Author: Andrea

Newsletter Giugno 2019

 

Un libro, un autore tra storia e attualità
Giovedì 6 giugno 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (piazza delle Muse 25, Roma) sarà presentato il volume di Eugenio Di Rienzo Ciano. Vita pubblica e privata del “genero di regime” nell’Italia del Ventennio nero, Salerno Editrice 2019.
Con l’autore, interviene Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma.

Sinossi

Questa ricostruzione biografica si basa su una ricca documentazione inedita proveniente dagli archivi italiani, vaticani, britannici, francesi, nipponici, tedeschi, statunitensi e dalle memorie delle maggiori personalità politiche entrate in rapporto con l’ultimo ministro degli Esteri dell’Italia fascista. Si tratta di un lavoro corale che non analizza solo la sua vita privata, ma anche la costruzione della sua straordinaria fortuna finanziaria, il complesso rapporto con il padre naturale e con il suocero, «padre padrone», Mussolini, la storia d’amore con Edda, intessuta di tradimenti reciproci ma basata su un’infrangibile, quasi fraterna, solidarietà, le tante avventure sessuali che gli guadagnarono la fama, del tutto meritata, di compulsivo seduttore seriale.
Questo libro è anche una biografia dell’Italia del Ventennio nero, delle sue classi dirigenti fasciste o fascistizzate, degli intrighi e delle lotte di potere condotti all’interno del Partito Fascista, nei saloni del Quirinale, nelle segrete stanze della Santa Sede, nei circoli affaristici del regime e nei Palazzi della grande industria e dalla grande finanza. L’autore approfondisce poi, la strategia internazionale del nostro Paese che, per la prima volta, dal 1935 al 1943, s’illuse di potersi presentare sul palcoscenico della storia nelle vesti di Grande Potenza, per poi rimanere stritolata, dopo il giugno 1940, nella morsa stretta attorno a essa da un malfido alleato, la Germania hitleriana, e dai veri Major Powers: Inghilterra, Stati Uniti, Russia.
La vera novità di questo testo consiste, però, nell’aver dimostrato, per la prima volta, in maniera compiuta, la sostanziale inautenticità del Diario di Ciano finora ritenuto fonte veridica per tracciare la storia del fascismo e del secondo conflitto mondiale. Quel documento, invece, si rivela, grazie a una più attenta analisi, una semplice deposizione a discolpa, redatta a uso dei contemporanei e dei posteri.

L’autore
Eugenio Di Rienzo è ordinario di Storia moderna nella Sapienza Università di Roma. È direttore della «Nuova Rivista Storica».

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Un libro, un autore tra storia e attualità
Giovedì 6 giugno 2019, alle ore 21.00, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (piazza delle Muse 25, Roma) sarà presentato il volume di Rossana Balduzzi Gastini Giuseppe Borsalino. L’uomo che conquistò il mondo con un cappello, Sperling&Kupfer 2018. Con l’autrice intervengono Simonetta Bartolini, Docente di Letteratura italiana contemporanea nella Unint di Roma; Federico Iadicicco, Presidente Nazionale ANPIT, Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario.
Introducono Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma e presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice; Giancarlo Elena, Associazione “Identità e Confronti”.

Sinossi

In una sera d’autunno, un bambino osserva il gioco misterioso della nebbia sulla pianura piemontese e ascolta, rapito, una storia. Sua madre gli racconta di un ragazzino come lui che in quei luoghi, oltre cento anni prima, gettava lo sguardo e il cuore oltre quella coltre bianca, sognando di conoscere il mondo ed entrare nella Storia. Il suo nome era Giuseppe Borsalino.
Nato in provincia di Alessandria, in una famiglia umile, ebbe il coraggio di fuggire, spinto dal fuoco che gli ardeva dentro: il desiderio di agire, pensare in grande e cambiare il destino in meglio. Apprese il mestiere di cappellaio da un artigiano locale, ma si avventurò oltre confine, tentando la fortuna in Francia con pochi spiccioli in tasca, per affinare la tecnica e nutrire il suo innato gusto del bello. Intuì subito l’importanza dei contatti e delle relazioni internazionali, ma non dimenticò mai le sue origini, e fu proprio una volta tornato a casa, insieme alla famiglia, che fondò l’impresa omonima.
Quella di Borsalino è anche la storia di un precursore. Fu tra i primi a esportare il Made in Italy nel mondo, al punto che il suo nome è ovunque sinonimo di stile ed eleganza. Memore della povertà e dei sacrifici patiti, ebbe sempre a cuore i diritti dei suoi operai, in un’epoca in cui la tutela dei lavoratori non era ancora una priorità.
La sua parabola va di pari passo con l’affresco vivace di un’Italia lontana, quella dell’Ottocento, alle prese con un’identità unitaria ancora da costruire e con i primi, timidi sussulti di tecnologia e modernità. Ma è soprattutto un viaggio intenso e coinvolgente nella vita di un uomo straordinario, eppure non abbastanza celebrato. Una vita illustre cui questo romanzo rende giustizia, poggiandosi saldamente sulla ricerca storica ma spingendosi a immaginare il mondo interiore di Giuseppe Borsalino. Perché per conoscere gli uomini che hanno fatto la Storia bisogna sempre partire dai loro sogni, che hanno inseguito fino alla fine con tenacia e passione.

L’autrice
Rossana Balduzzi Gastini è nata nel 1963 ad Alessandria, dove vive tuttora con il marito e i figli. Laureatasi al Politecnico di Milano, per anni ha esercitato la professione di architetto. Ha esordito come scrittrice con i thrillerLife on loan e Covered (Betelgeuse Editore), di cui sono stati già acquisiti i diritti tv.

Convegno La svolta del 1919

Giovedì 13 giugno 2019 alle ore 16.00, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Piazza delle Muse 25, Roma) si svolgerà il convegno di studi “La svolta del 1919
II convegno si articola sulle quattro date principali dell’anno, a livello politico: 18 gennaio, nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo; 23 marzo, nascita dei Fasci di Combattimento di Benito Mussolini; 12 settembre, entrata in Fiume di Gabriele d’Annunzio; 16 novembre, elezioni politiche per la prima volta con il sistema proporzionale voluto da Francesco Saverio Nitti.
Quello fu l’anno della nascita dei partiti di massa in Italia e la risposta delle istituzioni fu la trasformazione in senso proporzionale del sistema elettorale; ma fu anche l’anno di d’Annunzio e della impresa di Fiume, il secondo grave vulnus all’Italia liberale (il primo fu la dichiarazione di guerra e il terzo fu la marcia su Roma). Il 1919 fu anche l’anno del massimalismo socialista, quel massimalismo che nei fatti impedì la creazione di un governo stabile e autorevole in Italia dopo le elezioni; ma fu l’anno in cui gli intellettuali pensarono che la rivoluzione fosse possibile, non quella socialista, più volte sbandierata e mai realizzata, ma quella “nazionale”, erede della guerra e del clima di battaglia del dopoguerra.
Del 1919, anno di nascita di due delle grandi famiglie politiche del Novecento, i cattolici democratici e i fascisti, si parlerà nel convegno organizzato dalla Fondazione Spirito e De Felice, che sarà così articolato:Giovanni Dessì, docente di Storia delle dottrine politiche, Università di Roma Tor Vergata, segretario generale dell’Istituto Luigi Sturzo.
La nascita e il significato del Partito Popolare ItalianoGiuseppe Parlato, docente di Storia contemporanea, Unint di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice
Da San Sepolcro a Fiume

Simonetta Bartolini, docente di Letteratura Italiana contemporanea, Unint di Roma
Il diciannovismo degli intellettuali

Andrea Ungari, docente di Storia contemporanea, Università Guglielmo Marconi di Roma
Il ‘19 del Re

Silvio Berardi, docente di Storia contemporanea, Università Niccolò Cusano di Roma
Nitti e la proporzionale, con uno sguardo all’Europa

Presiede
Gianni Scipione Rossi, vice presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il Convegno si terrà nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Piazza delle Muse, 25 – Roma.

Pubblicazioni

È disponibile il primo fascicolo semestrale degli “Annali” della Fondazione (Anno I, n. 1/2019 nuova serie)

I filosofi Ugo Spirito e Giovanni Gentile e il sociologo Gino Germani sono i “protagonisti” del nuovo fascicolo degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito”, che apre la nuova fase della rivista fondata nel 1989. Trentuno anni dopo, gli “Annali”, conservando le caratteristiche di rigore scientifico che li hanno fatti apprezzare nel tempo, diventano un periodico semestrale.Nel quadro delle iniziative che la Fondazione ha in programma nel quarantennale della morte di Ugo Spirito e nel novantesimo anniversario della nascita di Renzo De Felice, il fascicolo si apre con una sezione dedicata al filosofo aretino, curata da Gianni Scipione Rossi. Contiene l’inedito Verso la grande civilizzazione, scritto da Spirito nel 1978, come appendice a un libro dedicato all’analisi e alle prospettive della “rivoluzione bianca” voluta in Iran dallo Scià Mohammad Reza Pahlavi, rovesciato all’inizio del 1979 dalla rivoluzione islamista degli ayatollah. Il libro non è mai stato pubblicato in Italia nella sua integralità e fu al centro di un giallo bibliografico, che il saggio introduttivo intende finalmente chiarire sulla base di una approfondita analisi delle fonti archivistiche.

Nella seconda sezione, “Giovanni Gentile nella cultura italiana”, curata da Rodolfo Sideri e introdotta da Hervé A. Cavallera, trovano spazio gli atti del convegno tenuto in Fondazione sul pensiero del filosofo. Questi i saggi: Il soggetto gentiliano tra esistenzialismo e postmoderno di Rodolfo SideriEternità e divenire dell’atto. La critica di Gentile al relativismo, di Hervé A. CavalleraLa Teoria generale dello spirito come atto puro e la costruzione dell’attualismo, di Massimo PiermariniEl desafío del devenir, di Francesc MoratòL’ombra del pensato. La teoresi gentiliana dell’errore, di Giuseppe D’Acunto; Vae soli, attualismo e solipsismo, di Tiziano Sensi;L’Enciclopedia di Gentile, di Alessandra Cavaterra.

Gino Germani, un inedito e il suo archivio” è il titolo della sezione dedicata al sociologo italo-argentino nel quarantennale della morte. La sezione è introdotta dalla studiosa argentina Ana Grondona, con il saggioAutoritarismo(s), clases medias y el problema de las generaciones , che introduce lo scritto inedito di Gino Germani presente nel suo archivio, conservato dalla Fondazione: Ceti e generazioni alla vigilia della Marcia su RomaLa sezione è completata dal saggio Gino Germani: la sociología, los viajes, el exilio, nel quale lo studioso argentino Juan Ignacio Trovero dà conto analiticamente del contenuto dell’archivio Germani. Grondona e Trovero, che hanno a lungo esaminato le carte Germani presso la Fondazione, lavorano presso l’Università di Buenos Aires e nell’Instituto de Investigaciones Gino Germani attivo nella capitale argentina.

Il fascicolo presenta inoltre i saggi La genesi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (1915-1923), di Andrea PerroneIl capodanno perduto del 1947 , di Leonardo VarasanoIl fascismo e l’europeismo di Gian Domenico Romagnosi, di Matteo Antonio NapolitanoUn guascone nel Novecento: Valerio Pignatelli di Cerchiara, diAndrea Cendali Pignatelli.

Nella nuova sezione “Note sul Novecento”, Danilo Breschi pubblica Quella voglia di libertà che da Praga brucia ancora e Nicola Rao 20 luglio 1969, l’avventura che ci fece sognare.

Completano il fascicolo le recensioni, le segnalazioni librarie e le notizie sull’attività della Fondazione.

Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
– Singolo articolo (versione pdf): 5,00 €
– Singolo volume (versione digitale): 10,00 €
– Singolo volume (versione cartacea): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione digitale): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione cartacea): 35,00 €
In caso di acquisto del volume cartaceo, l’invio avverrà all’indirizzo segnalato senza costi aggiuntivi.
È possibile pagare utilizzando Paypal, o attraverso bonifico bancario. Tutte le informazioni sono reperibili a questa pagina: http://www.fondazionespirito.it/annali-della-fondazione/ .
Se vuoi sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice puoi inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 04015590583 nello spazio “scelta della destinazione del 5 per mille. Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università”.
Chi volesse sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice può effettuare un’erogazione liberale.
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:segreteria@fondazionespirito.it

oppure a:

info@www.fondazionespirito.it

La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
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Newsletter Maggio 2019

 

È disponibile il primo fascicolo semestrale degli “Annali” della Fondazione (Anno I, n. 1/2019 nuova serie)

 

 

 

Il fascicolo sarà presentato nella Sala della Fondazione mercoledì 29 maggio 2019 alle ore 17.30 da Gianni Scipione Rossi, Vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e Direttore responsabile degli “Annali”; Rodolfo Sideri, Direttore dei corsi di formazione della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice; Andrea Perrone, Coordinatore del Comitato di Redazione degli “Annali”.

I filosofi Ugo Spirito e Giovanni Gentile e il sociologo Gino Germani sono i “protagonisti” del nuovo fascicolo degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito”, che apre la nuova fase della rivista fondata nel 1989. Trentuno anni dopo, gli “Annali”, conservando le caratteristiche di rigore scientifico che li hanno fatti apprezzare nel tempo, diventano un periodico semestrale.

Nel quadro delle iniziative che la Fondazione ha in programma nel quarantennale della morte di Ugo Spirito e nel novantesimo anniversario della nascita di Renzo De Felice, il fascicolo si apre con una sezione dedicata al filosofo aretino, curata da Gianni Scipione Rossi. Contiene l’inedito Verso la grande civilizzazione, scritto da Spirito nel 1978, come appendice a un libro dedicato all’analisi e alle prospettive della “rivoluzione bianca” voluta in Iran dallo Scià Mohammad Reza Pahlavi, rovesciato all’inizio del 1979 dalla rivoluzione islamista degli ayatollah. Il libro non è mai stato pubblicato in Italia nella sua integralità e fu al centro di un giallo bibliografico, che il saggio introduttivo intende finalmente chiarire sulla base di una approfondita analisi delle fonti archivistiche.

Nella seconda sezione, “Giovanni Gentile nella cultura italiana”, curata da Rodolfo Sideri e introdotta da Hervé A. Cavallera, trovano spazio gli atti del convegno tenuto in Fondazione sul pensiero del filosofo. Questi i saggi: Il soggetto gentiliano tra esistenzialismo e postmoderno di Rodolfo Sideri; Eternità e divenire dell’atto. La critica di Gentile al relativismo, di Hervé A. Cavallera; La Teoria generale dello spirito come atto puro e la costruzione dell’attualismo, di Massimo Piermarini; El desafío del devenir, di Francesc Moratò; L’ombra del pensato. La teoresi gentiliana dell’errore, di Giuseppe D’Acunto; Vae soli, attualismo e solipsismo, di Tiziano Sensi;L’Enciclopedia di Gentile, di Alessandra Cavaterra.

Gino Germani, un inedito e il suo archivio” è il titolo della sezione dedicata al sociologo italo-argentino nel quarantennale della morte. La sezione è introdotta dalla studiosa argentina Ana Grondona, con il saggioAutoritarismo(s), clases medias y el problema de las generaciones , che introduce lo scritto inedito di Gino Germani presente nel suo archivio, conservato dalla Fondazione: Ceti e generazioni alla vigilia della Marcia su Roma. La sezione è completata dal saggio Gino Germani: la sociología, los viajes, el exilio, nel quale lo studioso argentino Juan Ignacio Trovero dà conto analiticamente del contenuto dell’archivio Germani. Grondona e Trovero, che hanno a lungo esaminato le carte Germani presso la Fondazione, lavorano presso l’Università di Buenos Aires e nell’Instituto de Investigaciones Gino Germani attivo nella capitale argentina.

Il fascicolo presenta inoltre i saggi La genesi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (1915-1923), di Andrea Perrone; Il capodanno perduto del 1947, di Leonardo Varasano; Il fascismo e l’europeismo di Gian Domenico Romagnosi, di Matteo Antonio Napolitano; Un guascone nel Novecento: Valerio Pignatelli di Cerchiara, di Andrea Cendali Pignatelli.

Nella nuova sezione “Note sul Novecento”, Danilo Breschi pubblica Quella voglia di libertà che da Praga brucia ancora e Nicola Rao 20 luglio 1969, l’avventura che ci fece sognare.
Completano il fascicolo le recensioni, le segnalazioni librarie e le notizie sull’attività della Fondazione.

 

 

Trent’anni di storia non sono pochi per una pubblicazione culturale e scientifica. Gli Annali della Fondazione Ugo Spirito sono nati nel 1989 per iniziativa di Gaetano Rasi e con l’imprimatur di Renzo De Felice.
Trent’anni dopo la Fondazione ritiene necessario imprimere una svolta alla pubblicazione che, mantenendo nella continuità la testata e la fisionomia rigorosamente scientifica, riconosciuta dal MIUR per l’Area 11 “Scienze storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, e sua vera ragion d’essere, è destinata a raccogliere e veicolare i frutti del lavoro di ricerca e di studio che in Fondazione si porta avanti.
Da questa considerazione deriva la decisione di rendere lo strumento più agile e fruibile, grazie anche alla disponibilità di collaboratori antichi e nuovi.
Dal 2019, dunque, gli Annali diventano un appuntamento semestrale: 2 fascicoli in uscita a giugno e a dicembre, disponibili sia in versione cartacea sia in versione digitale. Il primo fascicolo, già in preparazione, si aprirà con una sezione monografica sulla figura di Giovanni Gentile.
È uno sforzo notevole, che risponde a una esigenza reale segnalata più volte dagli studiosi e dai tanti estimatori dell’attività della Fondazione. Uno sforzo che i lettori possono sostenere abbonandosi, risparmiando così sul costo dei due fascicoli.

Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
– Singolo articolo (versione pdf): 5,00 €
– Singolo volume (versione digitale): 10,00 €
– Singolo volume (versione cartacea): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione digitale): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione cartacea): 35,00 €
In caso di acquisto del volume cartaceo, l’invio avverrà all’indirizzo segnalato senza costi aggiuntivi.
È possibile pagare utilizzando Paypal, o attraverso bonifico bancario. Tutte le informazioni sono reperibili a questa pagina: http://www.fondazionespirito.it/annali-della-fondazione/ .

Tavola rotonda

Mercoledì 15 maggio 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice la Tavola rotonda “L’Europa ottomana, il Sultano e il suo tesoro”.
Il dibattito si baserà su recenti pubblicazioni inerenti la Storia economica, politica e sociale delle terre dell’Europa ottomana a partire dal XIX secolo. Attraverso un paradigma ed una prospettiva storica si guarderà da lontano le recenti problematiche che vanno dalla Turchia all’Albania, dalla Grecia alla Macedonia.

Titoli delle pubblicazioni
Antonello Biagini, Storia della Turchia contemporanea (Bompiani 2017);
Alida Clemente, Giuseppe Moricola (a cura di), Tra economia e politica: gli scambi tra il Nord e il Sud del Mediterraneo in una prospettiva storica, numero monografico della rivista Storia Economica, 1/2018;
Giampaolo Conte, Il Tesoro del Sultano. L’Italia, le grandi potenze e le finanze ottomane 1881-1914 (Textus 2018).

Interventi
Antonello Biagini, emerito di Storia dell’Europa Orientale nella Sapienza Università di Roma;
Giampaolo Conte, ricercatore in Storia Economica nell’Università Roma Tre.
Gaetano Sabatini, ordinario di Storia Economica nell’Università di Roma Tre;

Modera
Marco Zaganella, docente di Storia Economica nell’Università dell’Aquila.

La Tavola rotonda si terrà nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in Piazza delle Muse, 25 – Roma.

Un libro, un autore, tra storia e attualità

Martedì 21 maggio 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, verrà presentato il libro di Guido MelisLa macchina imperfetta. Immagine e realtà dello  Stato fascista, il Mulino, 2018.

Con l’autore interviene:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nell’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
Sinossi
Lo Stato fascista è studiato qui nei suoi meccanismi essenziali. I cambiamenti e le continuità che lo caratterizzano: nei ministeri, nei nuovi enti pubblici, nel rapporto contraddittorio fra centro e periferia. E in primo piano il nuovo soggetto che ambiguamente penetra nello Stato e al tempo stesso se ne lascia penetrare, statalizzandosi: il Partito fascista. E poi le élites, fra continuità e innovazione: burocrazie, gerarchie politiche centrali e periferiche, magistrature ordinaria e amministrativa, podestà, sindacalisti e capi delle corporazioni, autorità scolastiche, sovrintendenti alle belle arti, uomini dell’impresa pubblica e del parastato. Uno Stato ben lontano dall’essere la «macchina perfetta» che vorrebbe sembrare. Nell’affresco, ricco di particolari, emerge una visione complessa di quel che volle e non riuscì a essere lo Stato. Stato «fascista» ma al tempo stesso Stato «nel fascismo».

Guido Melis è ordinario di Storia delle istituzioni politiche nella Sapienza Università di Roma. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche tra monografie, curatele, saggi in rivista o contributi in atti di convegno, recensioni e note storiografiche.
È membro del comitato scientifico di “Studi storici” e presidente della “Società per gli studi di storia delle istituzioni”, che ha contribuito a fondare; ed è sin dal 1995 il direttore della rivista della Società, “Le Carte e la Storia”.
È membro del Comitato direttivo dell’“Associazione Il Mulino”, del Comitato scientifico del “Centro Guido Dorso” e della Commissione scientifica della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Dal 2016 è membro del Consiglio direttivo della Scuola superiore della magistratura.
Nel 1997, con il volume “Storia dell’amministrazione italiana. 1861-1993” (Il Mulino, Bologna, 1996), ha vinto il Premio Acqui-saggistica storica e successivamente il Premio Sissco. Nel 2004 gli è stata conferita, su proposta dell’amministrazione archivistica, la medaglia d’argento del Presidente della Repubblica per i benemeriti della cultura e dell’arte. Si è occupato, nel corso della sua attività scientifica di storia amministrativa, ma anche di storia delle istituzioni, occupandosi dell’evoluzione storica dello Stato in Italia (“Fare lo Stato per fare gli italiani”, Bologna, Il Mulino, 2014), della formazione delle élites in Italia, della storia del diritto amministrativo, del regime fascista, della storia dei partiti politici.

L’incontro si terrà a partire dalle ore 17.30 nei locali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in Piazza delle Muse 25 – Roma.

Convegno 

Giovedì 13 giugno 2019, dalle ore 16.00, si terrà nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Feliceil Convegno di studi “La svolta del 1919”
II convegno si articola sulle quattro date principali dell’anno, a livello politico: 18 gennaio, nascita del Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo; 23 marzo, nascita dei Fasci di Combattimento di Benito Mussolini; 12 settembre, entrata in Fiume di Gabriele d’Annunzio; 16 novembre, elezioni politiche per la prima volta con il sistema proporzionale voluto da Francesco Saverio Nitti.
Quello fu l’anno della nascita dei partiti di massa in Italia e la risposta delle istituzioni fu la trasformazione in senso proporzionale del sistema elettorale; ma fu anche l’anno di d’Annunzio e della impresa di Fiume, il secondo grave vulnus all’Italia liberale (il primo fu la dichiarazione di guerra e il terzo fu la marcia su Roma). Il 1919 fu anche l’anno del massimalismo socialista, quel massimalismo che nei fatti impedì la creazione di un governo stabile e autorevole in Italia dopo le elezioni; ma fu l’anno in cui gli intellettuali pensarono che la rivoluzione fosse possibile, non quella socialista, più volte sbandierata e mai realizzata, ma quella “nazionale”, erede della guerra e del clima di battaglia del dopoguerra.

Interventi:

La nascita e il significato del Partito Popolare Italiano
Giovanni Dessì
Docente di Storia delle dottrine politiche, Università Tor Vergata di Roma, segretario generale dell’Istituto Luigi Sturzo.

Da San Sepolcro a Fiume
Giuseppe Parlato
Docente di Storia contemporanea, Unint di Roma, Presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il diciannovismo degli intellettuali
Simonetta Bartolini
Docente di Letteratura italiana contemporanea, Unint di Roma.

Il ’19 del Re
Andrea Ungari
Docente di Storia contemporanea, Università Guglielmo Marconi di Roma, Consigliere di amministrazione della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Nitti e la proporzionale, con uno sguardo all’Europa
Silvio Berardi 
Docente di Storia contemporanea, Università Niccolò Cusano di Roma.

Presiede:
Gianni Scipione Rossi
Direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo, vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il Convegno si terrà nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in Piazza delle Muse 25 – Roma.

 

 

 

Se vuoi sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice puoi inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 04015590583 nello spazio “scelta della destinazione del 5 per mille. Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università”.
Chi volesse sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice può effettuare un’erogazione liberale.
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:

segreteria@www.fondazionespirito.it

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info@www.fondazionespirito.it

La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:
https://www.facebook.com/FondazioneSpirito/
Grazie.

 

 

Newsletter Aprile 2019

 

In uscita il primo fascicolo semestrale del 2019
degli “Annali della Fondazione Ugo Spirito”
I filosofi Ugo Spirito e Giovanni Gentile e il sociologo Gino Germani sono i “protagonisti” del nuovo fascicolo degli “Annali della Fondazione Spirito”, che apre la nuova fase della rivista fondata nel 1989. Trentuno anno dopo, gli “Annali”, conservando le caratteristiche di rigore scientifico che li hanno fatti apprezzare nel tempo, diventano un periodico semestrale.
Il n. 1 del 2019 è in preparazione e può essere già prenotato.
Nel quadro delle iniziative che la Fondazione ha in programma nel quarantennale della morte di Ugo Spirito e nel novantesimo anniversario della nascita di Renzo De Felice, il fascicolo si apre con una sezione dedicata al filosofo aretino, curata da Gianni Scipione Rossi. Contiene l’ineditoVerso la grande civilizzazione, scritto da Spirito nel 1978, come appendice a un libro dedicato all’analisi e alle prospettive della “rivoluzione bianca” voluta in Iran dallo Scià Mohammad Reza Pahlavi, rovesciato all’inizio del 1979 dalla rivoluzione islamista degli ayatollah. Il libro non è mai stato pubblicato in Italia nella sua integralità e fu al centro di un giallo bibliografico, che il saggio introduttivo intende finalmente chiarire sulla base di una approfondita analisi delle fonti archivistiche.Nella seconda sezione, “Giovanni Gentile nella cultura italiana”, curata da Rodolfo Sideri e introdotta da Hervé A. Cavallera, trovano spazio gli atti del convegno tenuto in Fondazione sul pensiero del filosofo. Questi i saggi: Il soggetto gentiliano tra esistenzialismo e postmoderno di Rodolfo Sideri; Eternità e divenire dell’atto. La critica di Gentile al relativismo, di Hervé A. Cavallera; La Teoria generale dello spirito come atto puro e la costruzione dell’attualismo, di Massimo Piermarini; El desafío del devenir, di Francesc Moratò; L’ombra del pensato. La teoresi gentiliana dell’errore, di Giuseppe D’Acunto; Vae soli, attualismo e solipsismo, di Tiziano Sensi;L’Enciclopedia di Gentile, di Alessandra Cavaterra.“Gino Germani, un inedito e il suo archivio” è il titolo della sezione dedicata al sociologo italo-argentino nel quarantennale della morte. La sezione è introdotta dalla studiosa argentina Ana Grondona, con il saggio Autoritarismo(s), clases medias y el problema de las generaciones , che introduce lo scritto inedito di Gino Germani presente nel suo archivio, conservato dalla Fondazione: Ceti e generazioni alla vigilia della Marcia su RomaLa sezione è completata dal saggio Gino Germani: la sociología, los viajes, el exilio, nel quale lo studioso argentino Juan Ignacio Trovero dà conto analiticamente del contenuto dell’archivio Germani. Grondona e Trovero, che hanno a lungo esaminato le carte Germani presso la Fondazione, lavorano presso l’Università di Buenos Aires e
nell’Instituto de Investigaciones Gino Germani attivo nella capitale argentina.
Il fascicolo presenta inoltre i saggi La genesi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (1915-1923), di Andrea Perrone; Il capodanno perduto del 1947 , di Leonardo Varasano; Il fascismo e l’europeismo di Gian Domenico Romagnosi, di Matteo Antonio Napolitano; Un guascone nel Novecento: Valerio Pignatelli di Cerchiara, di Andrea Cendali Pignatelli.Nella nuova sezione “Note sul Novecento”, Danilo Breschi pubblica Quella voglia di libertà che da Praga brucia ancora e Nicola Rao 20 luglio 1969, l’avventura che ci fece sognare.
Completano il fascicolo le recensioni, le segnalazioni librarie e le notizie sull’attività della Fondazione.
Trent’anni di storia non sono pochi per una pubblicazione culturale e scientifica. Gli Annali della Fondazione Ugo Spirito sono nati nel 1989 per iniziativa di Gaetano Rasi e con l’imprimatur di Renzo De Felice.
Trent’anni dopo la Fondazione ritiene necessario imprimere una svolta alla pubblicazione che, mantenendo nella continuità la testata e la fisionomia rigorosamente scientifica, riconosciuta dal MIUR per l’Area 11 “Scienze storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, e sua vera ragion d’essere, è destinata a raccogliere e veicolare i frutti del lavoro di ricerca e di studio che in Fondazione si porta avanti.
Da questa considerazione deriva la decisione di rendere lo strumento più agile e fruibile, grazie anche alla disponibilità di collaboratori antichi e nuovi.
Dal 2019, dunque, gli Annali diventano un appuntamento semestrale: 2 fascicoli in uscita a giugno e a dicembre, disponibili sia in versione cartacea sia in versione digitale. Il primo fascicolo, già in preparazione, si aprirà con una sezione monografica sulla figura di Giovanni Gentile.
È uno sforzo notevole, che risponde a una esigenza reale segnalata più volte dagli studiosi e dai tanti estimatori dell’attività della Fondazione. Uno sforzo che i lettori possono sostenere abbonandosi, risparmiando così sul costo dei due fascicoli.Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
– Singolo articolo (versione pdf): 5,00 €
– Singolo volume (versione digitale): 10,00 €
– Singolo volume (versione cartacea): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione digitale): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione cartacea): 35,00 €
In caso di acquisto del volume cartaceo, l’invio avverrà all’indirizzo segnalato senza costi aggiuntivi.
È possibile pagare utilizzando Paypal, o attraverso bonifico bancario. Tutte le informazioni sono reperibili a questa pagina: http://www.fondazionespirito.it/annali-della-fondazione/ .

Un libro, un autore, tra storia e attualità

Giovedì 11 aprile 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, verrà presentato il libro di Francesca MusacchioLa trattativa Stato Islam, Armando Curcio Editore, 2018.

Insieme all’autrice interviene:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nell’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT) di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il libro

Leggi mai approvate. Poca pressione sulla comunità islamica per il rispetto delle norme vigenti e una politica, sia a destra che a sinistra, forse troppo accondiscendente con i musulmani. Dopo quasi 20 anni dall’attacco alle Torri Gemelle, l’Italia non ha subito attentati, a parte qualche episodio di poca rilevanza che non ha avuto ripercussioni. La domanda che l’opinione pubblica si pone, e a cui commentatori e analisti tentano di rispondere da tempo, è proprio questa: mentre in Europa e nell’intero Occidente, Al Qaeda prima e lo Stato islamico adesso, hanno seminato morte e violenza, come mai in Italia non è accaduto nulla? Difficile rispondere in modo esaustivo e credibile senza essere accusati di complottismo o peggio ancora di scarsa conoscenza dell’argomento. Il caso Italia rappresenta un unicum e quindi meritevole di riflessione. A parte le capacità investigative delle nostre  forze dell’ordine e dell’intelligence, forse c’è dell’altro.

Francesca Musacchio è giornalista professionista, scrive per il quotidiano “Il Tempo” dal 2013, occupandosi prevalentemente di terrorismo internazionale di matrice islamista, eversione interna e sicurezza. Dal 2016 è direttore di Ofcs Report, il magazine online che si occupa di approfondimento e analisi. Calabrese di nascita, ma romana di adozione, negli anni ha lavorato per altre testate giornalistiche tra cui l’agenzia di Stampa Dire. La Trattativa Stato Islamrappresenta il suo esordio letterario.

L’incontro si terrà presso la sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Piazza delle Muse, 25 – Roma.

Giovedì 4 aprile 2019, nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice sarà presentato il volume di Mattia Rossi, Ezra Pound e la musica. Da Omero a Beethoven Eclettica Edizioni 2018.

Con l’Autore intervengono:
Mario Leone, pianista e musicologo;
Alessandro Amorese, editore.Introduce e coordina il prof. Francesco Pezzuto, Presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice.Il libro
Scriveva nel 1965 il Maestro Gianandrea Gavazzeni in un tributo al Poeta su Les Cahiers de l’Herne:
“Ecco: la musica immaginaria. Quella che il poeta avrà sentito necessaria alla sua poesia. Non si tratta più questa volta di una vaga o attraente musicalità. E saremmo curiosi di entrare nei segreti itinerari musicali di Pound, curiosi di saperne più di quello che egli lascia trapelare”. Pensiamo che questo libro multiforme – il primo studio organico pubblicato in Italia sui rapporti tra Ezra Pound e la musica – possa aiutarci ad entrare in una tematica non a tutti familiare, del Pound ricercatore di musica antica, saggista, compositore e organizzatore di concerti.Mattia Rossi, nato a Casale Monferrato (Alessandria) nel 1986, si occupa prevalentemente di musica, dal gregoriano all’avanguardia, tema sul quale ha scritto su riviste internazionali,  e di recensioni librarie. È anche autore dei volumi Le cetre e i salici (Fede & Cultura Verona 2015) e Rumorosi pentagrammi. Introduzione al futurismo musicale (Solfanelli 2018).Giornalista, collabora con Il Giornale, Il Giornale, OFF e Il Foglio.Mario Leone, nato a Gravina in Puglia nel 1981, romano di adozione, parallelamente agli studi pianistici approfondisce la didattica della musica. Scrive articoli di critica musicale per Il Foglio, Amadeus, Il Corriere Musicale.

L’incontro si terrà a partire dalle ore 17.30, presso i locali della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice, in Piazza delle Muse 25 – Roma.

Erogazioni liberali
a favore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice

Chi volesse sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice può effettuare un’erogazione liberale.
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:segreteria@fondazionespirito.itoppure a:info@www.fondazionespirito.it

Se vuoi sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice puoi inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 04015590583 nello spazio “scelta della destinazione del 5 per mille. Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università”.

La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:
https://www.facebook.com/FondazioneSpirito/
Grazie.

 

Newsletter Marzo 2019

 

Le iniziative per il quarantennale della scomparsa di Ugo Spirito
e il novantesimo anniversario della nascita di Renzo De Felice

    
Nel 1979 ricorrono due anniversari di grande rilievo per la Fondazione e per la cultura italiana. L’8 aprile 1929 nasceva a Rieti lo storico Renzo De Felice, prematuramente scomparso il 25 maggio 1996. Il 28 aprile 1979 moriva a Roma il filosofo Ugo Spirito. La Fondazione è nata nel 1981 intorno alla biblioteca e all’archivio del pensatore aretino ed è stata presieduta da De Felice dal 1992 fino alla scomparsa.
In considerazione di questi anniversari il Consiglio di Amministrazione sta predisponendo un vasto progetto di iniziative, che si potranno svolgere anche grazie alle previsioni della Legge di Bilancio, che ha varato il sostegno a un programma “straordinario di inventariazione, digitalizzazione e diffusione dei fondi librari e archivistici posseduti dalla Fondazione, nonché della promozione di ricerche e convegni per ricordare il pensiero del filosofo e l’opera dello storico”.
A questo fine il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la costituzione di un Comitato Scientifico e di un Comitato organizzativo per definire e coordinare le varie iniziative che avranno luogo nel biennio 2019-2020.
Saranno bandite due borse di studio per neolaureati in materia storica e filosofica.
Saranno pubblicati in volume le prefazioni scritte da Renzo De Felice e gli articoli giornalistici di Ugo Spirito.
Sarà completata la pubblicazione del carteggio Spirito-Bottai e di altri inediti del filosofo aretino.
Seminari e convegni su Spirito e De Felice si terranno nel corso del biennio.
Alle iniziative sarà dedicato un portale nell’ambito del sito web della Fondazione. Gli Annali pubblicheranno gli Atti dei convegni.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione

In considerazione degli impegni sempre più pressanti che attendono la Fondazione, il Consiglio di Amministrazione ha deciso – in data 4 febbraio 2019 – di integrare la propria composizione con nuovi membri. Al presidente Giuseppe Parlato, al vicepresidente Gianni Scipione Rossi, e ai consiglieri Nicola Benedizione, Paola Ciaurro e Vittorio Rasi si sono aggiunti Danilo Breschi, Nicola Rao e Andrea Ungari, che potranno portare il loro contributo di competenze professionali acquisite nel mondo accademico e giornalistico.

Un libro, un autore, tra storia e attualità

Giovedì 7 marzo 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in piazza delle Muse 25, sarà presentato il volume I «primati» della scienza. Documentare ed esporre scienza e tecnica tra fascismo e dopoguerra, a cura di Giovanni Paoloni, Roberto Reali, Laura Ronzon, Hoepli, Milano 2019.

Alla presentazione intervengono:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice;

Giovanni Paoloni, è docente di Archivistica generale presso la Facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali alla Sapienza Università di Roma, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni archivistici e librari nello stesso Ateneo. È autore di numerose pubblicazioni sulle vicende storiche delle imprese e delle istituzioni di ricerca scientifica in Italia, dall’Unità al secondo dopoguerra.

Roberto Reali, tecnologo al CNR, afferisce al Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari per gli studi sul Paesaggio agrario. Docente all’Università di Tor Vergata e alla Sapienza di Roma presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale.

Il volume raccoglie i risultati delle ricerche condotte sulla “Raccolta Documentaria dei Primati Scientifici e Tecnici Italiani”: documenti, oggetti, materiale bibliografico e giornalistico raccolti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per la partecipazione dell’Italia all’Esposizione Universale di Chicago “A Century of Progress” del 1933. La raccolta, voluta da Mussolini e Guglielmo Marconi, rappresenta, per l’importanza dei protagonisti coinvolti, il contributo ideale della scienza e della tecnica italiane nel mondo e il loro ruolo durante il regime fascista. Un’occasione importante per il governo del tempo, impegnato a promuovere il CNR come soggetto coordinatore della politica della ricerca scientifico-tecnologica, al servizio della modernizzazione. La “Raccolta Documentaria” dà origine nel 1937 a un Museo delle Scienze all’interno del nuovo palazzo del CNR a Roma e trova infine la sua definitiva collocazione, a partire dagli anni Cinquanta, nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, dove perde la connotazione originale e assume nuovi significati. Riflettere sulle vicende di questo patrimonio e sull’immagine pubblica della scienza nel Ventennio può contribuire a guardare a questa rappresentazione in senso meno retorico e più storico, con una prospettiva che vada oltre le categorie autocelebrative dei “primati nazionali” o del “pantheon della scienza” e abbracci nuovi percorsi interpretativi.
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Mercoledì 20 marzo 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, in piazza delle Muse 25, sarà presentato il volume di Giuseppe PardiniProve tecniche di rivoluzione. L’attentato a Togliatti, luglio 1948, Luni Editrice, Milano 2018.

Alla presentazione intervengono oltre all’autore:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice;
Giovanni Cerchia, professore associato di Storia contemporanea all’Università degli Studi del Molise.

Le giornate successive all’attentato compiuto da un giovane nazionalista contro Palmiro Togliatti, segretario generale del Partito comunista italiano, il 14 luglio 1948, misero in serio pericolo la tenuta del nuovo sistema democratico, ad appena tre mesi dall’avvio della prima legislatura repubblicana. Lo sciopero generale a tempo indeterminato proclamato dalla Cgil e le forti manifestazioni di protesta inscenate dai partiti del Fronte democratico popolare parvero creare un clima insurrezionale in diverse zone del Paese, preludio a una conquista violenta del potere da parte del Pci. Ma il governo di De Gasperi seppe reggere molto bene l’urto, e la dura contrapposizione, anche per un sagace intervento delle forze dell’ordine, scemò nelle 48 ore successive in un niente di fatto, lasciando tuttavia la situazione nazionale ancora in una grande incertezza politica e sotto l’incubo di una ipotetica insurrezione (il fantomatico «piano K») ad opera di quella struttura illegale che veniva definita Apparato paramilitare comunista. Il volume analizza le vicende connesse ai moti del 14-17 luglio 1948 alla luce di una nuova e ampia documentazione inedita, proveniente dal ministero degli Interni e, soprattutto, dal ministero della Difesa, e utilizza, per la prima volta, le importanti carte degli uffici di informazione dello Stato maggiore dell’esercito. Tale documentazione (che in virtù della sua rilevanza viene riprodotta diffusamente) permette di ricostruire molti di quegli avvenimenti in maniera assai diversa da quanto fatto sinora, di analizzare nel dettaglio territoriale le prospettive strategiche dell’insurrezione comunista e di aprire ulteriori interrogativi sulla prassi politica del partito di Togliatti e su altri nodi irrisolti dei primi complessi anni dell’Italia repubblicana.

Giuseppe Pardini, professore associato di Storia contemporanea all’Università degli Studi del Molise (Campobasso), insegna anche Storia dei movimenti e dei partiti politici e Storia del giornalismo. Socio dell’Accademia Pugliese delle Scienze (Bari) e dell’Accademia Lucchese di Scienze Lettere e Arti (Lucca), ha pubblicato i libri Roberto Farinacci ovvero della rivoluzione fascista(Le Lettere, 2007); Fascisti in democrazia. Uomini, idee, giornali, 1946-1958 (Le Lettere, 2009);Nazione, ordine e altri disegni. Vicende politiche nella destra italiana, 1948-1963 (Le Lettere, 2011);Quel che pensava e diceva la gente. Della guerra dell’Italia e della Marina militare nella censura postale, 1940-1945 (dell’Orso, 2015); Mussolini e il grande impero. L’espansionismo italiano nel miraggio della pace vittoriosa, 1940-1942 (dell’Orso, 2016) e per Luni Editrice, Curzio Malaparte, biografia politica (1998).

Il Novecento italiano attraverso i giornali

Giovedì 28 marzo 2019, alle 17.30, nei locali della Fondazione Spirito, in piazza delle Muse 25, si terrà un incontro sul tema “Inchieste, scoop, impegno civile: il giornalismo di Mino Pecorelli.  Op-Osservatore Politico 1978-1979”.
Coordina l’incontro Nicola Rao, vicedirettore Tgr Rai, saggista, consigliere d’amministrazione Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice. Intervengono Paolo Patrizi, giornalista, già caporedattore di “OP-Osservatore Politico” e Gianni Scipione Rossi,  direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo e vicepresidente Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il settimanale “OP-Osservatore Politico” fu fondato e diretto dall’avvocato e giornalista Carmine (Mino) Pecorelli (1928-1979). Nato a Sessano del Molise, nel 1944 Pecorelli, appena sedicenne, si arruolò nel II Corpo d’armata polacco in quel periodo attivo nella zona nella guerra contro i tedeschi. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale si diplomò a Roma; successivamente si trasferì a Palermo, dove si laureò in legge.
Tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta lavorò nella capitale come avvocato. Divenne esperto di diritto fallimentare e fu nominato capo ufficio stampa del ministro Fiorentino Sullo, iniziando così ad entrare nell’ambiente del giornalismo.
Dopo un periodo a “Nuovo Mondo d’Oggi”, nel 1968 Pecorelli fonda “OP” come agenzia di stampa ciclostilata, che si distinse per le informazioni su politici, militari e magistrati, grazie anche alle relazioni del direttore con esponenti dei servizi segreti. All’inizio del 1978 “OP – Osservatore Politico” si trasformò in una rivista. Il primo numero uscì il 28 marzo il sottotitolo “Settimanale di fatti e notizie”. Privo di pubblicità, il settimanale ebbe un notevole successo e arrivò a diffondere in edicola 20mila copie. Fu un giornale di inchiesta e denuncia della corruzione e dei legami tra affari e politica, nel solco dell’antipartitocrazia che si era andata diffondendo con la crisi del centro sinistra.
Gli scoop più rilevanti di “OP” furono le ultime lettere di Aldo Moro prigioniero delle Brigate Rosse e un’inchiesta sulle presunte attività illecite di esportazione di valuta e contrabbando condotte dalla Guardia di Finanza sotto il comando del generale Raffaele Giudice. L’assassinio del direttore Pecorelli, avvenuto a Roma il 20 marzo 1979 e rimasto impunito, causò la cessazione della rivista. L’ultimo numero uscì il 27 marzo di quell’anno.
Trent’anni di storia non sono pochi per una pubblicazione culturale e scientifica. Gli Annali della Fondazione Ugo Spirito sono nati nel 1989 per iniziativa di Gaetano Rasi e con l’imprimatur di Renzo De Felice.
Trent’anni dopo la Fondazione ritiene necessario imprimere una svolta alla pubblicazione che, mantenendo nella continuità la testata e la fisionomia rigorosamente scientifica, riconosciuta dal MIUR per l’Area 11 “Scienze storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, e sua vera ragion d’essere, è destinata a raccogliere e veicolare i frutti del lavoro di ricerca e di studio che in Fondazione si porta avanti.
Da questa considerazione deriva la decisione di rendere lo strumento più agile e fruibile, grazie anche alla disponibilità di collaboratori antichi e nuovi.
Dal 2019, dunque, gli Annali diventano un appuntamento semestrale: 2 fascicoli in uscita a giugno e a dicembre, disponibili sia in versione cartacea sia in versione digitale. Il primo fascicolo, già in preparazione, si aprirà con una sezione monografica sulla figura di Giovanni Gentile.
È uno sforzo notevole, che risponde a una esigenza reale segnalata più volte dagli studiosi e dai tanti estimatori dell’attività della Fondazione. Uno sforzo che i lettori possono sostenere abbonandosi, risparmiando così sul costo dei due fascicoli.
Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
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a favore della Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice
Chi volesse sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice può effettuare un’erogazione liberale.
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:segreteria@fondazionespirito.it

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Il 5 per mille alla Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice
Dai il 5 per mille alla ricerca scientifica, scrivendo nell’apposito riquadro il codice fiscale della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice: 04015590583

La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:
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Grazie.

 

Newsletter Febbraio 2019

 

“Dighe ai morti che no dimentichemo”
Il 9 febbraio a Todi il “Giorno del Ricordo” nei Palazzi Comunali

Il 10 febbraio del 1947, con la firma trattati di pace di Parigi, l’Italia perdeva l’Istria, la Dalmazia e gran parte della Venezia Giulia. La stessa Trieste tornò a essere italiana solo del 1954. Il 10 febbraio è stata scelta nel 2004 come data simbolica nella quale celebrare come solennità civile il “Giorno del Ricordo”, con l’intento di conservare il ricordo delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dei fiumani e degli zaratini italiani dalle loro terre durante la Seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. Nel biennio 1943-1945 migliaia di italiani – solo perché tali – furono massacrati dai partigiani jugoslavi e gettati nelle doline carsiche chiamate foibe.  Dopo la fine della guerra e fino al 1960 ebbe luogo il doloroso esodo di centinaia di migliaia di italiani che scelsero di ricominciare a vivere in Patria piuttosto che rimanere oppressi dal regime comunista del maresciallo Tito.

Questi drammatici eventi sono da anni oggetto di studio e riflessione. Con il patrocinio e il sostegno del Comune di Todi e la collaborazione del “Comitato 10 Febbraio”, la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice organizza nella città umbra, un evento rivolto alla cittadinanza e in particolare agli studenti, con il titolo “Dighe ai morti che no dimentichemo”. L’iniziativa si terrà sabato 9 febbraio, alle ore 10.00, nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali.

Intervengono Michele Pigliucci, docente di Geografia economica e politica nell’Università di Sassari e direttore della Fondazione, Raffaella Rinaldi, coordinatore “Comitato 10 Febbraio” Umbria. L’ex sindaco di Orvieto Toni Concina porterà la sua testimonianza di esule da Zara. L’attore Giuseppe Abramo curerà alcune “letture dall’esodo”.
Introducono il sindaco di Todi Antonino Ruggiano e l’assessore alla Cultura Claudio Ranchicchio. Coordina Gianni Scipione Rossi, giornalista e storico, vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e direttore del Centro Italiano di Studi Superiori per la Formazione e l’Aggiornamento in Giornalismo Radiotelevisivo.

Un libro, un autore, tra storia e attualità

Mercoledì 13 febbraio 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione, sarà presentato il volume di Petra Di Laghi, Da profughi a esuli. L’esodo Giuliano-dalmata tra cronaca e memoria, Edizioni Accademiche Italiane, Genova 2018.

Con l’autrice intervengono:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice;
Marino Micich, segretario generale della Società di Studi Fiumani;
Lorenzo Salimbeni, ricercatore storico.

Tra la fine della seconda guerra mondiale e la seconda metà degli anni Cinquanta la comunità italiana dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia lascia le sponde dell’Altro Adriatico, spinta a tale scelta da un complesso di ragioni psicologiche, sociali, culturali, politiche ed economiche in seguito all’assegnazione di quelle terre alla federazione jugoslava. Nella storiografia e nella memoria italiana tale fenomeno assunse la denominazione di “esodo giuliano-dalmata”, un flusso continuo di partenze che si protrassero per circa un decennio riversando i profughi giuliano-dalmati per la maggioranza in Italia, oltre che all’estero. Questa ricerca oltre a fornire una panoramica delle vicende storiche che interessarono i territori della Venezia Giulia (sia in chiave storiografica sia attraverso l’analisi della stampa periodica e dell’opinione pubblica italiana), approfondisce il tema dell’accoglienza e dell’assistenza offerta ai profughi giuliano-dalmati nella società italiana del secondo dopoguerra, analizzando nello specifico il programma assistenziale che la città di Genova attivò nei loro confronti nel periodo compreso tra il 1945 e il 1955.

Petra Di Laghi nata a Genova il 23 maggio 1992, dove, dopo aver conseguito la maturità classica, intraprende gli studi universitari e nel novembre 2014 si laurea al corso triennale di Storia presso l’Università degli studi di Genova. Continua la carriera universitaria iscrivendosi al corso magistrale di Scienze storiche dell’Università degli studi di Torino, dove il 12 luglio 2017 si laurea a pieni voti con la tesi L’esodo giuliano-dalmata tra emergenza e accoglienza: il caso di Genova (1945-1955). Dopo la laurea, si iscrive nell’ottobre 2017 al Master in Comunicazione storica presso l’Università di Bologna e nell’aprile 2018 pubblica il suo primo libro dal titolo Da profughi ad esuli: l’esodo giuliano-dalmata fra cronaca e memoria.

Trent’anni di storia non sono pochi per una pubblicazione culturale e scientifica. Gli Annali della Fondazione Ugo Spirito sono nati nel 1989 per iniziativa di Gaetano Rasi e con l’imprimatur di Renzo De Felice.
Trent’anni dopo la Fondazione ritiene necessario imprimere una svolta alla pubblicazione che, mantenendo nella continuità la testata e la fisionomia rigorosamente scientifica, riconosciuta dal MIUR per l’Area 11 “Scienze storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, e sua vera ragion d’essere, è destinata a raccogliere e veicolare i frutti del lavoro di ricerca e di studio che in Fondazione si porta avanti.
Da questa considerazione deriva la decisione di rendere lo strumento più agile e fruibile, grazie anche alla disponibilità di collaboratori antichi e nuovi.
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Erogazioni liberali
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Chi volesse sostenere le attività della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice può effettuare un’erogazione liberale.
Le erogazioni liberali sono versamenti spontanei a favore delle organizzazioni no-profit da parte di cittadini privati e soggetti giuridici.
Si ricorda che le erogazioni liberali si possono dedurre completamente dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo del 10% del reddito complessivo (comunque entro i 70.000€ annui).
La Fondazione rilascerà una ricevuta di avvenuta donazione, che non andrà allegata alla dichiarazione dei redditi ma conservata per eventuali controlli dell’Agenzia delle Entrate.Per maggiori informazioni e per disporre dell’IBAN del conto corrente della Fondazione si può inviare una mail a:segreteria@fondazionespirito.it

oppure a:

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La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
È uno strumento facile da usare e che può raggiungere migliaia di persone.
Si invitano dunque gli utenti di Facebook a contribuire alla diffusione della pagina mettendo un “mi piace” – like – e chiedendo ai loro amici social di fare altrettanto.
Questo è il link della pagina:
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Grazie.

 

Newsletter gennaio 2019

 

Trent’anni di storia non sono pochi per una pubblicazione culturale e scientifica. Gli Annali della Fondazione Ugo Spirito sono nati nel 1989 per iniziativa di Gaetano Rasi e con l’imprimatur di Renzo De Felice.
Trent’anni dopo la Fondazione ritiene necessario imprimere una svolta alla pubblicazione che, mantenendo nella continuità la testata e la fisionomia rigorosamente scientifica, riconosciuta dal MIUR per l’Area 11 “Scienze storiche, Filosofiche, Pedagogiche e Psicologiche”, e sua vera ragion d’essere, è destinata a raccogliere e veicolare i frutti del lavoro di ricerca e di studio che in Fondazione si porta avanti.
Da questa considerazione deriva la decisione di rendere lo strumento più agile e fruibile, grazie anche alla disponibilità di collaboratori antichi e nuovi.
Dal 2019, dunque, gli Annali diventano un appuntamento semestrale: 2 fascicoli in uscita a giugno e a dicembre, disponibili sia in versione cartacea sia in versione digitale. Il primo fascicolo, già in preparazione, si aprirà con una sezione monografica sulla figura di Giovanni Gentile.
È uno sforzo notevole, che risponde a una esigenza reale segnalata più volte dagli studiosi e dai tanti estimatori dell’attività della Fondazione. Uno sforzo che i lettori possono sostenere abbonandosi, risparmiando così sul costo dei due fascicoli.

Per leggere gli Annali è possibile acquistare il singolo articolo, il singolo volume o l’abbonamento annuale, a queste condizioni:
– Singolo articolo (versione pdf): 5,00 €
– Singolo volume (versione digitale): 10,00 €
– Singolo volume (versione cartacea): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione digitale): 20,00 €
– Abbonamento annuale (versione cartacea): 35,00 €
In caso di acquisto del volume cartaceo, l’invio avverrà all’indirizzo segnalato senza costi aggiuntivi.
È possibile pagare utilizzando Paypal, o attraverso bonifico bancario. Tutte le informazioni sono reperibili a questa pagina: http://www.fondazionespirito.it/annali-della-fondazione/ .

Un libro, un autore, tra storia e attualità

Giovedì 17 gennaio 2019, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione, sarà presentato il volume diDanilo BreschiMussolini e la città. Il fascismo tra antiurbanesimo e modernità, Luni Editrice, 2018.

Con l’autore intervengono:
Giuseppe Parlato, ordinario di Storia contemporanea nella UNINT di Roma, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.
Simone Misiani, docente di Storia contemporanea nella Università di Teramo.
Rodolfo Sideri, docente di storia e filosofia, Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice.

Il libro 

Il fascismo fu moderno o anti-moderno? La sua ideologia, così come le sue decisioni politiche, furono una combinazione di modernità e di anti-modernità, oppure no? E se lo fu, quella ambivalenza va letta come il risultato di una consapevole strategia o piuttosto la conseguenza non voluta di scelte politiche adottate secondo circostanze casuali e necessità contingenti? Un’analisi del rapporto fra città e campagna durante il fascismo può dire qualcosa di più preciso sulla natura di quel particolare regime che fu il fascismo, se cioè si possa definire autoritario oppure totalitario?
A queste e ad altre domande risponde il volume di Danilo Breschi, frutto di una ricerca vasta e accurata. In sostanza, al centro del libro vi è il controverso rapporto fra il fascismo e la modernizzazione, letto attraverso il fenomeno dell’urbanesimo in Italia tra le due guerre mondiali, un processo di trasformazione che coinvolge e travolge costume, economia, cultura politica, antropologia e che segna, di fatto, il passaggio, spesso ancora contraddittorio e incerto, dalle comunità agricole tradizionali alla moderna società industriale.

Danilo Breschi è professore associato di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma (UNINT), dove insegna anche Elementi di politica internazionale e Storia delle culture politiche.

L’incontro si terrà presso la sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, Piazza delle Muse, 25 – Roma.

Convegni

Giornata della Memoria 2019 
Il 26 gennaio Convegno a Todi sul tema “Dalla discriminazione alla persecuzione”

Il 27 gennaio 1945 furono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. È la data simbolica scelta dall’Onu per ricordare l’Olocausto del popolo ebraico durante la seconda Guerra Mondiale. Nella Giornata della Memoria 2019 la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, con il patrocinio e il sostegno del Comune e la collaborazione e della Associazione Italia-Israele di Perugia, organizza a Todi una giornata di riflessione dedicata alla cittadinanza e in particolare agli studenti.
Ottanta anni fa, nel gennaio del 1939 gli italiani di religione israelitica e di origine ebraica cominciarono a subire le conseguenze delle “leggi razziali” varate tra il novembre e il dicembre 1938, dopo l’espulsione ragazzi e degli insegnati ebrei dalle scuole, disposta nel settembre precedente.
Per questo l’incontro è stato intitolato “Dalla discriminazione alla persecuzione”. L’iniziativa si svolgerà sabato 26 gennaio 2019 nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali di Todi, con inizio alle ore 10.00.
I lavori saranno introdotti dal Sindaco Antonino Ruggiano e dall’Assessore alla Cultura Claudio Ranchicchio.
Terranno relazioni la storica Ester Capuzzo, ordinario di Storia contemporanea nella Sapienza Università di Roma, sul tema “Gli ebrei italiani dall’emancipazione alle leggi razziali”; l’antropologaMaria Luciana Buseghin, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Perugia, sul tema “L’Umbria ebraica, storie e personaggi verso la discriminazione”; il giornalista e storico Gianni Scipione Rossi, vicepresidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, sul tema “Gli intellettuali italiani tra l’indifferenza e mobilitazione razzista”.

Corso di Formazione

CORSO DI FORMAZIONE
“NUOVE PROSPETTIVE STORIOGRAFICHE: RICERCA E DIDATTICA”
a.s. 2018-2019
La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è un’istituzione culturale, costituita a Roma nel 1981 e riconosciuta con D.M. 5/2/1994, che svolge attività di ricerca nell’ambito delle discipline filosofiche, storiche, giuridiche, sociologiche ed economiche, nonché iniziative di formazione e aggiornamento destinate sia ai docenti della scuola di ogni ordine e grado, sia a studiosi e ricercatori universitari disponendo di numerosi fondi ed archivi di diversa provenienza.
Nel settembre 2015 la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice ha ottenuto dalla Regione Lazio l’accreditamento come ente di formazione nell’ambito delle discipline storiche e filosofiche, per il corso “Nuove prospettive storiografiche: ricerca e didattica”.Il corso “Nuove prospettive storiografiche: ricerca e didattica
Il corso, giunto alla terza edizione, si propone di offrire ai docenti di Scuola Secondaria di I e II grado, in particolare di materie letterarie e di filosofia e storia, una vasta e approfondita panoramica delle più recenti letture e interpretazioni storiografiche in merito alla storia contemporanea e alla storia economica, spesso trascurata nello svolgimento dei programmi scolastici per mancanza di tempo.
Le lezioni proposte vanno dalla storia alla storiografia e alle questioni epistemologiche e metodologiche, in un intreccio che vuole arricchire le competenze professionali dei docenti e produrre una ricaduta positiva sulle pratiche didattiche.L’8 gennaio 2019, dalle ore 17 alle ore 19.30, e l’11 gennaio 2019, alla stessa ora, si terranno le prime due lezioni del Prof. Giuseppe Parlato, dedicate al tema “Storia politica del secondo dopoguerra”.

Erogazioni liberali
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La Fondazione su Facebook

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice è presente su Facebook con una pagina utile per chi volesse essere sempre informato sulla sua attività organizzativa e culturale.
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Presentazione del volume “La scoperta della destra”

Presentazione del volume

La scoperta della Destra

Il Movimento sociale italiano e gli Stati Uniti

di Gregorio Sorgonà

Viella 2019

 

 

 

Martedì 25 giugno 2019, alle ore 17.30, nella sede della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (piazza delle Muse 25, Roma) sarà presentato il volume di Gregorio Sorgonà La scoperta della Destra. Il Movimento sociale italiano e gli Stati Uniti, Viella 2019.

Con l’autore interverranno Andrea Guiso, professore di Storia contemporanea nell’Università di Roma Sapienza, e Giuseppe Parlato, presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice e ordinario di Storia contemporanea nella Unint di Roma.

 

Sinossi

Prendendo come punto di osservazione la rappresentazione della politica statunitense durante i decenni della guerra fredda e negli anni immediatamente successivi alla sua fine, questo volume ricostruisce la storia del Movimento sociale italiano indagando anche come il Msi abbia accolto la cultura americana veicolata attraverso il cinema, la musica e i mezzi di comunicazione di massa. Infine, giovandosi di documentazione archivistica, sono ricostruiti gli sporadici e infruttuosi tentativi che i dirigenti del partito operano per istituire rapporti con la politica statunitense. Attraverso lo specchio americano, il libro restituisce continuità, discontinuità e differenziazioni della cultura politica del Msi dalle origini alla nascita di Alleanza Nazionale.

 

L’autore

Gregorio Sorgonà collabora all’attività scientifica della Fondazione Gramsci ed è segretario del suo Consiglio di indirizzo scientifico. I suoi studi sono concentrati prevalentemente sulla storia d’Italia in età repubblicana.

Dolby Presents: Silent, a Short Film

This beautiful animated film was designed to showcase Dolby’s partnership with the picture and sound industries over many decades. The story follows two street performers who dream of bringing their “Picture and Sound Show” to life. When they discover a magical contraption inside an old theatre, they embark on a cinematic adventure of sight and sound to find the audience they always wanted.

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Le carte Pasquali Coluzzi. Le corrispondenze dei fascisti detenuti a Viterbo (1946-1953), Anna Laura Sanfilippo

Anna Laura Sanfilippo (a cura di), Le carte Pasquali Coluzzi. Le corrispondenze dei fascisti detenuti a Viterbo (1946-1953), collana Carte ‘900 della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (Cavinato Editore, 2016).

Giovedì 2 marzo 2017 è stato presentato il volume a cura di Anna Laura Sanfilippo all’interno della collana “Carte ‘900” che intende proporre gli inventari dei fondi archivistici conservati presso la Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, corredati degli elementi storici e biobibliografici. In questo ambito, sono già stati pubblicati “Le carte di Giuseppe Di Nardi nell’archivio storico della Fondazione Ugo Spirito”; “L’archivio Pellizzi: il percorso di un intellettuale tra fascismo e Repubblica” e “Le carte di Concetto Pettinato tra giornalismo e politica”.

Anna Laura Sanfilippo è docente di Storia dell’Italia Contemporanea presso l’Università Babes Bolyai – Cluj Napoca. Tra i suoi volumi più recenti: Un socialista ribelle: Nicolò Licata (1901-1983), Rubbettino 2015.

 

 
 

Italia e Germania nel Novecento, Vincenzo Pirro

Vincenzo Pirro, Italia e Germania nel Novecento, a cura di Rodolfo Sideri (CreateSpace Independent Publishing Platform, 2016).

Mercoledì 15 febbraio 2017 è stato presentato il nuovo libro postumo di Vincenzo Pirro. Il volume incentra l’attenzione sul rapporto tra due civiltà e culture che hanno iniziato ad amarsi-odiarsi fin dall’Alto Medioevo e hanno continuato a interagire ancora nel Novecento, quando hanno interpretato e tentato di risolvere in senso moderno la crisi dello Stato. In un’analisi che legge filosoficamente la storia e accerta storicamente il pensiero filosofico – secondo la grande lezione vichiana che invita ad accertare il vero e inverare il certo – l’Autore si spinge in un’attualità che in parte è ancora la nostra, in cui nazione e Stato si sono separati per perdersi entrambi. Morte della Patria, mancanza di senso civico, disonestà pubblica sono figli dell’incapacità di metabolizzare il fascismo come parte della storia italiana ed europea e nel conseguente rifiuto di conservare e continuare la nazionalizzazione delle masse da esso compiuta. Italia e Germania offrirono soluzioni diverse alla crisi del Novecento, che determinarono anche un diverso atteggiamento rispetto all’Europa. Temi, questi, che hanno il pregio di lumeggiare anche le dialettiche dei nostri tempi, in virtù della serietà “religiosa” con la quale Pirro è solito condurre le sue analisi.

Vincenzo Pirro (San Severo 1938 – Terni 2009) è stato allievo di Ugo Spirito e docente di Storia e Filosofia presso le Università e i Licei. Numerosi i suoi scritti pubblicati su Il Giornale Critico della Filosofia Italiana, Nuovi Studi Politici e I Problemi della Pedagogia. Imponente la mole di pubblicazioni realizzate che coprono una finestra di più di quarant’anni; tra le sue opere nel campo filosofico degli anni ’70 citiamo: Filosofia e politica in Giovanni Gentile (1970), Filosofia e politica in Benedetto Croce(1976), Cultura e politica in Benedetto Croce (1976), Filosofia e politica nel problematicismo di Ugo Spirito (1976) e Corpo e cosmo nell’attualismo di Giovanni Gentile (1977). A partire dagli anni ’80, si dedica anche agli studi di storia, con particolare passione per il Risorgimento.

 

 

 

Piazza delle Muse, 25 Roma, 00197, Italia.

Email — segreteria@fondazionespirito.it
Telefono — 06 4743779
+39 3716449946
C.F. — 04015590583
P.IVA — 01275871000
info@fondazionespirito.it

La Fondazione

La Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice (in origine Fondazione Ugo Spirito) è stata costituita a Roma nel 1981 grazie alla donazione dell’Archivio e della Biblioteca appartenenti al filosofo da parte della signora Gianna Saba, vedova  Spirito.
Nel 1994, con DM 5 febbraio, la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico.

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