Il Fondo Camillo Pellizzi (43 buste, 1909-1979)
Pellizzi diresse per quasi vent’anni l’Istituto italiano di cultura di Londra, e il suo archivio offre una vasta selezione di carteggi con esponenti della cultura italiana ed internazionale (Pound, Bosanquet, Gardner, Weiss, Prezzolini, Malaparte, Longanesi, Maccari) e un’abbondante documentazione sui rapporti culturali tra Italia e Inghilterra.
Vi sono inoltre importanti ed utili elementi per approfondire lo studio dell’Istituto nazionale di cultura fascista, di cui Pellizzi fu presidente negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
L’archivio Pellizzi presenta, altresì, importanti spunti per lo studio della sociologia italiana, poiché egli fu il primo cattedratico italiano di sociologia al “Cesare Alfieri” di Firenze, collaborò sia con l’Istituto superiore di scienze sociali di Trento sia con quello di Urbino, e fu il fondatore e direttore della “Rassegna italiana di sociologia”.
Notevole interesse presenta la documentazione – per la maggior parte corrispondenza – riguardante il suo impegno e la sua attività all’Agenzia europea per la produttività (AEP) di Parigi, afferente all’Organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE).
Il fondo consta di circa 20.000 documenti tra lettere, articoli dattiloscritti, lezioni universitarie, radioconversazioni, verbali, relazioni varie.
Il fondo è ordinato in 5 serie, per un totale di 43 buste e 162 fascicoli più 77 fascicoli di sola corrispondenza.
Di seguito è elencata l’articolazione delle serie:
Serie I – “Istituto nazionale di cultura fascista e altre attività politico-culturali“, buste 1-6, 1917-1950.
Serie II – “L’Eco della Stampa“, buste 7-9, 1924-1972.
Serie III – “Ritagli stampa“, buste 10-11, 1919-1977.
Serie IV – “Attività scientifica“, buste 12-24, 1909-1979.
Serie V – “Corrispondenza“, buste 25-43, 1916-1973.