di storia e filosofia nei licei, su L’idea di Europa dalla Restaurazione alla fine del XIX secolo; di Danilo Breschi, consigliere di amministrazione della Fondazione e associato di Storia delle dottrine politiche nella UNINT di Roma, su L’Europa dei tre dopoguerra (1918-1945-1989); di Silvio Berardi, associato di Storia delle relazioni internazionali nella Università Niccolò Cusano di Roma, su Le grandi organizzazioni internazionali del Novecento in Europa; di Marco Zaganella, docente di Storia economica nella Università dell’Aquila, su L’economia dell’Europa nel XX secolo, tra politiche di sviluppo nazionale e realizzazione del mercato comune; e di Matteo Antonio Napolitano, collaboratore della Fondazione e docente di Storia contemporanea nella Università Niccolò Cusano di Roma, su Lo sviluppo istituzionale europeo: dalla Ceca alla Ue. Il riconoscimento certifica, ancora una volta, la consolidata realtà della Fondazione come ente di formazione accreditato.

Conclusa la prima attività del progetto Erasmus+ “Culture.EDU”

Si è conclusa con successo la prima attività del progetto “Culture.EDU – Culture Experiences through Digital environment Using”, proposto dalla dall’Associazione bulgara Piligrimi e dalla Fondazione e finanziato nell’ambito del programma Erasmus+. Nel mese di giugno 2021, otto ragazzi italiani selezionati dalla Fondazione hanno visitato alcuni dei principali luoghi del patrimonio culturale della Bulgaria con lo scopo di conoscere la cultura del Paese balcanico e raccogliere informazioni utili, in primo luogo, per presentare i siti e condividere idee per la socializzazione degli stessi e, in secondo, per implementare le soluzioni tecnologiche previste dalla proposta progettuale: in particolare, la realtà aumentata 3D e la realtà virtuale, insieme con strumenti di comunicazione audio-video. La prossima tappa si svolgerà nell’autunno prossimo, quando altrettanti ragazzi bulgari saranno impegnati in una visita in Italia dove parteciperanno ad attività di formazione sul patrimonio culturale, e in particolare su 15 siti culturali selezionati nel territorio della Regione Lazio.

La scomparsa di Domenico Giglio, animatore del Circolo Rex

E’ scomparso il 3 agosto a Roma un amico della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, l’ingegnere Domenico Giglio, che per anni ha partecipato alle iniziative della Fondazione. Sin da giovane fervente monarchico, egli animò a lungo il Fronte Monarchico Giovanile attraverso l’attività organizzativa e propagandistica in giro per l’Italia. Erano gli anni Cinquanta, quando il Pnm riscuoteva i suoi maggiori successi; a partire dal 1958 entrò a far parte della Direzione Nazionale del Pnm fino a quando, nel 1961, il partito si trasformò nel Pdium (Partito democratico italiano di unità monarchica). Passato all’opposizione del segretario nazionale Covelli, nel 1972, in seguito alla confluenza del Pdium nel Msi, abbandonò il partito e fondò l’Alleanza Monarchica un circolo culturale-politico che voleva mantenere in vita l’ideale monarchico. Nel 1960 entrò in uno dei più antichi circoli monarchici della capitale, il Circolo Rex fondato nel 1948, di cui divenne vicepresidente prima (1969) e presidente poi (2009). Il Circolo Rex ha animato per anni il panorama culturale romano con una serie di conferenze e pubblicazioni che hanno cercato, nel tempo, non solo di mantenere in vita l’afflato per la monarchia e i suoi rappresentanti, ma anche per quell’Italia liberale che aveva compiuto l’Unità, edificato un paese da zero e vinto una guerra mondiale. Ho avuto la fortuna di conoscere Domenico Giglio quando iniziai ad occuparmi del mondo monarchico, ormai più di venti anni fa, e con lui è rimasto sempre un legame di simpatia, se non di amicizia. Più volte mi ha invitato a parlare al Circolo Rex e più volte ci siamo confrontati sulle scelte del passato e su quelle del presente. Ci siamo visti l’ultima volta pochi mesi fa, quando decise di donare il suo archivio personale alla Fondazione. Un archivio importante che attesta la sua attività di dirigente del Pnm in un triennio cruciale come quello del 1958-61. A lui va la riconoscenza della Fondazione per questa donazione e quella mia personale per l’amicizia e la stima che ha avuto verso di me nel corso degli anni. Che la terra ti sia lieve caro Domenico.

Andrea Ungari

 

Newsletter Agosto 2021

Pubblicato e disponibile il primo fascicolo del 2021
degli “Annali della Fondazione”

 

Pubblicato e disponibile il primo fascicolo semestrale del 2021 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno III, n. 1/2021 XXXIII, nuova serie).
Il nuovo fascicolo contiene gli Atti dei Convegni su “Ugo Spirito tra filosofia, economia e diritto” e “Bettino Craxi a vent’anni dalla scomparsa”, tenutisi online rispettivamente il 9 e il 25 novembre 2020. Completano il fascicolo le sezioni “Saggi”, “Addii” – con un ricordo di Vittorio Mathieu scritto da Hervé A. Cavallera –, “Recensioni”, “Scaffale” e “Attività della Fondazione”.

 

 

 

 

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Riconosciuto dall’USR Lazio il nuovo corso
di formazione della Fondazione

 

Lo scorso 16 luglio, con decreto regionale n. 477/2021, l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Lazio ha riconosciuto il corso di formazione, proposto dalla Fondazione e aperto ai docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, intitolato “Nuove prospettive storiografiche. L’idea d’Europa”. Il programma, in fase di definizione e volto ad analizzare gli sviluppi storico-filosofici legati all’idea di Europa tra il XIX e il XX secolo, vedrà la partecipazione – tra i formatori – del Presidente Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella UNINT di Roma, sul tema Nazionalismi e guerre nell’Europa del Novecento; di Rodolfo Sideri, responsabile della formazione e docente di storia e filosofia nei licei, su L’idea di Europa dalla Restaurazione alla fine del XIX secolo; di Danilo Breschi, consigliere di amministrazione della Fondazione e associato di Storia delle dottrine politiche nella UNINT di Roma, su L’Europa dei tre dopoguerra (1918-1945-1989); di Silvio Berardi, associato di Storia delle relazioni internazionali nella Università Niccolò Cusano di Roma, su Le grandi organizzazioni internazionali del Novecento in Europa; di Marco Zaganella, docente di Storia economica nella Università dell’Aquila, su L’economia dell’Europa nel XX secolo, tra politiche di sviluppo nazionale e realizzazione del mercato comune; e di Matteo Antonio Napolitano, collaboratore della Fondazione e docente di Storia contemporanea nella Università Niccolò Cusano di Roma, su Lo sviluppo istituzionale europeo: dalla Ceca alla Ue. Il riconoscimento certifica, ancora una volta, la consolidata realtà della Fondazione come ente di formazione accreditato.

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Conclusa la prima attività
del progetto Erasmus+ “Culture.EDU”

 

Si è conclusa con successo la prima attività del progetto “Culture.EDU – Culture Experiences through Digital environment Using”, proposto dalla dall’Associazione bulgara Piligrimi e dalla Fondazione e finanziato nell’ambito del programma Erasmus+. Nel mese di giugno 2021, otto ragazzi italiani selezionati dalla Fondazione hanno visitato alcuni dei principali luoghi del patrimonio culturale della Bulgaria con lo scopo di conoscere la cultura del Paese balcanico e raccogliere informazioni utili, in primo luogo, per presentare i siti e condividere idee per la socializzazione degli stessi e, in secondo, per implementare le soluzioni tecnologiche previste dalla proposta progettuale: in particolare, la realtà aumentata 3D e la realtà virtuale, insieme con strumenti di comunicazione audio-video. La prossima tappa si svolgerà nell’autunno prossimo, quando altrettanti ragazzi bulgari saranno impegnati in una visita in Italia dove parteciperanno ad attività di formazione sul patrimonio culturale, e in particolare su 15 siti culturali selezionati nel territorio della Regione Lazio.

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La puntata di Spaziolibero ora disponibile su YouTube

 

È disponibile, sul canale YouTube della Fondazione, la registrazione integrale della puntata di Spaziolibero del 22 giugno 2021, che ha visto la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ospite dell’appuntamento di Rai Parlamento dedicato al mondo della cultura e della società. In trasmissione, il presidente Giuseppe Parlato e il vicepresidente Gianni Scipione Rossi hanno parlato del quarantesimo anniversario della Fondazione e delle attività svolte e da svolgere nel prossimo futuro.
 
Il link è il seguente: https://youtu.be/e5H8rr2YjfQ

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Sono disponibili i due fascicoli del 2020 degli
“Annali della Fondazione”

 

Nonostante le difficoltà produttive causate dall’emergenza Covid-19, sono stati pubblicati e sono disponibili i due fascicoli semestrale del 2020 degli «Annali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice» (Anno II, nn. 1-2/2020 XXXII, nuova serie).
Il primo fascicolo, essenzialmente dedicato alle iniziative già attuate nel quadro degli anniversari di Renzo De Felice e Ugo Spirito, si apre con gli Atti del Convegno di studi “Insegnare la complessità. Magistero scientifico e impegno civile in Renzo De Felice a novant’anni dalla nascita”, tenutosi a Rieti il 7 novembre 2019. Gli autori dei contributi sono: Gianni Scipione Rossi, Quel giorno alla Sapienza; Gianni Oliva, Il merito di De Felice è aver aperto nuove strade; Marcello Veneziani, De Felice restituì il Fascismo all’Italia; Luigi Compagna, De Felice e l’idea di Nazione; Pasquale Chessa, Storicità della storia. De Felice e il giornalismo; Mario Ciampi, De Felice, storiografia e impegno civile; Giuseppe Parlato, Renzo De Felice e il sogno di una storia normale. Tra i documenti, un’intervista inedita a De Felice di Fernando Ferrigno.
La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno di studi “La vita come ricerca, la vita come arte, la vita come amore. L’opera e il pensiero di Ugo Spirito nel quarantennale della morte”, tenutosi ad Arezzo il 23 novembre 2019. Con contributi di: Giuseppe Parlato, La parabola di Ugo Spirito; Hervé A. Cavallera, Ugo Spirito e l’arte; Rodolfo Sideri, Ugo Spirito e la filosofia; Alessandra Cavaterra, L’archivio e la biblioteca di Ugo Spirito.
La sezione “Recensioni” del fascicolo presenta cinque contributi: Luciano Zani sul terzo volume degli Scritti giornalistici di Renzo De Felice (Luni 2019); Rodolfo Sideri sui volumi Filosofia della grande civilizzazione di Ugo Spirito (Luni 2019), curato da Gianni Scipione Rossi e con postfazione di Hervé A. Cavallera, e Gentile. La pedagogia, la scuola, la cultura curato da Hervé A. Cavallera (Morcelliana 2019); Fabrizio Maimeri sul D’Annunzio di Maurizio Serra (Neri Pozza 2019); e Federica Bertagna su Anche le parole sono in armi di Federica Formiga (Luni 2019). Completano il primo fascicolo le notizie sull’attività della Fondazione.
Il secondo fascicolo si apre invece con gli Atti del Convegno “Gianni Baget Bozzo. Un intellettuale del Novecento italiano. Ricordi e testimonianze nel decennale della scomparsa”, tenutosi a Roma il 30 ottobre 2019. Gli autori dei contributi sono: Danilo Breschi, La nottola di Baget Bozzo; Giovanni Tassani, Un canone originale di lettura della storia italiana; Nicola Guiso, Da “L’Ordine Civile” a “Lo Stato”: il percorso di un cattolico nella Dc; Luigi Accattoli, “Questione omosessuale” e teologia in Baget Bozzo; Paolo Sardos Albertini, Un profeta per la libertà; Giuseppe Parlato, Baget Bozzo e la crisi del “partito cristiano” (1958-1959); Pietro Giubilo, Quelle pagine disperse su cattolici e questione nazionale; Gianluca Marmorato, La passione per la politica; Valentina Meliadò, Fiducia e speranza nei giovani; Domenico De Sossi, L’incontro con Baget e “L’Ordine Civile”.
La seconda sezione contiene gli Atti del Convegno “Piazza Fontana 1969-2019. La strage che cambiò l’Italia. Storia e riflessioni nel cinquantenario”, tenutosi sempre a Roma il 27 novembre 2019. Con contributi di: Gianni Scipione Rossi, Introduzione; Paolo Morando, Prima della strage: le bombe del 25 aprile; Vladimiro Satta, La “pista anarchica”: un errore poi corretto, non una macchinazione; Gianni Oliva, “Strage di Stato”, una definizione equivoca; Angelo Ventrone, La lunga strategia della tensione e le certezze giudiziarie; Nicola Rao, Quella strage nella guerra non ortodossa tra i blocchi. Completano il fascicolo i “Saggi” di Giuseppe D’Acunto su L’anti-intellettualismo e le sue aporie. L’interpretazione del pragmatismo di Spirito, Laura Cerasi su Sindacato, corporazioni, fascismo. Note su Giuseppe Landi, Matteo Antonio Napolitano su Il Movimento sociale italiano oltre il Muro di Berlino (1989-1992) e Giovanni Tassani su Turi Vasile, l’Azione Cattolica e i Comitati Civici, e la sezione “Recensioni”.
 
Per info, prenotazioni e abbonamenti: info@fondazionespirito.itcommerciale@bardiedizioni.it.

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Sempre disponibili le altre pubblicazioni della Fondazione

 

Sono disponibili, oltre agli “Annali”, anche le altre pubblicazioni della Fondazione, raccolte in varie collane arricchite nel corso degli anni.
Lo studio e la ricerca d’archivio rappresentano il centro propulsore delle attività promosse dalla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
La possibilità di accesso al ricco patrimonio bibliografico e alle numerose fonti archivistiche ha, sin dalle origini, permesso di porre in essere una serie di pubblicazioni curate dalla Fondazione.
La collana “Carte ’900” si propone di rendere viva la raccolta dei fondi archivistici presenti in Fondazione, fornendo non solo una ricognizione contenutistica, ma anche un commento ragionato e contestualizzato alle carte.
La “Biblioteca Scientifica”, divisa in due sezioni “Saggi” e “Strumenti”, accoglie pubblicazioni inerenti ai temi che gravitano intorno al multiforme universo culturale della Fondazione. Con un’attenzione particolare al Novecento e alle connessioni storico-filosofiche, la “biblioteca” si pone nell’ottica del continuo aggiornamento scientifico.
Gli “Inediti” vanno ad impreziosire il contenuto dell’Archivio, dimostrandone la ricchezza contenutistica e il primario interesse culturale. Le pubblicazioni accolte nella collana spaziano tra molte tematiche, dal piano economico a quello sindacale, fino ad arrivare alla filosofia.
La raccolta “Saggi e studi” si propone di indagare temi inerenti ad aspetti correlati agli interessi culturali della Fondazione con suggestioni di ampio respiro e inedite sul piano interpretativo.
L’attività di pubblicazione della Fondazione prevede inoltre una serie di titoli “Fuori collana” legati al patrimonio bibliografico e archivistico della Fondazione. Tra questi si segnala il recente inedito di Ugo Spirito, Filosofia della grande civilizzazione. La “rivoluzione bianca” dello Scià, curato e introdotto da Gianni Scipione Rossi, con postfazione di Hervé A. Cavallera.
 
Ulteriori informazioni e specifiche sono reperibili a questa pagina:
http://fondazionespirito.it/pubblicazioni-3/

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Buone vacanze

In occasione della pausa estiva, la Fondazione rimarrà chiusa dal 9 al 27 agosto.

Gli uffici riprenderanno le normali attività da lunedì 30 agosto. Cogliamo l’occasione per augurarvi buone vacanze.

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Il canale YouTube della Fondazione

La Fondazione ha attivato un canale YouTube che rende disponibili tutti i video delle sue iniziative.
Seguitelo iscrivendovi al seguente link:
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La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:

Restaurate tre collezioni di periodici dell’Emeroteca

Ѐ rientrato in sede il materiale di emeroteca sottoposto a operazioni di restauro, con il contributo della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ai sensi degli artt. 31, 35 e 36 del d. lgs 42/2004, Annualità 2019, autorizzato con nota del 22 giugno 2020.
Si tratta di 230 fascicoli della collezione “Libro e moschetto”, dal 1939 al 1943, e quella de “Le Forze armate” a partire dal 1941 e conclusasi anch’essa nel luglio 1943, nonché di 237 fascicoli del periodico «L’Uomo Qualunque» per gli anni dal 1945 al 1953. I fascicoli sono stati collocati, ciascuno, in una cartella di carta da conservazione con riserva alcalina, e sono conservati in apposite scatole. Essi tornano dunque nella disponibilità degli studiosi.
Il restauro è stato effettuato dalla Società ImagoArte.

Acquisito dalla Fondazione l’epistolario del pittore russo Aleksandr Volkov a Eleonora Duse

La Fondazione ha acquisito le lettere scritte dal pittore e aristocratico russo Aleksandr Volkov a Eleonora Duse tra il 1891 e il 1893.
Il fondo consiste in 303 missive indirizzate alla Duse da Aleksandr Nikolaevič Volkov-Mouromtzov, pittore noto con il nome d’arte di A.N. Roussoff, durante il periodo della loro relazione (1890-1894). Le lettere furono consegnate nel 1923 dall’attrice all’amica Christiane Thun-Salm (1859-1935), che le custodì in una borsa da viaggio. Lasciate alla sua morte al figlio Paul Thun-Hohenstein (1884-1963) con il patto di non aprire la borsa per cinquanta anni, furono in seguito “scoperte” da Eleonore Thun-Hohenstein, figlia di Paul, che nel 1985 aprì la borsa trovandosi di fronte il prezioso lascito. Il fondo raccoglie lettere, telegrammi, biglietti scritti da Volkov ed è di estrema importanza per «ricostruire alcuni aspetti della recitazione della celebre attrice» (A. Sica, D’amore e d’arte. Le lettere a Eleonora Duse di Aleksandr Volkov nel lascito Thun-Salm e Thun-Hohenstein, Mimesis, Milano-Udine 2020, p. 36). Le lettere sono pubblicate nel citato volume curato dalla professoressa Anna Sica, e impreziosito da introduzioni che contestualizzano la vicenda. Le lettere e il volume con le loro trascrizioni sono a disposizione degli studiosi.
La documentazione è stata donata alla Fondazione dall’erede del fondo, Sophie Mensdorff-Pouilly, nipote di Eleonore Thun-Hohenstein,  il 17 maggio 2021.