Il volume ripercorre le tappe che hanno portato al’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940. L’autore, sulla base di una imponente documentazione reperita negli archivi italiani ed esteri e della vasta letteratura sull’argomento rilegge i nove mesi della “non belligeranza” italiana attraverso la lente della natura pragmatica e poco ideologica della politica estera di Mussolini. Senza negare la vocazione imperialista dell’Italia fascista, la ricerca giunge a conclusioni innovative individuando nell’entrata in guerra l’ultimo e illusorio tentativo mussoliniano di ricondurre la questione sui binari della diplomazia e della trattativa.